Vinitaly 2023 all’insegna della sostenibilità

Articolo di Silvia Lago

Nell’edizione 2023, Vinitaly riesce ad essere nuovamente internazionale a tutti gli effetti. Dopo tre anni di pandemia, finalmente vengono meno i limiti posti verso l’estero e i numeri tornano ad essere importanti. Vinitaly nasce in Italia, a Verona, e da 55 anni è sinonimo di coinvolgimento dell’intera filiera vinicola globale. 


Oggi si concludono i consueti quattro giorni dedicati allo sviluppo delle relazioni tra produttori, buyer e stakeholder per condividere esperienze e competenze. 


I numeri dell’edizione 2023


Quest’anno si sono tenuti più di diecimila incontri, con la presenza di 4400 espositori e più di 25mila visitatori complessivi. L’edizione 2023 di Vinitaly ha nuovamente raggiunto grandi numeri, coinvolgendo oltre quattromila aziende vinicole sia italiane che internazionali. I temi che sono stati affrontati hanno riguardato l’internazionalizzazione, il business e il posizionamento. 


L’industria vitivinicola italiana è uno dei settori trainanti del Made in Italy e dell’economia italiana: ha un valore di oltre 31 miliardi di euro, con ben 530mila aziende e un fatturato che supera i sette miliardi di euro. Lo scopo di Vinitaly, fiera del vino e dei distillati nata a Verona nel 1967, è quello di creare connessioni, sviluppando relazioni tra produttori, buyer e stakeholder per condividere competenze ed esperienze. 


L’export di vino italiano, come sanno gli addetti ai lavori, al termine del 2022 si è concluso con un nuovo record di 8 miliardi di euro. Nonostante la forte concorrenza francese che supera l’Italia per fatturato, il vino italiano si mantiene saldo al secondo posto grazie alle considerevoli quantità vendute ogni anno. 


Nonostante i dati positivi, sono da tempo rilevate diverse criticità legate al settore vitivinicolo italiano: un limitato uso dei social da parte delle cantine e la scarsa attitudine all’e-commerce; così come gli scarsi investimenti in hospitality e alla digitalizzazione. L’approccio agritech, nonostante sia ancora poco preso in considerazione, sta iniziando a prendere piede specialmente tra i giovani. 


I nuovi trend di Vinitaly 2023


I nuovi trend dell’anno hanno al centro la sostenibilità ambientale e sociale. I consumatori si rivelano sempre più consapevoli e attenti, alla ricerca di vini prodotti in maniera sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Partendo dalla produzione vera e propria, fino ad arrivare al packaging, all’insegna di una produzione etica e green. 


A questo si aggiunge la riscoperta di alcuni metodi di produzione tipici della tradizione, in grado di creare interessanti innovazioni per il mercato internazionale. 


Si è parlato molto anche di Orange Wine, vini ottenuti da uve bianche vinificate in rosso, in cui le bucce sono lasciate a macerare a contatto con il mosto. 


In aggiunta, nella sezione MicroMegaWines di Vinitaly l’attenzione si è focalizzata sulle migliori aziende vitivinicole italiane caratterizzate da vini dai piccoli volumi nati da varietà d’uva e terroirs unici.


Infine, è stata resa nota la recentissima la premiazione della Cantina Antinori di Bargino, nel Chianti Classico: si tratta del premio World’s Best Vineyards 2022, ricevuto proprio ieri sera a Mendoza, in Argentina. La Cantina Antinori è attualmente al primo posto tra le eccellenze dell’enoturismo a livello mondiale.


   

Data di pubblicazione: Aprile 2023