L’Azienda Agricola “Ape Regina” e la “2A Apicoltura Asioli” di Godo di Russi, in Emilia Romagna, sono due realtà portate avanti da tre generazioni della famiglia Asioli. Dagli anni 70 svolgono con passione e dedizione, un lavoro meraviglioso, ma anche complesso e delicatissimo quello degli apicoltori.
È un piacere incontrarli tutti e tre: Franco e Fabrizio, i due veterani, sono dei narratori e conoscitori formidabili della materia, si potrebbe rimanere ore ad ascoltarli e a osservarli mentre si prendono cura delle loro api. Il terzo, Federico, il più giovane, partecipa soprattutto ascoltando e traendo giovamento da quegli insegnamenti che saranno la sua vita. Ha sicuramente tanta strada da fare, ma non gli manca quello che accomuna sia il padre che il nonno: la passione per questo lavoro, che traspare evidente dagli occhi di tutti e tre e si concretizza nei gesti che ogni giorno svolgono: proteggere e allevare le api per il loro benessere in primis e ottenere i migliori prodotti possibili, naturali e di qualità.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Fabrizio raccontaci come e quando nascono l’Azienda Agricola “Ape Regina” e la “2A Apicoltura Asioli”?
Sono Fabrizio Asioli, titolare dell’Azienda Agricola “Ape Regina” sita a Godo di Russi in provincia di Ravenna.
L’azienda “2A Apicoltura Asioli” nasce con mio padre nel 1975, si è evoluta prima a livello hobbistico poi negli anni è cresciuta sempre di più fino a quando sono subentrato anch’io, creandone una nuova, nei primi anni 2000, l’Azienda Agricola “Ape Regina”. Nel tempo abbiamo implementato il numero di api regine prodotte, sia i nuclei per la vendita agli altri apicoltori, sia aumentando la produzione del miele grazie al maggior numero di alveari. Insieme siamo cresciuti negli anni e da quest’anno entrerà anche mio figlio e sarà la terza generazione di apicoltori e proveremo a continuare a fare il nostro lavoro, sempre nel migliore dei modi.
Di cosa vi occupate nello specifico?
I tre settori in cui operiamo sono principalmente: produzione di miele e prodotti dell’alveare come pollini, pappa reale e propoli per il consumatore finale, servizi per gli altri apicoltori, in particolare produciamo nuclei pronti per la produzione da consegnare per la primavera e soprattutto api regine selezionate. Quest’ultima è da tanti anni la mia passione e la mia vita e cerco di produrre regine di qualità da vendere agli altri apicoltori. Si tratta di un lavoro molto stressante, ma che rende tanto a livello emotivo perché quando i clienti sono contenti delle regine e danno attestati di qualità, è sempre un gran piacere.
Che caratteristiche hanno le vostre api regine?
Ci focalizziamo nella produzione di api regine di razza Ligustica, che storicamente è del territorio. Abbiamo cercato di mantenere questa razza in purezza, anche con l’aiuto dell’Istituto Nazionale di Apicoltura ora Ente CRA. Tramite loro facciamo tutti gli anni analisi biometriche e quant’altro per garantire ai nostri clienti la migliore qualità delle api regine. Le alleviamo tutte in un telaino standard con dei nuclei formati da tante api con cui le lasciamo per parecchio tempo. Vendiamo solo regine con covata opercolata, che sono state selezionate e controllate nella deposizione per vario tempo.
Le peculiarità di questo ceppo di Ligustica sono: la mansuetudine, una buona produttività e il fatto che siano molto attente alla pulizia dell’alveare e della famiglia, fattore importante che previene la formazione di malattie. Questo ceppo ci viene invidiato da sempre da tutto il mondo. Ne sono state esportate nei primi anni del 900 in Australia, dove, però non sono riusciti a mantenerla in purezza, e in America, dove hanno cercato di modificarla. Noi cerchiamo di mantenere questo ceppo in purezza perché crediamo che un’ape autoctona sia la cosa migliore da gestire negli apiari, com’è sempre avvenuto storicamente in questi luoghi.
Le regine che produciamo sono marcate sulla “nuca” con un colore che varia di anno in anno. Questi sono scelti a livello internazione e sono in tutto cinque: bianco, giallo, rosso, verde e blu. Quest’anno avevamo il verde e il prossimo sarà l’anno del blu, quindi a rotazione questi cinque colori identificano l’anno di nascita della regina e in questo modo la regina è più facilmente identificabile per noi apicoltori, in mezzo a tutta la popolazione delle api e durante le visite.
Come azienda agricola che importanza ha per voi e per le vostre api il rispetto dell’ambiente?
Come tutti sanno le api sono molto importanti per l’ecosistema mondiale. Negli ultimi anni però abbiamo avuto diversi problemi, anche in Italia, a causa dei cambiamenti climatici. Gli eventi climatici, infatti, stanno diventando sempre più estremi, passiamo da estati con un caldo torrido e secco a devastanti inondazioni. L’anno scorso, per esempio, proprio in Romagna, nella nostra zona c’è stata una bruttissima alluvione che ha colpito tante famiglie e molte imprese tra cui la nostra. Abbiamo perso ottocento famiglie della produzione di api regine.
Forte vento, grande siccità, qualsiasi tipo di evento climatico estremo può essere un rischio per le nostre api che sono sensibilissime. Questi insetti sono sempre, infatti, stati un termometro dell’ambiente. In alcune zone d’Italia e del mondo sono utilizzate proprio come indicatore della salute dell’aria. Nelle grandi città ci sono dei progetti per portare le api in città per capire la qualità dell’aria. Loro sono inoltre un po’ anticipatrici degli eventi climatici a media scadenza, nel senso che quando si vede una famiglia di api che si sta allargando si pensa che prossimo futuro il tempo sarà caldo e verrà bel tempo; viceversa quando vediamo che le famiglie tendono a rimpicciolirsi vuol dire che sta arrivando l’inverno e che le temperature diventeranno più rigide.
Siete contenti e soddisfatti del vostro operato fino a questo momento?
Direi che siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo creato. Lavorare in famiglia non è sempre semplice, ma è una grande soddisfazione e motivo di grandissimo orgoglio aver creato e cresciuto un’azienda insieme a mio padre e a mia madre. Da quest’anno mio figlio, dopo il diploma, ha espresso volontà di continuare il lavoro di apicoltore, essendo venuto anche negli scorsi a dare una mano, ha già quindi una certa passione. Ha deciso liberamente di portare avanti questo percorso e mi riempie il cuore di gioia. Il mio obiettivo principale adesso è quello di, oltre allevare le api regine e produrre il miele e portare avanti l’azienda, insegnargli l’apicoltura nei dettagli e far sì che lui abbia le sue idee da sviluppare e portare avanti in un futuro che speriamo roseo, ma che ci riserva, considerando come gira il mondo, tante emozioni e qualche perplessità. Spero che queste nuove generazioni riescano comunque a farsi strada da soli.
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