Il Salone del Vino di Torino: un evento da degustare

Se è vero, come dice il proverbio, che “buon vino fa buon sangue”, allora questa prima edizione del Salone del Vino di Torino, è stata proprio un toccasana! Il buon vino non è certo mancato nei primi giorni di marzo, omaggio alla terra e all’attività vitivinicola del Piemonte, che hanno visto coinvolti oltre 250 produttori provenienti da tutto il territorio e circa 13.000 visitatori.


In una settimana si sono susseguiti incontri, degustazioni, cene, masterclass e oltre 100 eventi diffusi in più di 60 location, con un grande coinvolgimento delle realtà enogastronomiche cittadine. Protagonisti, insieme ai produttori, anche i ristoranti, le piole, le enoteche e i luoghi cult della città, fra cene, artisti, winetasting, reading e musica.


Luoghi incantevoli della città, ma meno conosciuti dai turisti, e spesso anche dai cittadini stessi, sono stati la cornice ideale della kermesse, in bilico fra tradizione e innovazione. Il grande pubblico si è trovato immerso fra le inebrianti atmosfere reali del Museo del Risorgimento, nelle sale di Palazzo Carignano, ma anche nello spazio dinamico e contemporaneo della Cavallerizza Reale, sede di Paratissima. Fra i palazzi storici coinvolti nel cuore della città, anche Palazzo Birago e Palazzo Cisterna, il cui cortile appena restaurato, è stato aperto ai visitatori in anteprima proprio in occasione del Salone.


Patrimonio culturale enogastronomico, architettonico e paesaggistico si sono fusi alla perfezione, grazie all’illuminazione della Mole Antonelliana e a iniziative come la navetta gratuita “Degustibus”, che supportando il progetto #domenicalmuseo, ha condotto il pubblico a Villa della Regina, Residenza Sabauda Patrimonio UNESCO, dove è stato possibile visitare la Vigna della Regina, l’unico vigneto urbano in Italia a produrre un vino cru certificato DOC.


In questa nuova manifestazione, una posizione di rilievo non potevano non occuparla due indiscutibili eccellenze piemontesi: Barbera e Barolo, protagoniste con la Notte Rossa Barbera, venerdì 3 marzo, e con la presentazione del libro "Alle radici del Barolo”, edito da Slow Food Editore, sabato 4 marzo.

La giornata di lunedì 6 marzo, invece, dedicata principalmente agli operatori del settore, è stata l’occasione per confrontarsi e parlare di sostenibilità, innovazione, cambiamenti climatici, enoturismo e futuro nel mondo del vino.

Cari lettori winelovers, se il racconto di questa prima edizione del Salone vi ha incuriosito, stappate una bottiglia di vino e iniziate a pregustarvi (nel vero senso della parola!), una gita a Torino a febbraio del prossimo anno. La seconda edizione ci aspetta, e si prospetta ancora più ricca di iniziative e winetasting.


   

Data di pubblicazione: Febbraio 2023