La Vacchetta Grassa: dal 1979 la tradizionale lavorazione delle pelli a Modena

Articolo di Giulia Da Fermo

A pochi passi da Piazza Grande, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall’UNESCO, c’è il quartier generale della Vacchetta Grassa, marchio modenese ormai sinonimo di qualità, prestigio ed eleganza. Appena varcata la soglia della bottega, il profumo delle pelli è delicato, speziato e romantico, come se il tempo si fosse fermato e riscopriamo la vera natura degli antichi mestieri. La Vacchetta Grassa ha saputo conservare e custodire la tradizione e la storia di un’arte millenaria, senza rinunciare alla ricerca continua e alla curiosità nello scegliere e proporre prodotti nuovi e apprezzati dalla sua clientela locale e internazionale.



Ciao Giorgio, vuoi raccontarci la storia della Vacchetta Grassa e anche del suo nome?


Modena custodisce una tradizione millenaria della lavorazione del cuoio, fin dal Medioevo infatti era conosciuta in tutto il Nord per il commercio delle pelli. Essendo una città nata sull’acqua, ha sempre potuto specializzarsi in quei mestieri dove ne serviva in abbondanza, come appunto la conciatura delle pelli. Negli anni ‘70 qui a Modena sono fiorite un numero importante di botteghe artigiane, soprattutto nella zona del centro storico e tra queste c’era la Vacchetta Grassa, nata nel 1979. Oggi siamo alla sua seconda generazione e rimane una piccola e solida realtà artigiana fiera delle sue origini che prende il nome dal cuoio di “vacchetta ingrassata” che è il materiale più pregiato.

Giorgio della Vacchetta Grassa lavorando la pelle


Quali prodotti producete maggiormente e quali sono i più richiesti?


Sicuramente il nostro prodotto più riconosciuto è il tortellino in cuoio. Nasce nel 2012 con l’idea di poter lasciare un ricordo di Modena ai turisti che la visitano, anche se poi abbiamo scoperto essere un prodotto molto apprezzato e comprato anche dagli stessi modenesi. Al tortellino in cuoio abbiamo anche aggiunto altri simboli gastronomici della città: lo gnocco fritto e il tappo di Lambrusco. Gli altri prodotti più richiesti qui alla Vacchetta Grassa (in questo ordine) sono: le cinture, i portafogli e le borse e infine tutta la parte di oggettistica: braccialetti, diari, album fotografici.

Borse della Vacchetta Grassa cuoieria artigiana


Quanto è importante la tradizione di Modena nel vostro lavoro?


Possiamo dire che è fondamentale. Il proprietario che ha dato vita alla Vacchetta Grassa ci teneva moltissimo a rimanere nel centro storico della città, era un arricchimento per Modena, e mentre altri artigiani hanno preferito spostarsi fuori dal centro, per lui era molto importante continuare a raccontare e celebrare la tradizionale lavorazione del cuoio proprio qui. Noi abbiamo seguito la sua stessa vocazione e lavoriamo il cuoio a concia vegetale, ben diverso dalla concia chimica che troviamo nelle pelletterie o nei negozi di pelletteria. Il cuoio che utilizziamo è la versione moderna della concia scoperta dall’uomo primitivo, fatta con acqua, tannini e grasso animale. 


Questa lavorazione è in grado di far durare il cuoio nel tempo, rendendolo ancora più bello con il quotidiano utilizzo. I nostri prodotti sono sicuramente sostenibili perché sono naturali, non inquinano l’ambiente e rientrano in quella che noi definiamo “slow fashion”. Quando apriamo le pelli, prima di lavorarle, possiamo notare le cicatrici o i segni degli animali e questo rende ogni prodotto unico e insostituibile. Sicuramente l'impegno della Vacchetta grassa cuoieria artigiana è anche nel valorizzare questa unicità, il cliente essendo abituato alla concia chimica, spesso si aspetta e richiede una pelle senza “imperfezioni” ma spetta a noi spiegare i pregi di quel tipo di cuoio. Tutte le nostre pelli evolvono nel tempo, cambiano anche colore e diventano più morbide e più lucide: è questa la particolarità della materia prima.

Pelle e utensili della Vacchetta Grassa


Inoltre per i nostri prodotti utilizziamo solo pelli provenienti da scarti dell’industria alimentare e non sono animali allevati appositamente per essere conciati. Infine siamo molto attenti a non buttare mai via nulla e a ingegnarci nel capire come utilizzare anche i piccoli avanzi che ci rimangono dopo una lavorazione, spesso queste parti di pelle diventano braccialetti o tortellini.


Quali pellami utilizzate nelle vostre produzioni?


A parte quelli di origine bovina, qui alla Vacchetta Grassa trattiamo pelli pregiate di coccodrillo, anguilla, razza, lucertola, pitone e abbiamo avuto anche lo struzzo. Gli italiani, o comunque i modenesi, scelgono anche i pellami più particolari mentre i clienti stranieri, come ad esempio gli statunitensi, optano soprattutto per il cuoio.


Quali sono i vostri progetti per il futuro?


Realizzare prodotti nuovi per i nostri clienti, potenziare l’e-commerce per poter mantenere un contatto con quei turisti stranieri che ci hanno scelto e apprezzato e continuare con il laboratorio del tortellino, che dopo anni continua ad essere molto richiesto. Vogliamo poi sicuramente incrementare le collaborazioni con le associazioni del territorio che lavorano nel sociale (laboratori di tortellini e lavorazione del cuoio con ragazzi disabili) e ci piacerebbe essere un supporto per la nostra città nell’aiutare chi ha più bisogno. Infine quello che ad oggi è ancora un sogno ma che vorremmo diventasse realtà un giorno: aprire una scuola del cuoio qui a Modena.


Scopri tutti gli artigiani dell'Emilia Romagna con noi di Italian Bees. Storie che raccontano la magia del Made in Italy.

L'Apicoltura Andreini e la magia delle api
Articolo di Francesca Ciuffi