A pochi passi dalla piazza principale di Moncalieri e dalle numerose testimonianze di presidi Templari abbiamo potuto conoscere una storia fatta di passione e tradizione che si tramuta in opere d’arte dalle sapienti mani di Mastro Corradin.
Un’arte che affonda le sue radici negli anni '50, quando Renzo Corradin, figlio di un fabbro di campagna, decise di dare respiro alla propria passione per il ferro battuto. Nel 1977, approdò nel Borgo Medievale di Torino, dove iniziò a lavorare come fabbro, facendo tesoro delle esperienze acquisite nelle botteghe artigiane e nelle fabbriche .A portare avanti la tradizione di famiglia è il figlio Emanuele, che ha sviluppato negli anni una vocazione profonda verso la storia, la tradizione, l’arte e la didattica.
Dovendo abbandonare il Borgo Medievale, oggi, il negozio di Mastro Corradin si trova a Moncalieri, all'interno del suggestivo Palazzo Conti di Cavoretto, mentre il lavoro di fabbro continua a essere svolto a Torino, mantenendo viva la tradizione artigianale. Il palcoscenico ideale per raccontare una storia di famiglia, di dedizione e di passione per un mestiere antico ma sempre attuale. Qui, il passato e il presente si fondono, dando vita a creazioni artistiche che testimoniano l’eccellenza artigianale e la capacità di innovare nel rispetto della tradizione.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Come nasce l’attività?
L'attività nasce come spesso accade in questi casi, come un'attività di famiglia. Mio padre mi raccontava sempre che rappresentiamo la quinta generazione di fabbri. Quando avevo 18 anni, ho dovuto decidere il mio percorso futuro, se continuare gli studi o lavorare. Ho scelto di affiancare mio padre e continuare l'attività di famiglia. Per molti anni ho cercato di assorbire il più possibile tutte le competenze, i trucchi e i segreti del mestiere, anche se avevo già una base grazie al liceo artistico. Tuttavia, le cose più importanti si imparano in bottega.
L'attività vera e propria inizia intorno alla metà degli anni '50, quando mio padre decise di lasciare la provincia di Padova in cerca di fortuna e gratificazione professionale. Arrivò prima a Milano, dove lavorò in una bottega artigianale molto famosa, e poi si trasferì a Torino. Qui fece esperienza sia in bottega che in fabbrica, sperimentando vari aspetti del mestiere. Decise infine di mettersi in proprio.
Gli anni della svolta furono quelli in cui mio padre riuscì a ottenere, tramite un bando del Comune di Torino, il posto di fabbro all'interno del Borgo Medievale nel Parco del Valentino. Da lì, iniziammo a collaborare su vari progetti, anche per il museo del Borgo Medievale, realizzando lanterne e torciere. Mio padre aveva già lavorato molto per il Comune di Torino, realizzando opere come i balconi del Palazzo della Regione in Piazza Castello e i lampioni del Parco Rignon. Questi lavori testimoniano la sua abilità e maestria.
Cosa si può trovare in officina?
Con il trasferimento dal Borgo Medievale, abbiamo recuperato molti attrezzi e schizzi preparatori, ora conservati in scatoloni o sparsi nelle varie postazioni dell'officina. Gli attrezzi fondamentali che non possono mancare sono martelli, incudini, pinze e linee. Oggi usiamo anche forni a gas, ma abbiamo ancora molti scalpelli, chiavi particolari e altri strumenti tradizionali.
A livello di creazioni artistiche, cosa avete realizzato?
Abbiamo realizzato diverse opere, spesso in collaborazione con giovani designer grazie a concorsi organizzati dalla Camera di Commercio. Questi progetti ci hanno permesso di creare oggetti come lampade, piantane e tavoli di design. Personalmente, ho avuto un periodo in cui ho lavorato molto per il restauro e la riproduzione storica, settori che mi affascinano molto perché le cose antiche perché hanno sempre parecchio da insegnarci.
Esiste un prodotto must che i clienti amano venire a cercare nella vostra bottega?
Più che un prodotto specifico, offriamo un'esperienza unica. Ogni oggetto che produciamo è spesso un pezzo unico. L'ultima piccola serie che abbiamo realizzato erano le insegne per i commercianti del Balon di Porta Palazzo, di cui siamo molto fieri. Recentemente, sono molto richieste le esperienze di forgiatura, soprattutto con scuole e bambini che coniano una moneta, o corsi di forgiatura di coltelli per adulti. Quindi, più che un prodotto, offriamo l'opportunità di vivere l'esperienza della forgiatura.
Come funziona il lavoro? Quali sono le fasi principali quando si va a creare qualcosa di artistico con il ferro?
La fase principale e più difficile è valutare il costo e comunicare al cliente le spese. Il rapporto con il cliente è fondamentale, così come la capacità di fare uno schizzo o una bozza di ciò che il cliente ha descritto o immaginato. Questo disegno poi diventa un modello a grandezza naturale su cui pieghiamo il ferro. Un esempio recente è stato un letto matrimoniale, per il quale ho dovuto ricostruire tutti i pezzi sul disegno, forgiandoli e unendoli con tecniche tradizionali e moderne come fascettatura, inchiodatura e incastri, che sono ciò che da un aspetto particolare al manufatto. Infine, c'è la finitura, che può essere una verniciatura, una patinatura brunita o una spazzolatura, a seconda del tipo di oggetto.
Quali sono i progetti futuri per quanto riguarda la sua attività?
I progetti futuri sono continuare a servire i clienti nel migliore dei modi e accettare le sfide che arrivano dai nuovi clienti. È gratificante vedere la soddisfazione dei clienti per ciò che realizziamo. Molti di loro sono appassionati di storia, collezionisti o cosplayer, e ogni loro richiesta è una sfida che accogliamo con piacere.
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