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A Biassono, nel cuore della Brianza artigiana, dove il legno trova la sua massima espressione in manufatti straordinari e universalmente riconosciuti, c’è un posto in cui l’incalzare del tempo sembra cedere spazio a un armonico ritmo: la Liuteria Sala, dove le chitarre prendono e riprendono vita. Simone è un liutaio appassionato che dedica il suo tempo a costruire e riparare strumenti a pizzico, chitarre sia acustiche che elettriche e bassi. Lo incontriamo nella sua bottega, dove respirando il profumo del legno, parliamo del suo lavoro.
Simone, come sei diventato un liutaio?
“Tutto nasce dalla passione per la musica. Sono cresciuto in una famiglia di musicisti, tra le melodie del pianoforte che suonava mio padre. Ben presto ho scoperto una particolare predilezione per la chitarra, che ho cominciato a suonare a 9 anni e da lì è iniziato il mio percorso. Dopo il liceo ho frequentato per 4 anni una scuola di liuteria di Milano, conseguendo il diploma e realizzando definitivamente che quella era la mia strada. Ho continuato a dedicarmi alla liuteria facendo pratica nella bottega di un liutaio, affinando tecnica e competenze e alimentando sempre di più la mia passione per questo lavoro, fino alla nascita della Liuteria Sala".
Quando nasce Liuteria Sala come realtà indipendente?
“La nascita della Liuteria Sala è stato un processo graduale. Dopo l’apprendistato ho iniziato a lavorare su chitarre di amici nel box dei miei genitori, armato solo di scalpello e piallino. Quando ho visto che l’attività ingranava, ho deciso di stabilirmi qui a Biassono e ho equipaggiato il laboratorio con le attrezzature necessarie: sega a nastro, pialla, trapano e via dicendo. Una volta ultimata la struttura della mia bottega, ho sentito il bisogno di dare un’identità ai miei strumenti, rendendoli riconoscibili. Così ho lavorato al brand della Liuteria Sala, creando un logo che rappresentasse la mia passione per la musica e per l’artigianato italiano”.
Quali sono gli strumenti che ti aiutano a plasmare le tue creazioni?
“Utilizzo una serie di macchinari che mi consentono di ottimizzare il processo di costruzione delle chitarre alla Liuteria Sala:
• Sega a nastro per tagliare il materiale velocemente e con precisione;
• Pialla per dare forma ai pezzi;
• Carteggiatrice e calibratrice per rifinire ogni dettaglio;
• Trapano a colonna per forare con precisione;
• Fresatrice manuale e di precisione per dettagli più fini;
• Piega fasce autocostruito per una lavorazione accurata dei componenti;
• Pressa per i tasti”.
Come nasce una chitarra acustica Liuteria Sala?
“Tutto inizia dalla scelta del materiale, il legno massello, che seleziono accuratamente e trasformo nei componenti fondamentali della chitarra:
• Il fondo cioè il retro dello strumento, che giunto con le fasce laterali e rinforzo internamente;
• La tavola armonica ovvero la parte anteriore della chitarra, quella che caratterizza il suono dello strumento, dove viene incisa la buca;
• Il manico, su cui poi viene incollata la tastiera e sulla cui paletta verranno poi applicate le meccaniche.
• La verniciatura della chitarra, che faccio eseguire esternamente, è la fase del processo che le dona non solo un gradevole aspetto estetico ma anche protezione e durata nel tempo”.
Come definiresti il design dei tuoi strumenti?
“Il design degli strumenti Liuteria Sala è originale. È il punto di arrivo di un lungo percorso di ricerca fatto di tentativi, errori e miglioramenti. Oggi posso dire di avere raggiunto la mia perfezione, quella che cercano tutti i liutai. Un’originalità che si traduce ad esempio nella forma delle mie chitarre elettriche, che al contrario di quelle acustiche sono realizzate in un unico blocco, senza cassa di risonanza perché suonano grazie ai pick up posti sotto le corde e all’amplificatore a cui vengono collegate”.
Quando realizzi uno strumento nuovo lo fai solo su commissione o ti dedichi anche alla sperimentazione? E quanto c’è della tradizione della liuteria italiana nelle tue chitarre?
“Oltre a riparare strumenti e dar loro nuova vita e a realizzarne di nuovi su commissione, qui alla Liuteria Sala mi piace molto sperimentare. Per esempio ho realizzato un modello di chitarra ibrido che mantiene le sembianze e le caratteristiche di una chitarra elettrica ma, grazie a un pick up posto sotto le corde e alla cassa di risonanza scavata, è in grado di riprodurre anche il suono di una chitarra acustica. La tradizione italiana della liuteria vanta una lunga storia e solide radici nel nostro territorio: nelle mie realizzazioni cerco sempre di combinare le tecniche classiche della costruzione degli strumenti a pizzico con quelle moderne, anche in relazione ai materiali utilizzati”.
Quali sono gli obiettivi futuri di Liuteria Sala?
“Sicuramente espandere l’attività e far conoscere il mio brand anche fuori dai confini nazionali. Mi auguro che i miei strumenti firmati Liuteria Sala possano essere apprezzati e, perché no, anche utilizzati da artisti famosi, italiani e non. A settembre parteciperò a un’importante fiera di settore in Germania che spero possa essere un buon trampolino di lancio, oltre che un’occasione per rappresentare il Made in Italy della liuteria all’estero”.
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