La birra di Forgaria: conosciamo insieme Garlatti Costa

Articolo di Manuela Miotto

A Forgaria nel Friuli, nella provincia di Udine, si trova la birreria artigianale fondata da Severino Garlatti Costa, nata dall’attenzione per il territorio e dalla volontà di mantenere una filiera corta. 

L’interesse e la curiosità di Severino per le antiche tradizioni birraie hanno condotto all’ideazione e creazione di una tipologia di birra dallo stile originale, basato sul gusto italiano ma anche ispirato alla cultura birraia belga, tedesca e inglese. La birra Garlatti Costa risulta quindi elegante, ricca di aromi e capace di appagare i consumatori più esigenti. 


Ciao Severino, grazie per l’ospitalità. Ci racconti com’è nata l’azienda? 

L’azienda nasce nel 2012 per la produzione artigianale di birra del territorio, in qualità di azienda agricola, con inclusa la coltivazione dell’orzo che usiamo per fare le nostre birre. L’azienda è a conduzione famigliare, con mia moglie Sara e mio figlio Enrico. 


L’attività è nata nella vecchia casa dei miei nonni, in Borgo Costa (da cui deriva anche il mio cognome). Successivamente, quattro anni dopo ci siamo trasferiti in questa nuova sede, dove abbiamo potuto ingrandire gli impianti di produzione.

Siamo nati con la passione delle birre di tipologie belga, successivamente per abbracciare ulteriormente il gusto di più persone, abbiamo iniziato a fare birre in stile tedesco e angloamericano. 

Severino di Birra Garlatti Costa

Cosa vi caratterizza come birreria?

Facciamo parte del settore produttori di birra, come da Camera di Commercio, e nello specifico abbiamo il certificato di “indipendente artigianali” assegnatoci dall’Associazione di Union Birrai, di cui facciamo parte, in quanto lavoriamo artigianalmente.


Ci spieghi quali sono i vari processi di produzione?

La birra artigianale inizia con la macinatura del malto che produciamo nella nostra azienda agricola: deve essere frantumato grossolanamente per poi essere impastato con l’acqua calda. 

Nella Sala Cottura, un macchinario composto da caldaie che scaldano l’acqua, l’impasto d’orzo viene tenuto a temperatura precisa per far lavorare gli enzimi presenti all’interno del malto, per poi trasformarsi in zuccheri più semplici, fermentabili. Questa fase è detta ammostamento.


Dopo l’ammostamento abbiamo la bollitura, durante la quale viene aggiunto il luppolo, che è responsabile della parte amara ed anche di alcuni aromi tipici: ogni varietà di luppoli possiede aromi specifici.

A fine bollitura il mosto viene raffreddato e messo nei serbatoi di fermentazione, dove viene aggiunto il lievito di birra e inizia la fermentazione. 


A fine fermentazione otteniamo la birra verde che viene messa in serbatoi di maturazione, dove viene mantenuta a zero gradi per 2 settimane, affinché avvenga la decantazione naturale, così da ottenere una birra piuttosto limpida, in quanto la birra non viene filtrata.

Una volta raggiunta la limpidezza, la birra viene confezionata in fusti o bottiglie, che vengono poi messi nella “camera calda”, stanza con temperatura controllata costante di 20°, dove la birra completa la sua maturazione.


Raccontaci un po’ più nel dettaglio i vostri prodotti

Nascendo con la passione per le birre belga, la nostra prima collezione personale ripercorre quello stile.

A seguire, e in riferimento a questo periodo, abbiamo la birra di Natale: una birra forte, gradazione alcolica 10, ambrata, leggermente speziata, nata pensandola in abbinamento per i dolci tipici natalizi. Una chicca di questo prodotto è che da quest’anno proponiamo anche una versione di Natale con l’aggiunta di uve Picolit passite, così da arricchire ulteriormente gli aromi della birra.


Altra birra legata al territorio è la Full Red: chiara, 6%vol, a cui viene aggiunto lo zafferano coltivato a Magnano in Riviera. Otteniamo così un prodotto di elevata qualità, pensato soprattutto per la ristorazione.

Orzobruno, invece, è una birra scura, 8%vol, a cui aggiungiamo uve Merlot. 

Per finire abbiamo ancora Orzobruno, altra birra scura che facciamo però invecchiare per 1 anno in barrique di legno.


Avete dei progetti per il futuro? 

Noi nasciamo come azienda legata al territorio e finora ci siamo sempre riferiti al mercato regionale. 

Dando però uno sguardo al futuro ci siamo resi conto di come sia necessario, come progetto aziendale esterno, procedere a un’espansione verso il mercato nazionale (pensando a piazze importanti come Milano e Roma); e, come progetto aziendale interno, l’aumento della produzione, così da poter garantire il giusto equilibrio all’azienda, nel caso in cui mio figlio Enrico decidesse di proseguire l’attività di famiglia.

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