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Due bellissime ali d’angelo mosaicate, che richiamano la celebre volta stellata di Galla Placidia, sono collocate accanto all’ingresso del negozio-laboratorio di Elisa ed Evelina Dimensione Mosaico. Sono un invito a scattarsi una foto ricordo che sappia di Ravenna, ma soprattutto sono un prezioso esempio della bravura di queste due artiste e un invito ad entrare nel loro mondo.
Nel loro laboratorio a Ravenna, in via Pasolini, 19, ad un passo dalla centralissima via Cavour, sono presenti mosaici di tutti i tipi, dai più tradizionali a quelli più originali, come la meravigliosa serie dedicata all’opera “Le città invisibili” di Italo Calvino. La peculiarità tecnica delle opere di Evelina ed Elisa è sicuramente il mosaico tridimensionale, in cui ogni soggetto, un fiore, un animale, un paesaggio, viene egregiamente rappresentato con le tessere di vetro, tagliate e disposte appositamente per far venire fuori l’oggetto in tutta la sua naturalezza e bellezza. Il laboratorio Dimensione Mosaico rispecchia pienamente la personalità delle due mosaiciste: due donne, legate da una profonda amicizia, molto brave e preparate, che vivono e trasmettono la loro passione con entusiasmo e genuinità a tutti: ai turisti che entrano per un acquisto veloce o a chi vuole imparare, con dei corsi per adulti e bambini, l’arte del mosaico.
Elisa e Evelina, raccontateci di voi e di come nasce la vostra collaborazione nel mondo del mosaico con Dimensione Mosaico?
Noi siamo Elisa Brighi ed Evelina Garoni, le creatrici di Dimensione Mosaico. Ci siamo conosciute da giovanissime. Abbiamo frequentato insieme l’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna e dopo il percorso di studi superiori, le nostre strade si sono divise. Io (Elisa) ho studiato Restauro ed Evelina ha studiato Arte al DAMS di Bologna. Terminati gli studi ci siamo riunite in ambito lavorativo e sin dal 2000 lavoriamo insieme. Per quindici anni abbiamo collaborato come restauratrici negli scavi archeologici, poi dal 2010 siamo partite con la nostra attività di mosaico. Dimensione Mosaico ci ha permesso di ampliare la nostra esperienza, non solo nel restauro, ma anche nel mosaico contemporaneo perché ci ha sempre divertite.
Come create i vostri mosaici e che tecniche utilizzate?
Qui a Dimensione Mosaico ci occupiamo di mosaico da diversi anni e col tempo abbiamo adottato una tecnica tutta nostra, personale: utilizzare il materiale in maniera quasi eccessiva e tridimensionale. In questo quadro, dove sono rappresentati dei fiori, si può vedere come abbiamo cercato di trasporre quella che è la delicatezza e l’impalpabilità dei fiori, con un materiale che non è assolutamente ne leggero ne impalpabile, come sono sia il vetro che il marmo. Abbiamo tagliato questi due materiali in modo tale da poterli posizionare in maniera tridimensionale e aggettante. In questo modo, la luce che lo colpisce, ha una luminosità differente per via della superficie non regolare.
Questa tecnica di realizzazione è nata durante la creazione dei fiori per “Linea rosa” e per il progetto “Ravenna città amica delle donne”, che vede la collaborazione di noi mosaicisti e ceramisti con il patrocinio del Comune di Ravenna, nel promuovere questo bellissimo messaggio di vicinanza della città di Ravenna nei confronti di tutte le donne, specialmente quelle vittime di violenza, attraverso le nostre opere. Siamo partite dalla tecnica antica, quella diretta, in cui stendiamo il nostro impasto di malta e collante e poi inseriamo il materiale. Le tessere sono tagliate una a una e i petali vengono modellati singolarmente per farli emergere e rendere l’effetto finale del fiore il più veritiero possibile.
Esiste un prodotto di punta nel vostro negozio Dimensione Mosaico? A quale opera siete più legate?
Non esiste un vero e proprio prodotto di punta all’interno di Dimensione Mosaico. Essendo Ravenna una città conosciuta in tutto il mondo per il suo mosaico tradizionale, sicuramente all’interno del nostro negozio non può mancare questo tipo di mosaico che noi continuiamo a fare e a proporre per quanti lo richiedono. Abbiamo però una passione in più per il mosaico contemporaneo, soprattutto per le esperienze che ci offre, come la Biennale del Mosaico. In questa occasione il nostro estro viene stimolato a pensare e creare qualcosa di nuovo e noi ci divertiamo di più!
Nella vostra produzione quanto conta la sostenibilità?
A Dimensione Mosaico siamo attente agli sprechi e all’ambiente. Abbiamo sempre cercato di riusare i nostri materiali, soprattutto per realizzare i piccoli particolari usando metallo, piuttosto che plastiche. Tutto quello che è il nostro scarto viene riutilizzato durante i nostri corsi. Facciamo molti corsi per adulti e bambini, in collaborazione con i musei del territorio e soprattutto all’interno del nostro laboratorio siamo attente a questo aspetto.
Siete contente di quello che avete creato finora e cosa prevedono i progetti futuri di Dimensione Mosaico?
Siamo molto soddisfatte del nostro percorso a Dimensione Mosaico, un po’ perché è nato tutto dalla nostra amicizia e perché nel nostro lavoro siamo molto complementari. Siamo diverse e ognuna di noi ama fare determinate cose, in più, stranamente, riusciamo a lavorare insieme sullo stesso mosaico.
Per i progetti futuri noi siamo un vulcano di idee. Siamo appena tornate dalla Giordania nel 2023 con un progetto realizzato insieme ad altre mosaiciste e una collaborazione con artisti giordani. Adesso stiamo preparando un progetto con Francia e Germania e l’idea è quella di esportare il mosaico più lontano possibile e anche di collaborare con artisti che fanno cose diverse dalle nostre. Le collaborazioni ci piacciono molto e le abbiamo sempre fatte anche con artigiani locali, stampatori, ceramisti e quindi pensiamo di continuare su questa linea.
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