Calzoleria d’Autore di Davide de La Maison Pasteur: un viaggio nel passato attraverso gli occhi di un sognatore

Articolo di Floriana Vitiello

Quanto sarebbe bello poter fare un salto nel passato e visitare antiche botteghe del ‘600? Chi vuole vivere  un’esperienza di questo tipo non deve far altro che recarsi a Saluggia, in Via Primo Maggio, dove c’è “Le  Petit Village”, il piccolo borgo del Brand La Maison Pasteur. 

Qui, ad accogliere i visitatori, c’è Davide un artigiano piemontese che ha sempre avuto una forse attrazione  per tutto ciò che è bello ed elegante. Sin dalla tenera età disegna i primi modelli che la madre cuce. Forse  proprio vedere un’idea trasformarsi in qualcosa di concreto ha contribuito ad alimentare la sua passione. 

Ma Davide è voluto andare oltre il “semplice” artigianato, decidendo di costruire un piccolo villaggio dove è  possibile trovare diverse botteghe allestite proprio come quelle di secoli fa. Dietro questa realtà c’è un  incredibile lavoro di ricerca e dovizia di particolari, tanto da conferire al luogo la straordinaria capacità di  proiettare il visitatore in un’altra epoca. 

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


 Come nasce l’idea della Calzoleria d’Autore? 

La mia idea di creare questa bottega artigianale parte da lontano, quando all’età di 10 anni ho disegnato il  mio primo abito. In famiglia c’era mi mamma che era modellista e sarta e quindi poteva trasformare il mio  disegno in un vero abito. Da lì è iniziato il mio percorso che è sempre stato votato all’eleganza, al bello, al  

mondo artigianale. L’idea di creare qualcosa con le proprie mani, partendo dalle materie prime, è la  definizione stessa di arte. 

Così ho iniziato a coltivare questa passione, con il tempo ho capito di avere il dono della creatività che,  però, ho coltivato da autodidatta. Ho frequentato delle scuole che mi hanno permesso di adattare le  conoscenze acquisite al mio settore. L’idea nasce dalla volontà di riportare questi antichi mestieri al tempo  moderno, per farli conoscere alle nuove generazioni. 

Per compiere questo percorso è stato necessario superare tante difficoltà, fare molte ricerche e tentativi.  Ma alla fine sono riuscito a creare le basi su cui ho sviluppato le mie esperienze. 



Cos’è la Calzoleria d’Autore? 

La Calzoleria d’Autore nasce all’interno del Petit Village della Maison Pasteur: un brand costituito da 14  antiche realtà. Tra quelle più antiche sono quelle della Calzoleria d’Autore, la Bottega del pipaio e la Cuisine  d'artisan. Poi c’è anche la sartoria, con i salotti espositivi e 4 antiche botteghe artigianali che sviluppano  una parte alimentare che interagisce, nelle fasi di lavoro, con la parte artigianale. 

All’interno della Calzoleria d’Autore sono costituite 4 antiche botteghe storiche e antiche, di conseguenza  non necessitano di macchinari e hanno bisogno di poco spazio. Io ho cercato di riprodurre esattamente  come si lavorava nel periodo che va dal ‘600 all’800, creando queste piccole botteghe in uno spazio antico,  perché la struttura in cui ci troviamo è di circa 300 anni fa. Ho adattato la struttura a ciò che avevo in mente  e ho creato questi settori. 

A chi sono rivolti i suoi manufatti? 

I miei manufatti sono rivolti ad un target di persone acculturate, che nutrono l’amore per la tradizione e  l’artigianato, che apprezzano l’idea di poter indossare un prodotto realizzato solo con le mani e con  materiali naturali. Ma non mancano le persone che si rivolgono alla mia bottega perché desiderano avere  dei manufatti esclusivi e unici, creati partendo da una loro idea oppure da un loro disegno su carta. 

In ogni caso io non parlo mai di clienti, perché le persone che si rivolgono a noi sono ospiti della nostra  bottega. Quello che mi piace è far sentire l’ospite come a casa, per richiamare quell’armonia antica che, in  passato, si respirava nelle botteghe.



Qual è la creazione che la rende più orgoglioso? 

Una particolarità de La Calzoleria d’Autore è quella di andare a ricercare non solo materiali come pelle e  cuoio, conciati al vegetale, ma anche altri materiali più insoliti. Dalla natura prendo i “frutti” che trasformo per farli indossare ai nostri ospiti. Uno su tutti, nasce dai miei viaggi in montagna ed è la pietra. È stato un  processo lungo, impegnativo e difficile, sotto certi aspetti anche pericoloso, perché si possono formare  delle schegge taglienti. 

Ho modellato la pietra con il vapore per creare un prodotto da usare per la realizzazione di manufatti  complementari e di stile come borse, cinture e portafogli in vera pietra.




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