Artigiana​to, verso un nuovo Umanesimo

Articolo di Francesco Fravolini

L’artigianato italiano, insieme al saper fare creativo, diventano un momento di condivisione di architetti ed artigiani romani durante il loro lavoro quotidiano. Tutto ciò deriva dal fatto che possiedono entrambi la volontà di creare qualche cosa di unico, facendo incontrare la creatività nell’immaginare e progettare dell’architetto, senza tralasciare la parte esperienziale e fattuale propria dell’artigiano. La riflessione economica e sociale su queste particolarità distintive emerge con chiarezza e spirito di confronto al convegno che si è svolto a Roma, sabato 17 febbraio 2024, presso la Casa dell’Architettura in piazza Manfredo Fanti 47.

La parola ai professionisti e alle personalità

Notevoli e importanti contributi storici, legislativi, economici, sociali sono stati proposti durante il meeting da Roberta Angelilli, Vice Presidente e Assessore alle Attività Produttive della Regione Lazio; Francesco Aymonino, architetto, Vice Presidente Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, coordinatore Commissione Urban Center OAR; Tommaso Brasiliano, architetto, componente della Commissione Urban Center dell’OAR; Erino Colombi, Presidente FormaCamera della CCIAA di Roma, presidente CNA Lazio; Carlo d’Aloisio Mayo, artigiano, Vice Presidente di FaròArte per il #MadeinRome; Renato Giallombardo, managing partner law Rome office di EY, Presidente Associazione Capitale Roma; Monica Lucarelli, Assessore alle Attività Produttive di Roma Capitale; Dionisio Mariano Magni, architetto, Presidente di FaròArte per il #MadeinRome; Berenice Marisei, Responsabile dello Spazio Attivo Lazio Innova di Zagarolo; Andrea Rotondo, Presidente di Confartigianato Imprese Roma; Tommaso Salvatori, Direttore dell’ISIA Roma.

Le sfide economiche discusse

Gli argomenti sui quali si è dibattuto in modo più specifico sono stati tre: la Legge Regionale n.3/2015 (proposta di FaròArte); architetti & artigiani, design & saper fare; dalle Botteghe agli Hub 5.0 per promuovere visibilità, valori, interconnessione e formazione finalizzata; la Fondazione di Partecipazione e il Progetto di Rete #Make.in {Rome}.

Transizione culturale e tecnologica

Nell’attuale momento storico la transizione culturale e tecnologica favorisce il perseguimento di un nuovo Umanesimo dell’artigianato mediante la valorizzazione del processo creativo. La creatività deve essere condivisa per generare una contaminazione dei saperi che, coniugandosi con l’innovazione tecnologica e di sistema, sia nel modello organizzativo sia nel processo produttivo, rappresentano il vero valore distintivo ed identitario, in grado di competere e di affermarsi nella dinamica globale, con la quale aprire prospettive di sviluppo e di successo per il futuro. Attualmente, nella nostra società, il tema della gestione, della delega e della partecipazione è in piena crisi; l’innovazione tecnologica ha implementato esponenzialmente le potenzialità della comunicazione e delle relazioni, offrendo nuove opportunità e modalità di condivisione, prefigurando lo spazio per nuovi scenari partecipati, scevri da figure di intermediari, con i quali delineare la gestione orizzontale e trasparente di nuovi modelli per la rete e la governance del sistema. Il compito delle Istituzioni deve essere quello di governare responsabilmente i fattori di crisi per trasformarli in opportunità di sviluppo, promuovendo e agevolandone i processi, garantendo la terzietà, l’inclusione e le pluralità nella gestione delle risorse. Il dibattito si è soffermato più volte sulla creatività e sull’importanza dell’artigianato nella storia, senza dimenticare il ruolo dell’architettura. Nel susseguirsi degli interventi proposti dagli autorevoli professionisti intervenuti sono stati affrontati diversi argomenti legati all’artigiano e al lavoro proiettato nel XXI secolo dove la tecnologia e il digitale stravolgono modalità di lavoro e propongono un nuovo paradigma economico.


   

Data di pubblicazione: 19 Febbraio 2024