Oggi ho avuto il piacere di conoscere Andrea De Simoni, titolare e fondatore dell'Atelier Desimoni di Pesaro. Una persona che esprime un’autentica passione per l’arte ceramica e la sua diffusione. La stessa passione che trapela da ogni sua creazione presente nella sua bottega artigiana.
Andrea, puoi raccontare ai lettori di Italian Bees com’è nato il tuo laboratorio Atelier Desimoni?
L'Atelier Desimoni nasce nel 2017, da tempo sentivo l’esigenza di entrare “veramente” nel mondo della ceramica, per cui ho un’enorme passione. Ho intrapreso questa strada grazie al supporto di miei ex-insegnanti delle scuole superiori, dopo un periodo passato a creare oggettistica di scena per i teatri, che realizzavo in polistirolo. Successivamente, ho dedicato 15 anni alla mia specializzazione nelle varie tecniche di lavorazione ceramica, da quella antica a quella moderna (anche con l’utilizzo del gres).
Comunque sia, ho iniziato la mia attività creando oggetti di ispirazione orientale, utilizzando la tecnica raku, da qualche tempo invece la mia produzione spazia da oggetti di uso comune, legati anche alla ristorazione, ad oggetti di design, antico e moderno. Poi, una caratteristica (credo quasi unica) della mia bottega è che ho voluto che fosse “aperta”, vale a dire che oltre alla produzione di oggetti nati dal mio estro e di prodotti richiesti direttamente dal cliente, c’è un ulteriore aspetto molto importante per me.
L'Atelier Desimoni è infatti aperto a chiunque voglia imparare a lavorare la ceramica, attraverso corsi di formazione. Metto inoltre a disposizione i forni qui presenti a chi, non avendo disponibilità di un forno adatto, ha necessità di cuocere le proprie creazioni. Nel territorio pesarese credo di essere uno tra i pochi che ha aperto le porte del proprio laboratorio a persone “esterne”.
Un tempo, infatti, era un tabù entrare nel laboratorio di un maestro perché i metodi di lavorazione, ecc. erano coperti da una specie di segreto. Al giorno d’oggi però i segreti sono pochi, piuttosto c’è tanto da imparare e da dare a questo mestiere. Per l’appunto, andando avanti nel mio lavoro ho capito che non importa quanto io possa essere abile come ceramista, avrò sempre da imparare dagli altri artigiani.
Devo ammettere che si percepisce sul serio la passione che hai per questo mestiere. Ti va di dirmi di più?
Il lavoro del ceramista mi affascina da sempre, per svariate ragioni. Prima di tutto si tratta di un mestiere antichissimo ma comunque attuale, che permette di creare prodotti utili alla vita delle persone. Il fatto stesso di plasmare un oggetto dall’argilla, decorarlo e seguirlo fino al termine della lavorazione, quasi come se si seguisse un figlio dalla nascita, è per me appassionante.
Devo ammettere però che ciò che più mi dà emozione è lo step della cottura. Lì investo tutte le mie speranze, che saranno coronate da gioia infinita se tutto andrà come previsto, mentre se dovesse capitare qualche imprevisto… Beh, non nascondo che resterei deluso.
Certamente la riuscita o meno di quanto produco all'Atelier Desimoni non dipende dalla perfezione dell’oggetto in sé, anzi. Avendo iniziato il mio percorso dalla ceramica raku, ho imparato che l’unicità di un oggetto sta nell’imperfezione, nel fatto che gli oggetti non siano tutti uguali. Come per gli esseri umani infatti, la bellezza sta nella diversità tra gli individui.
Più in generale, posso dire che i “campi” che maggiormente mi appassionano e sperimento qui all'Atelier Desimoni sono: la ceramica antica (di epoca greca, romana, ecc.), la raku, la creazione di smalti particolari (non presenti in commercio) e l’insegnamento di quanto ho imparato alle persone desiderose di imparare.
La volontà di insegnare agli altri è un bellissimo proposito. Cosa ne pensi qui all'Atelier Desimoni?
Come ho già detto, amo insegnare a lavorare la ceramica, sia ai bambini (a partire dalla scuola d’infanzia) che agli adulti. Fino ad ora ho avuto il piacere qui all'Atelier Desimoni di creare progetti di manipolazione dell’argilla finalizzati alla creazione di piccoli e semplici oggetti dedicati ai bimbi più piccoli, ma anche progetti adeguati ai ragazzi che frequentano le scuole medie e superiori.
Proprio a proposito dei ragazzi delle scuole superiori, mi è capitato più volte di aver la possibilità di aiutare qualche studente nella preparazione della prova dell’esame di maturità. Una bellissima occasione per me di scoprire progetti ingegnosi, ambiziosi e particolari.
Per fare un esempio pratico, ultimamente una ragazza ha richiesto il mio sostegno nella preparazione della sua prova d’esame, e quest’ultima consisteva nella creazione di un purificatore/condensatore di acqua piovana fatto in argilla. In un primo momento abbiamo quindi studiato bene come poter realizzare questo oggetto utilizzando l’argilla, poi abbiamo lavorato insieme. Beh, alla fine siamo riusciti a rendere concreto il nostro progetto e questa ragazza ha ottenuto un bel voto: 100! Tutto questo mi dà una grande soddisfazione: la mia arte e le mie capacità sono state utili ad una ragazza così giovane, per la creazione del suo futuro.
E per il tuo futuro dell'Atelier Desimoni? Quali sono le tue speranze?
Come prima cosa, spero ancora di essere qui a lavorare all'Atelier Desimoni. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, direi quasi apocalittico, mi auguro inoltre di poter continuare a produrre oggetti per la ristorazione, così da instaurare contatti anche con l'estero. Ho infatti già avuto qualche esperienza all’estero e poter accrescere le mie conoscenze al di fuori del contesto italiano per me è estremamente importante.
C’è un ultimo aspetto di cui vorrei parlare con te. La tua attività riesce ad essere ecosostenibile? Se si, come ci riesci?
Nell'Atelier Desimoni la parola d’ordine è: riutilizzo, a partire dall’acqua usata per le varie lavorazioni, che appunto cerco di recuperare ed impiegare per altri scopi. Allo stesso modo anche all’argilla avanzata viene data una nuova vita, creando altri oggetti con essa.
Sempre in questo senso, vengono riutilizzati anche tutti i materiali impiegati nelle cabine a spruzzo per fare smalti o ingobbi per le alte temperature.
Il laboratorio viene inoltre riscaldato attraverso una stufa a legna, e la cenere derivante da questo sistema di riscaldamento è la base per la creazione di smalti per la ceramica, a cui si possono aggiungere ossidi per cambiare la colorazione. Le ceneri vengono infatti opportunamente filtrate, lavate, e a queste vengono aggiunti ossidi coloranti. Un fattore non secondario è che grazie all’utilizzo di questo metodo per la creazione di smalti, gli oggetti che produco risultano completamente atossici.
Devo ammettere che provo una grande soddisfazione nel riuscire a riciclare circa il 70 – 80% dei materiali presenti nel mio laboratorio!
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