LE TRECCE DI NINA: UNA BELLISSIMA STORIA D'AMORE TRA CANI ED ESSERE UMANI

Articolo di Beatrice Amadei

"Le trecce di Nina" racchiude tutto il bene che Benedetta e Ivano provano nei confronti dei loro cani. 

In fondo, si tratta proprio di una bellissima storia d'amore; ed è da questo amore che nascono intrecci che formano collari e guinzagli per i vostri amici a quattro zampe, o anche redini e capezze per i cavalli.

Il tutto, fatto a mano con passione e con rispetto, per dotare gli animali di un accessorio unico. A raccontarci tutti i dettagli è stata Benedetta.

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


Come nasce "Le Trecce di Nina"?

"Questa idea nasce in un momento di difficoltà in cui mi trovavo senza lavoro e avevamo preso, nel frattempo, i nostri primi due cani. Non avendo troppi soldi da spendere ho iniziato io a creargli dei giochi e degli accessori da sola. Prima qualche corda, poi un guinzaglio, e da lì i nostri amici hanno chiesto se potevo farli anche a loro.

Abbiamo aperto, così, la pagina Facebook, abbiamo iniziato a mettere tuto online e nel giro di un anno e mezzo abbiamo iniziato a vendere. Ho aperto quindi la partita iva e non mi aspettavo tutto questo successo."



Chi è Nina?

"Nina è il primo cane che abbiamo avuto. Ha cambiato la nostra vita perchè un cane ti obbliga a fare cose che altrimenti non faresti e una cosa che mi sono sempre detta è che vorrei che la Nina se la ricordassero per sempre, le persone. E' per questo che abbiamo chiamato l'attività con il suo nome."

Quali sono, nello specifico, gli accessori che create?

"Per i cani creiamo guinzagli e collarini; per i cavalli invece capezze, redini e longhine. Tutto completamente personalizzabile.

Principalmente i nostri accessori sono in paracord; un anno fà, però, ho frequentato un corso per imparare a lavorare la pelle e quindi ora uniamo anche paracord e pelle.

Utilizzando il Paracord ci sono tantissimi intrecci possibili e tantissimi abbinamenti di colore: un repertorio praticamente infinito."



Perchè proprio il paracord?

"Da piccola adoravo fare gli scooby doo e le collanine e andavo a comprarmi i fili nautici, da utilizzare, nei negozi a Marina di Carrara. Quando ho iniziato a creare gli accessori per i miei cani, nel 2016, sono tornata nei negozi di nautica per prendere questi cordini ma non erano poi tanto belli. Ho iniziato quindi a fare ricerche su internet e da lì ho scoperto il paracord e mi si è spalancato un mondo. Il paracord nasce come filo militare, come filo per reggere i paracudute, veniva dato anche in dotazione ai Marins per foderare l'impugnatura del coltello o come cinturino da polso per essere usato in caso di sopravvivenza. In un braccialetto, infatti, possono essere usati fino a 30 metri di paracord che per la sua resistenza e conformazione ha svariati campi di applicabilità. Il paraord, poi, viene prodotto in un’infinità di colori e varianti."

Come capire qual'è la taglia giusta?

"Tutte le persone che effettuano un ordine, io le ricontatto sempre personalmente per spiegargli come prendere le misure del cane. E se, per caso, qualcuno sbaglia taglia, riporto sempre la vendita nel modo corretto perché per me la cosa importante è che quel cane abbia la cosa giusta per lui, piuttosto che perderci o guadagnarci qualcosa. Il modo migliore per misurare un cane, quando possibile, è comunque quello di misurare il suo collare precedente."

Quanto tempo ci vuole per realizzare un collare?

"Per fare un collare ci vogliono circa due ore, dipende dall'intreccio e dalla lunghezza. Un collare di pelle invece richiede un giorno di lavoro, perchè sono tutti cuciti a mano e c'è un lungo procedimento. Ancora più tempo ci vuole invece per trovare gli abbinamenti dei colori."

Quanto è difficile essere un artigiano oggi?

"Dipende: se vuoi fare le cose bene è difficilissimo, se le vuoi fare, invece, e basta oggi esistono tutorial per qualsiasi cosa. Imparare le cose è facile, imparare a farle bene è difficile. Se decidi di aprire una bottega, essere un artigiano, devi imparare ad andare oltre. Nel mio caso, per esempio, non basta saper fare delle semplici trecce; per un cane la cosa più importante è la sicurezza e quindi devi imparare come lavorare i moschettoni, sapere qual'è la chiusura più solida, provarli sui cani, capire se vanno bene per un determinato tipo di cane oppure no: si tratta di un processo fatto da tanti piccoli passi e niente è mai scontato."

Avete altri progetti per il futuro?

"Un progetto che abbiamo avviato da poco è quello della "Nina's crew". Una cosa che ci piace proprio è il rapporto tra i cani e i propri padroni: vivere la vita dei nostri clienti, condividere con loro soddisfazioni e anche dolori. Ce ne sono tanti con cui siamo anche diventati amici. La "Nina's crew" è quindi il nostro desiderio di avere un gruppo di persone che hanno una cane e stiamo puntanto molto, sui social, a costruire questo gruppo dove tutti possono condividere le storie e le foto del proprio cane."








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