Nella legatoria e restauro di Anita abbiamo trovato la giusta fusione tra tecniche antiche e ricerca di nuove idee. Da circa 10 anni, a Saluggia, in provincia di Torino, Anita ha avviato l'attività di legatore e restauratore lavorando per privati e Enti pubblici.
In un mondo votato alla digitalizzazione, c'è ancora bisogno di artigiani che si prendono cura di vecchi libri o che semplicemente rilegano tesi di laurea e altri lavori.
All'aspetto pratico di questo mestiere, si unisce la creatività che viene fuori soprattutto nel processo di marmorizzazione della carta. Si tratta di una tecnica estremamente affascinante che permette di creare delle decorazioni uniche su carta, da utilizzare per rivestire i libri e non solo.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Com’è nata questa passione per la legatoria e il restauro?
Il mio laboratorio nasce 11 anni fa dopo il mio diploma di laurea all'accademia di Belle Arti di Torino, dove ho studiato Restauro dei beni culturali. Durante il mio percorso di studi avevo già iniziato a praticare qualche tecnica di legatoria, poi ho conosciuto una signora che faceva questo di mestiere e mi ha insegnato alcune tecniche per la rilegatura dei libri. Dopodiché ho proseguito il mio percorso in giro per l'Italia, per la ricerca di materiali che mi servivano per creare il mio laboratorio.
Quindi sono andata in vecchie tipografie, ho recuperato caratteri in piombo che utilizzo tutt'oggi per stampare le copertine dei miei libri. Poi ho trovato torchi e presse che mi servivano per la messa in posa dei libri. E così 10 anni fa, con mio padre, ho iniziato questo percorso e, poco per volta, sono riuscita a costruire il mio laboratorio.
Dopo qualche anno dall'inizio della mia attività, sono stata una settimana a Firenze per apprendere la tecnica della marmorizzazione della carta: che è diventato il mio punto forte. Le carte marmorizzate le utilizzo sia per rivestire i miei libri, ma anche come oggetti decorativi: in tanti vengono ad acquistarle per creare dei quadri.
Qual è la sua clientela tipo?
Sono tante le persone che si rivolgono al laboratorio, si tratta di clienti di diverse fasce d'età: dal ragazzino delle scuole medie che deve rilegare la tesina per l'esame finale agli studenti universitari quando devono consegnare la tesi. Ma lavoro anche con Enti pubblici, infatti lavoro per diversi Comuni per la rilegatura degli atti comunali, per le università di Torino e per le biblioteche.
Cosa la rende più orgogliosa della sua attività?
Io sono molto orgogliosa del mio lavoro, perché essere un artigiano è una cosa che mi ha sempre appassionato. È una passione tramandata dalla mia famiglia che, però, si occupava di un altro tipo di mestiere. Sono proprio orgogliosa di essere artigiana in un'epoca tecnologica come quella attuale. Per me è importante tenersi ancorati alle origini, è una cosa a cui tengo particolarmente. La cosa che preferisco del mio lavoro è la stampa con i caratteri in piombo, perché è un lavoro molto meticoloso. Invece, l'aspetto più artistico del mio lavoro è quello della marmorizzazione della carta.
Ci parli della tecnica della marmorizzazione
La tecnica di marmorizzazione della carta permette di creare decorazioni uniche, perché ogni volta sono diverse. Il procedimento inizia partendo da una vasca piena d'acqua, sulla cui superficie vado ad adagiare il colore. Per farlo mi aiuto con il pennello e dei legnetti che mi servono per battere quest'ultimo, in modo da creare degli schizzi di colore nell'acqua. Ecco perché ogni disegno non sarà mai uguale all'altro.
Dopo aver ricoperto tutta la superficie della vasca con chiazze si diversi colori, utilizzo degli strumenti che mi permettono di muovere i colori a mio piacere. A questo punto, prendo il foglio di carta e lo immergo nella vasca facendo in modo che il colore aderisca alla superficie. Ora i fogli vanno fatti asciugare e poi possono essere usati per rivestire i libri.
Cosa si augura per il futuro della sua attività?
Per il futuro della mia attività mi auguro che prosegua. In 10 anni di attività sono state sempre di più le persone che si sono rivolte alla mia bottega, provenendo da diverse parti d'Italia.
Inoltre, spero di riuscire a tramandare quest'arte molto importante anche perché credo che, nonostante il processo di digitalizzazione, la carta resti un elemento fondamentale. Infatti, al di là delle tecnologie che aiutano nella conservazione dei documenti, penso che la parte tangibile del libro sia una cosa che non scomparirà mai. Quindi il mio augurio e che si continui su questa strada!
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