Quasi nascosto tra i vicoli più interni di Arenzano, l’Atelier Maria PiaG accoglie i propri visitatori facendo sentire fin da subito il profumo della passione. La sensazione viene confermata anche conoscendo Maria Pia e Greta, madre e figlia, che curano sia il negozio che il laboratorio lavorando ogni giorno per produrre capi di altissima qualità e per tutte le stagioni.
Vestiti e magliette, pantaloni e gonne, arrivando fino ai pezzi pregiati: le camicie in seta e le giacche Chanel, adattate a tutte le stagioni. Questo e molto altro si può trovare all’interno del negozio, con un occhio di riguardo per chi ama l’eleganza e per chi desidera indossare vestiti originali e personali al 100%.
Per ogni capo d’abbigliamento, infatti, vengono realizzati soltanto due o tre colori per taglia e, in alcuni casi, viene prodotto un unico capo.
Il tutto, dicevamo, con grande orgoglio e passione. Lo stesso orgoglio che si percepisce nelle parole di Greta, che a soli 29 anni ne conta già otto di esperienza nel settore e cerca di avvicinare altri giovani come lei all’artigianato e al Made in Italy, E lo stesso orgoglio, ovviamente, di Maria Pia, che di anni di esperienza ne ha ben 41 ma che, come dice lei, ‘non sa nemmeno cosa sia la parola pensione’.
Buongiorno, ci racconti la storia dell’Atelier Maria PiaG
“Buongiorno, sono Maria Pia e sono la titolare dell’Atelier Maria PiaG di Arenzano. Da otto anni a questa parte è entrata a far parte dello staff anche mia figlia Greta. Il brand nasce dalla mia voglia da ragazzina di fare moda e vestire le donne. Ho fatto il liceo artistico e sono sempre stata una creativa. Mia mamma aveva un laboratorio e quindi lavoravamo per stilisti secondi o terzi, poi nel frattempo ho iniziato l’Istituto Marangoni a Milano, che mi ha dato una bella professionalità.
Da lì la mia gavetta è stata quella di produrre per altri. Poi sentivo di voler fare qualcosa di mio, quindi dal 2001 ho aperto il mio primo punto vendita con abiti su misura e pronti su taglia. Era molto piccolo e lavoravo tanto, mi sono quindi spostata in uno più grande. Questo, invece, è il terzo e c’è da quando lavora con me mia figlia, che è sempre più parte integrante del lavoro”.
Quali sono i vostri prodotti di punta?

Greta, la figlia di Maria Pia: “I nostri capi più importanti e fiori all’occhiello, per quanto riguarda la stagione estiva, sono abiti e camicie con cotone e lino di alta qualità. Per quanto riguarda l’inverno, abbiamo una passione per i cappotti e le giacchine Chanel. Queste ultime, in realtà, le riportiamo su tutte le collezioni: hanno la variante del tessuto più invernale e quella del tessuto più estivo. Direi che è un capo che ci contraddistingue. Ecco, direi che il nostro capo ‘must’ è la giacchina Chanel”.
“E devo dire anche la camicia in seta - interviene Maria Pia -. A me piace da matti la seta”.
Quali sono i vostri principali metodi di lavorazione e creazione?

Maria Pia: “Il nostro lavoro penso sia il più creativo che ci sia. Parte tutto da una ricerca di mercato sulle mode e sulle esigenze delle persone. Creiamo il disegno, abbiniamo il tessuto, realizziamo il modello in carta velina, tagliamo il prototipo su un tessuto e vediamo se ci piace. Eventualmente correggiamo i difetti. Una volta che ci piace il prodotto, facciamo lo sviluppo delle taglie. Noi facciamo pochissimi capi, due o massimo tre colori per taglia. Realizziamo dalla 40 alla 48”.
Greta: “Questo è comunque quello che ci contraddistingue, il fatto di produrre non in serie. Diamo sempre una unicità a quello che facciamo, non c’è il rischio di trovare altre venti persone vestite allo stesso modo”.
“Se abbiamo un tessuto pregiato e particolare - conclude Maria Pia - facciamo anche un capo solo, soprattutto per quanto riguarda le sfilate. Tutto è prodotto da noi, dalle nostre sarte e dal nostro laboratorio”.
Quanto vi rende orgogliose rappresentare il Made in Italy e come pensate che le nuove generazioni possano avvicinarsi a queste attività?
Greta: “Quello che mi rende più orgogliosa di questo lavoro è riuscire a portare la mia passione, che è cresciuta insieme a me, in tutto ciò che è di ottima qualità e che dura nel tempo. Questo è un po’ in controtendenza con tutto ciò che c’è adesso e che ci circonda, tutto molto veloce e usa e getta. Noi siamo l’opposto.
Noi diamo qualità. Inoltre, io trovo che l’artigianato sia bello proprio perché trasmette qualcosa. Il nostro non è soltanto un capo, un vestito o una maglietta. É la nostra passione, il nostro lavoro, impegno e sacrificio. Io nel mio piccolo mi batto per portare questi ideali nelle nuove generazioni. In un futuro vorrei formare più giovani possibili e il fatto di educare le persone a questo mondo me lo sono un po’ posta come obiettivo. Educare al bello”.
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Quali sono i vostri progetti e le vostre ambizioni per il futuro?
Greta: “Come obiettivi futuri, come ho già detto, mi piacerebbe formare persone, ma non soltanto a livello lavorativo, che comunque sarebbe bellissimo se ci fossero più giovani interessati all’artigianato, proprio come educazione in generale di tutte le generazioni. Non è solo un problema dei giovani, ma bisognerebbe tutti tornare a utilizzare cose belle e di qualità. Quello che spero è anche di arrivare fuori dalla nostra realtà ligure. Abbiamo già dei clienti da fuori, ma mi piacerebbe proprio espandermi mantenendo l’originalità”
Maria Pia: “Parlando di futuro, io ho 41 anni di lavoro. Ma non so cosa sia la parola pensione, penso che morirò qui dentro. Mia figlia è molto contenta di questa cosa (ride, ndr). Questa è la mia passione e la mia vita, ci metterò sempre il massimo impegno”
Sono proprio realtà come l’Atelier Maria PiaG che danno misura dell’immortalità del Made in Italy e dell’artigianato: passione, sacrificio e desiderio di continuare a crescere che vengono tramandati di madre in figlia, di generazione in generazione.
Il tutto con lo sguardo rivolto verso il futuro, cercando ovviamente di espandersi e di aumentare la propria clientela e il proprio lavoro, ma facendolo in maniera sostenibile e, per quanto possibile, cercando di educare il cliente a rendere, nel proprio piccolo, il mondo un posto migliore.