La recensione di Google è di 4,7 stelle su 5. La clientela mostra soddisfazione per i lavori svolti nel laboratorio di liuteria di Marco Golinelli e Stefano Zanderighi. Questa liuteria è infatti aperta a chi desidera uno strumento musicale accurato e di qualità. Si trova in via Vincenzo Foppa, a Milano, da più di dieci anni, ma la loro collaborazione iniziava nel 2001.
Appesi ai muri, strumenti interi ed anche forme grezze di strumenti non ultimati, che è facile fermarsi ad ammirare. La passione di questi liutai si evince già dall’arredamento, originale e piacevole.
Stefano lavora attentamente, senza distrazioni, immerge le mani nella forte luce di una lampada da tavolo, che illumina molto bene la chitarra che lui sta costruendo.
Marco accoglie in modo gentile e partecipato, racconta e sorride. La sua voce è umile ma non può nascondere un lavoro che si rivela basato su grande studio, ampia ricerca e lunga esperienza.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Marco, avete capacità poliedriche! Chitarre classiche, acustiche, custom, rinascimentali, barocche, romantiche e battenti; ed anche liuti rinascimentali e barocchi, arciliuti e tiorbe, vihuele e mandolini... tutti prodotti artigianalmente in equilibrio tra l’esecuzione di modelli di grandi autori classici e lo sviluppo di propri modelli moderni.
Qual è il segreto?
Il segreto è essere in due. Noi siamo due soci che collaborano: io mi occupo del settore degli strumenti antichi, Stefano si occupa degli strumenti moderni. È una separazione ragionevole.
Per la costruzione di strumenti antichi tendenzialmente ci ispiriamo a strumenti che si trovano ancora nei musei e a eventuali rilievi, catalogazioni e materiale fotografico di strumenti originali. Il mio scopo è di non inventare nulla ma riprodurre quello che veniva costruito in passato, nello stesso modo in cui veniva costruito in quel periodo; quindi utilizzo colle naturali, legnami credibili rispetto al periodo, vernici, dettagli, decorazioni e così via. Cerco di rimanere aderente a quelle che erano le caratteristiche e le tecniche costruttive originali.
Invece per gli strumenti moderni che costruisce Stefano c'è più spazio di manovra, per cui nel corso del tempo Stefano è sempre partito da modelli molto alti di grandi autori, per poi sviluppare e creare dei propri modelli e delle proprie tecniche. Qua c'è maggiore libertà: ci si sente liberi di inventare dettagli e decorazioni . Con le chitarre acustiche ed elettriche ci si può anche sbizzarrire, oltre a mantenere una coerenza con quello che è la funzionalità dello strumento e col gusto del nostro cliente che ce le commissiona.
Quali sono i passaggi per la costruzione di uno strumento musicale?
Il punto più importante è il progetto da cui si parte, deve essere ben fatto, ragionato, sensato; deve rispondere a certi criteri e standard. Da lì si procede con la scelta di materiali e con la costruzione vera e propria.
Nel caso di strumenti antichi, appunto, si tratta di scavare in musei e archivi e di cercare il modello che più si adegua alle esigenze del cliente che richiede il progetto.
Per quanto riguarda gli strumenti moderni, ci siamo dunque sbizzarriti e abbiamo cercato di creare dei modelli nostri con un senso ed un gusto estetici, senza esagerare perché comunque ci vuole sempre un equilibrio nella ricerca della personalizzazione della propria produzione.
Non bisogna arrivare a produzioni che siano "un po' troppo!".
Inquadrati il progetto e ciò che serve, si passa alla scelta dei materiali: utilizziamo solo materiali di primissima qualità, selezionati e super stagionati. La stagionatura del legno è uno dei fattori più importanti, garantisce stabilità nel tempo al prodotto.
Per gli strumenti antichi, partiamo dal rilievo del materiale fotografico dello strumento che ci siamo posti come obiettivo e modello. Prepariamo una forma che ci consente di costruire, perché, nel caso dei liuti, i gusci possono avere dimensioni molto variabili come numero di doghe, grandezze e forme varie. Per costruire quel modello, creiamo quindi la forma di quello strumento. Questo passaggio deve anche tenere conto di andare a correggere eventuali deformazioni che nel corso del tempo hanno alterato quella che era l'idea del costruttore originario. Cerchiamo di fare un passo indietro e di ritornare a quello che era lo strumento all'inizio della sua vita, quando è stato progettato e costruito dall'autore originario. Nel caso di un liuto, per esempio, ci sono stati tre o quattro secoli di passaggio del tempo e ci sono stati anche interventi che hanno cambiato lo strumento. Magari una parte si è rotta ed è stata sostituita oppure un proprietario particolarmente bizzarro ha voluto cambiare delle parti per adeguarle a suonare altro o per venire incontro alle proprie esigenze. Quello che vediamo oggi non è detto che sia quello pensato e creato all'inizio.
Quali sono i parametri sui quali assieme al cliente si scelgono materiali, dimensioni e decorazioni?
Cerchiamo sempre di capire quali sono le esigenze musicali del cliente e l'ambito in cui lo strumento verrà suonato. Se il cliente ha dei dubbi o non è sicuro di quello che vuole esattamente, cerchiamo di dargli tutti gli elementi che possano aiutarlo a scegliere.
Anche qua, il gusto del cliente è in gioco perché poi alla fine è lui che avrà in mano lo strumento, quindi è lui che sceglie se il legno lo vuole chiaro o scuro, etc. Una volta identificato l'obiettivo, all'interno delle sue richieste, noi selezioniamo i materiali più adatti per quel tipo di lavoro.
Che vantaggi hanno i musicisti che suonano strumenti unici anziché "commerciali"?
Nel caso di strumenti antichi, quelli "commerciali" sono veramente pochissimi. Di fatto è un po' una scelta obbligata. Chi vuole avvicinarsi per esempio allo studio del liuto può scegliere se comprare un liuto usato o farsene costruire uno nuovo su misura, però l'ambito “commerciale” è veramente ristretto e poco praticabile.
Nell'ambito delle chitarre moderne invece le scelte dal punto di vista musicale sono infinite o quasi, ma uno strumento di liuteria è più in grado di permettere al musicista di seguire quello che vuole fare. Lo strumento industriale è tendenzialmente sovra-costruito, per poter meglio sopravvivere a spedizioni, attese nei negozi, etc.
Lo strumento di liuteria è più curato individualmente. Nel corso della lavorazione noi teniamo conto di tutte le differenze che possono esserci tra due pezzi di legno. Due pezzi di legno ricavati anche dalla stessa pianta, non è detto che abbiano le stesse caratteristiche di produzione del suono, flessibilità, rigidità... Costruendo individualmente, riusciamo a sentire il legno e a lavorarlo nella maniera che riteniamo migliore per il funzionamento finale dello strumento.
Chi sono i vostri clienti?
I nostri clienti si possono dividere fondamentalmente in due categorie: da una parte abbiamo il musicista professionista che sa esattamente quello che desidera, cerca di sostituire lo strumento che è in uso in quel momento, se non lo soddisfa più, o di allargare la propria disponibilità, perché magari ha aggiunto al proprio repertorio delle parti che richiedono uno strumento diverso rispetto a quello che ha usato fino a quel momento; dall'altra parte abbiamo invece il musicista dilettante, chiamiamolo avanzato, che ha raggiunto un certo livello tecnico e a questo punto desidera uno strumento che gli permetta di migliorare la propria esecuzione, lavorando sul timbro e sulla sensibilità. In quest'ultima categoria, più spesso che nell'altra, abbiamo richieste per decorazioni, particolarità e personalizzazioni. Il dilettante magari coglie l'occasione per avere qualcosa in cui sentirsi anche un po' rappresentato e che senta come personale, mentre il professionista è più attento al suono dello strumento.
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