Vasi, ciondoli di vario tipo, ciotole di tante dimensioni, piatti, tazze, tazzine e tanti altri oggetti. Senza alcun dubbio è questa la prima cosa che balza agli occhi entrando nel laboratorio di Sagoma Ceramiche, sito in via Silvio Pellico 7, a Roma. Un laboratorio, come si intuisce dal nome, di lavorazione della ceramica, materia, attraverso cui, plasmandola a mano, si può dare vita a numerose creazioni Ma non è tutto qui. Infatti, a farla da padrone, sono artigianalità, originalità e unicità. E questo perché, ogni pezzo, è una sorta di vera e propria opera irripetibile, che è frutto di dedizione e attenzione ai dettagli.
Sagoma Ceramiche è l’angolo di creatività di Ilaria Loriga, originaria di Sassari e venuta a Roma per fare l’attrice, ma che ha poi seguito il suo istinto e dato vita a questa sua nuova dimensione. Una dimensione intima, personale e in cui riesce perfettamente a esprimersi.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Com’è nato questo progetto?
Questa idea è nata principalmente da un qualcosa di personale, da un bisogno di dire la propria e di creare un qualcosa di mio. Io sono venuta a Roma per fare l’attrice, ho studiato recitazione, ma poi ho capito che non era una cosa prettamente mia. Interpretavo dei personaggi, ma di Ilaria c’era poco e nulla. Quindi ho preso un pacco di argilla e ho iniziato a creare. Fare ciò mi è piaciuto tanto, fin da subito, e dunque ne ho fatto il mio lavoro.
Come sei passata da fare l’attrice a fare questo mestiere?
Cinema e ceramica sono due campi artistici, soltanto che in uno c’è qualcuno che ti dice cosa devi fare e nell’altro sei tu a scegliere cosa vuoi creare. Insomma, è stata una cosa proprio mia personale. Volevo decidere io che lavoro fare da grande, cosa fare e come farlo. Mi piace rimanere nel campo dell’arte, ma questa cosa la sento molto più mia.
Quale sono le fasi di lavorazione per creare un oggetto?
Per iniziare a creare un oggetto in ceramica, che sia una ciotola, una tazza o un vaso, si inizia comprando l’argilla. Il mio sogno è sempre stato quello di andare a cercarla in natura, ma un conto è stare Sassari, un altro a Roma. In una città così grande sicuramente ti devi organizzare meglio. Comunque, acquistata l’argilla, inizio a creare, non seguendo necessariamente delle regole. Mi affido a quella che è la mia ispirazione. Ovviamente, in caso di commissione, mi attengo
a questa. I miei lavori più belli sono nati un po’ per caso. Poi c’è il processo di rifinitura, fatto attraverso degli strumenti chiamati mirette. Dopo c’è una prima cottura, in seguito alla quale bisogna aspettare 24 ore per levare l’oggetto dal forno e smaltarlo. Infine si riporta il tutto ad alta temperatura. Io per esempio cuocio il prodotto a 260 gradi. Infine, una volta tolto dal forno, questo è pronto per essere utilizzato.
Qual è il prodotto che ti dà più soddisfazione?
L’oggetto che mi dà più soddisfazione nel crearlo è sicuramente il vaso. Poi ovviamente c’è tutta la parte più, diciamo, commerciale, che vai dai piatti alle tazzine. Si cerca sempre un po’ di variare. Poi se vedi che fai un ciondolo e questo viene apprezzato finisci per legarti. Per esempio, il ciondolo a forma di tazzina è nato da uno scarto di argilla. Ho messo una foto sui social ed è andato molto bene. Alcune volte serve capire cosa piace alle persone che ti seguono.
Ultimamente ha iniziato a fare dei corsi di ceramica. Com’è nata quest’idea?
È un qualcosa che ho voluto iniziare a fare perché, quando pubblicavo sui social i miei lavori, ho avuto molto riscontro. Questo è in realtà accaduto fin dal principio, ma, avendo iniziato nella mia cameretta, era un po’ complicato. Poi, quando ho capito che era quello che volevo fare, ho preso un posto dove lavorare la ceramica, cominciando ovviamente da sola. Dopo, avendo sempre più richieste, è maturata quest’idea. Vedo la gente che viene qua con la voglia di fare ed esce da qui soddisfatta, soprattutto quando si porta a casa l’oggetto fatto da lei. Questo è un qualcosa che mi dà molta soddisfazione, perché riesco a trasmettere ciò che faccio e che mi fa star bene.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai in mente di creare un franchising?
É un qualcosa che vedo ancora molto lontano, avendo appena iniziato. Sicuramente mi piacerebbe aprire un altri Sagoma Ceramiche nella mia terra e nella mia città. Al momento la vedo come una cosa ancora troppo mia per poterla aprire a tutti. Mi vorrei allargare e crescere senza dubbio, ma aprire tanti negozi non è il mio obiettivo principale. Del resto però non mi piace troppo pensare a obiettivi futuri. Preferisco vivere giorno per giorno.
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