La lavorazione del ferro è un'arte antica e affascinante. A Monteleone di Spoleto, in Umbria, abbiamo visitato “Venanzi - Lavorazioni artistiche del ferro”, un’officina con una tradizione lunga sette generazioni. Diego è cresciuto tra i profumi del metallo e il suono degli strumenti e ha trovato la sua vocazione dentro l’officina di famiglia, dove ha appreso l’importanza della manualità e della creatività. Ma l’arte del fabbro non è solo un retaggio del passato: Diego ha saputo reinventarsi nel mercato contemporaneo con creatività, esplorando tecniche antiche e realizzato opere che celebrano la tradizione guardando al futuro con una visione che lo guida: il ferro, plasmato con passione, è veicolo di storie ed emozioni uniche.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Ciao Diego, raccontami di te e di “Venanzi - Lavorazioni artistiche del ferro”
Io sono un artigiano fabbro, questo lavoro mi accompagna dalla nascita, da sette generazioni portiamo avanti questa tradizione di famiglia e volente o no era un po’ il mio destino! Mio padre, fin da ragazzo voleva che vivessi l’officina e questo mi ha aiutato a prendere una direzione che alla fine si è rivelata quella giusta! Ho studiato oreficeria ma era un mondo che non mi apparteneva e così mi sono dedicato all’azienda di famiglia. Con l'estro, la voglia di emergere, di sconfiggere la crisi e di inventare qualcosa che mi desse soddisfazione ho iniziato a lavorare il ferro battuto. Il merito è un po’ anche di un carissimo amico e cliente che è stato il veicolo per far sbocciare l’enorme passione per questo metallo, portatore di una storia lunga secoli. E poi, il ferro, ce l’abbiamo tutti un po’ nel sangue perché, ricordiamo, a fine 1600, avevamo le miniere di ferro, l'unico possedimento minerario del tempo di proprietà di uno Stato, il Vaticano.
La storia è un elemento importante nel tuo lavoro così come le collaborazioni, giusto?
Dopo la crisi cercavo un modo per far riprendere il lavoro in maniera anche più creativa e ho iniziato a fare mercati. Sacrificando i fine settimana e viaggiando per l'Umbria portavo in giro una sorta di vetrina mobile che facesse conoscere i miei prodotti e allo stesso tempo mi desse la possibilità di capire dove puntava l’interesse delle persone. Un giorno, arrivati a Bevagna, siamo stati ingaggiati per il Mercato delle Gaite, una nota rievocazione storica. Questa esperienza mi ha fatto apprezzare moltissimo il periodo storico del Medioevo ed ha segnato profondamente il modo di documentarci sulle caratteristiche dei prodotti d’epoca, su come funzionava il mestiere del fabbro e come venivano realizzati i manufatti in quel tempo. I mercati storici che ci danno tantissime soddisfazioni sia a livello realizzativo che pratico. Siamo riusciti a diventare maestri ambulanti e ogni mercato è l’occasione per apprendere da altri mestieri, riversando poi gli insegnamenti nel nostro lavoro, che ogni giorno diventa sempre più interessante. Anche le collaborazioni sono un’opportunità di arricchimento. Ad esempio, con la Cereria Medievale di Bevagna, noi creiamo i portacandele, realizzati senza l'uso della saldatura o di altre tecniche “moderne”, loro fanno le candele. La ricerca storica significa anche scoprire metodi per realizzare cose apparentemente banali senza l’uso delle pratiche contemporanee, come può essere un portacandele con la genialità dell'inserto a molla che consente di inserire la candela e di far sì che questa si tenga da sola. Per me è veramente affascinante! Allacciare collaborazioni significa fondere tecniche e realizzare prodotti che sono la commistione di più realtà artigiane e di diversi tipi di manifattura.
Che tipo di prodotti realizzi nella tua officina? Cosa ti dà maggior soddisfazione?
I prodotti variano dal ferro battuto all'industrial, per cui realizziamo oggetti o elementi d’arredo come armadi, credenze, librerie, sgabelli oppure tavoli. Realizziamo coltelli con lame non convenzionali, cercando di ottimizzare la lavorazione del Damasco, una tecnica molto antica di creazione di lame. Un prodotto di punta non c’è e anche questo è bello: lavoriamo molto on demand quindi i lavori cambiano in base alle esigenze e ai gusti, dal cancello di casa alla cintura di castità! La soddisfazione? Le persone che commissionano questi manufatti capiscono la qualità che c’è dietro. Comprendere l’artigianalità significa non comparare i prodotti con quelli, per esempio, della grande distribuzione; chi mi cerca sa che io posso realizzare ciò che vuole e comprende quanto il processo sia impegnativo, richieda tempo, fatica e a volte anche lavorazioni a vuoto. Eh, sì, perché non è detto che il coltello, una volta fatte tutte le pieghe, verrà ultimato, può capitare che sul finire ti si rompa tra le mani e devi ricominciare da capo. Questo lavoro è un insieme di esperienza, fallimenti e risultati.
Come si realizza, a livello artigianale, un oggetto in ferro?
La lavorazione parte dal pezzo di ferro che viene reso incandescente con l’ausilio della fiamma. Questo è il passaggio necessario per poter lavorare il pezzo con il martello: martellando il ferro si plasma e si modifica fino a raggiungere la sezione desiderata. Si tratta di “menare mazzate”! Scherzi a parte è così che effettivamente ogni oggetto nasce: una martellata dopo l’altra puoi creare tutto, dalla forchetta al bracciale al portacandela.
Cosa caratterizza te, la tua officina e i tuoi prodotti?
Quello che ci caratterizza è la passione per quello che facciamo, sembra una banalità ma a noi piace nel profondo! Senza passione non si può fare niente, vale in ogni lavoro, ma nel nostro caso, secondo me, ci dà quel quid in più, senza voler essere sfrontato, ma è il motore pulsante del nostro lavoro. Oltre a questo, c’è sicuramente la capacità di capire il cliente, quello che vuole e come lo vuole per poi realizzare il manufatto che lui si aspetta.
Esprimi un desiderio per il futuro e raccontamelo
Mi piacerebbe aprire una piccola scuola con poche forge e poche incudini dove i ragazzi, in autonomia, possano imparare la lavorazione del metallo partendo dalla storia, sviscerando le loro curiosità. Il ferro è un materiale che ci ha fatto compagnia da quando l'uomo ha fatto il suo ingresso nel mondo ed è portatore di grande valore poiché un oggetto in ferro è fatto a mano, è vero artigianato e tutto questo vorrei che non venisse perso.
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