Le nostre Api sono volate nella borgata di Piè di Rosso, una piccola frazione del comune di Davagna in provincia di Genova; questa parte di Liguria è caratterizzata da verdi vallate attraversate da antichi sentieri, freschi torrenti, fitti boschi e aria frizzante.
Oggi andiamo alla scoperta del Microbirrificio Bìra a Man, un luogo che profuma di passione per il fantastico mondo della birra e per il territorio ligure.
Ad attenderci troviamo Andrea che ci racconta della sua attività.
Ciao Andrea, come nasce questa attività?
Ciao a tutti mi chiamo Andrea, sono il titolare del Microbirrificio Bìra a Man, siamo a Davagna, un piccolo comune dell'entroterra genovese.
Quest'attività è la concretizzazione di un sogno, vista la mia grande passione per il mondo della birra.
Quali materie prime utilizzi per produrre le tue birre?
Per creare le mie birre, utilizzo malto d'orzo, luppolo di provenienza inglese e belga, per quanto riguarda il lievito uso invece un ottimo prodotto italiano.
Per ottenere una gustosa birra è importante avere a disposizione acqua di qualità, per esempio io utilizzo acqua di sorgiva gestita dal Consorzio Acquedotto Rurale di Rosso, con questo ingrediente le birre hanno un gusto eccezionale unico e specifico.
Il nome Bìra a Man evoca la Liguria, come mai questa scelta?

Il nome che è stato dato al birrificio è Bira a Man, è un nome che si rifà al dialetto genovese, per esteso sarebbe '' Bìra faeta a man'' (birra fatta a mano). All'interno di questo microbirrificio, ogni fase della lavorazione è priva di ogni tipo di automatizzazione ed è seguita manualmente. Nel mio caso si può proprio parlare di metodo artigianale di produzione della birra.
Quali birre vengono prodotte in questo micro birrificio?

La produzione del microbirrificio Bìra a Man è costituita da quattro birre disponibili tutto l'anno, durante le festività natalizie produciamo una Birra di Natale.
La prima birra importante di questa realtà è American Blonde Ale, d'ispirazione Anglo americana, dissetante e caratterizzata da un gradevole aroma agrumato.
Ho deciso di chiamarla BOCA D'AZE, in riferimento a Boccadasse, tipico e pittoresco quartiere di Genova affacciato sul mare. Questa birra può essere un ottimo aperitivo, un antipasto, si abbina molto bene al pesce.
Fra le nostre birre abbiamo anche un American Ipa, chiamata Maxea in riferimento agli antichi muretti a secco della Liguria. È una birra dal colore ambrato, si rifà alle prime Ipa prodotte nell'Ovest degli Stati Uniti, circa vent'anni fa. Ha sentori resinosi, balsamici e agrumati, è molto aromatica, si abbina benissimo alle cucine speziate etniche.
Inoltre per gli amanti delle birre rosse, creo una American Amber, d'ispirazione angloamericana, birra facile da gustare, ma allo stesso tempo complessa e strutturata.
Ho deciso di chiamarla Rionda, rotonda in genovese.
Questa birra si può abbinare molto alla carne, gustandola con brasati, arrosti, stufati e carne alla griglia.
Inoltre questo birrificio produce un English Porter, questo prodotto esce fuori dall'ambito americano, volge lo sguardo verso il Regno Unito, è una birra scura, che si ispira al classico mondo brassicolo britannico; si chiama Abaen, il suo nome si riferisce ai tetti in ardesia genovesi. Questa birra ha note di caffè e liquirizia che si intrecciano con sentori di caramello e cioccolato; può accompagnare dolci a base di cioccolato, confetture e marmellate, ma può essere un gustoso abbinamento col pesce e anche con molluschi e crostacei.
Queste sono birre artigianali quotidiane, consiglio di servirle ad 8-10 gradi, non sono birre da tirar fuori dal frigorifero e servirle a 3- 4 gradi.
Tutte le etichette sono state ideate da una bravissima illustratrice genovese e tutte sono interconnesse a luoghi e simboli del territorio genovese.
Il tuo lavoro è sacrificio e dedizione, ma ti ha già dato una bella soddisfazione?
Una bellissima soddisfazione a un solo anno dall'apertura di questa attività, è stata quella di essere citati nella guida 2025 di Slow Food. Qui nel microbirrificio è venuto un incaricato, ha assaggiato le birre e ha deciso che possono essere considerate a pieno titolo fra le eccellenze enogastronomiche riconosciute e valorizzate da Slow Food.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Per quanto riguarda il futuro a lungo termine ho intenzione di ampliare la produzione, ingrandire la cantina, dare una struttura più grande all'impresa.
Vorrei aprire una Tap Room, vorrei far gustare le birre direttamente nel locale di produzione.
Per quanto riguarda invece il breve periodo, è in cantiere una nuova birra, volgiamo lo sguardo verso il Belgio, sarà una Saison in stile belga, anche questo prodotto avrà un'etichetta particolare e un nome in riferimento al territorio genovese.