Pino Grasso nel 1958 non era più convinto di continuare a studiare medicina, così andò a visitare il laboratorio di ricamo a mano del padre di un suo compagno di scuola ed iniziò con passione a lavorare nel campo dei ricami. Per appendere al meglio questo lavoro, andò a Parigi e lì entrò nei più prestigiosi ricamifici come quelli di Lesage, Montex, Hurel, e altri. Lui e François Lesage si erano poi frequentati anche negli anni successivi ed avevano collaborato a lavori importanti, che sarebbero stati impegnativi per un’azienda soltanto.
Pino Grasso Ricami era nata nel 1967 quando Pino Grasso lasciò l'impiego presso il suo primo laboratorio di ricamo per aprire il suo; l’azienda da tempo fa parte dell'Alta Moda, ha sempre avuto a che fare coi migliori stilisti, con le passerelle delle sfilate e con personaggi di rilievo nel campo del miglior artigianato.
L’azienda ora è rappresentata dalla figlia Raffaella Grasso, che lavora in Atelier dal 1998, segue i clienti e gestisce il prodotto dalla campionatura al lavoro finito. Suo padre, Pino Grasso morì nel 2020. La famiglia Grasso si è sempre impegnata a valorizzare l'eccellenza dell'artigianato italiano, crede fermamente nella divulgazione e sogna una crescita di lavori artigianali Made In Italy di altissimo livello. Ogni progetto si basa sulle esigenze degli stilisti e dei committenti, è eseguito totalmente a mano ed in genere è composto da tre passaggi: disegno, bucatura e spolveratura. Anche la squadra di ricamatrici e ricamatori lavora totalmente senza macchinari.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Buongiorno, Raffaella. Quali sono i segni distintivi del Design dei Suoi ricami?
Buongiorno. La nostra azienda si caratterizza per la sua storicità, il suo archivio e le diverse possibilità di scelta tra tutte le nostre creazioni. Siamo una fonte di ispirazione per molte aziende e per molti stilisti che vogliono trovare idee particolari o ripescare dal passato. Nello stesso tempo, siamo anche molto avidi nella ricerca e nello sviluppo di nuovi tecniche, nuove materiali e nuove proposte, in modo tale da essere sempre competitivi con aziende dello stesso settore e da offrire le possibilità e le novità che gli stilisti cercano sempre.
Inoltre, siamo conosciuti per la nostra precisione perché facendo questo lavoro da tantissimi anni abbiamo acquisito conoscenza. Le nostre ricamatrici sono storiche, molte lavorano con noi da tantissimi anni, quindi hanno le competenze e le skills tipiche di un'attività storica. La nostra esperienza ci permette di organizzarci, di riuscire a risolvere problematiche in situazioni anche complesse, di risolvere problemi molto particolari su tessuti strani o con materiali diversi dal solito, proposti magari dai clienti stessi che li vorrebbero utilizzare nonostante a volte non siano proprio adatti al ricamo. Tramite l’esperienza si arriva ai risultati. Potrebbero capitarci incidenti, come a tutti, ma solitamente siamo molto precisi nel nostro lavoro e siamo puntuali.
Suo padre, Pino Grasso, parlava della "forza di una visione culturale universale che nutre la bellezza e l’eleganza". Cosa significano per Lei bellezza ed eleganza? Quali sono i canoni tramite i quali questo Atelier le esprime?
I concetti di bellezza ed eleganza li ho appresi da mio papà, che aveva imparato questo lavoro negli anni 50-60. Aveva frequentato il laboratorio del padre di un suo carissimo compagno di scuola, a cui era molto legato; lì aveva conosciuto il mondo del ricamo. Studiava Medicina ed avrebbe voluto continuare ma in realtà non faceva per lui affrontare le sofferenze e le difficoltà altrui; quindi, tornato dal militare, aveva deciso di impiegarsi presso il papà del suo compagno di scuola e di andare a Parigi a conoscere i principali ricamatori dell'epoca e tutti i fornitori, ossia coloro che vendevano paillettes, filati, piume, passamanerie... Aveva compreso e fatto suo tutto quel mondo. Dopo circa 9 anni in quel laboratorio, la situazione cominciò a diventare un po' stretta e nel ‘67 decise di aprire il suo laboratorio; aveva chiaramente acquisito nuovi clienti ed aveva la possibilità di vivere in un'epoca in cui la Moda era nel suo fulgore. Era cresciuto ed aveva sviluppato tante competenze proprio attraverso la conoscenza e la frequentazione dei grandi stilisti dell'epoca, tra cui Armani, Valentino, Versace, Ferré, Mila Schon e, a Milano, Raffaella Curiel. La bellezza ed il gusto del mondo della Moda, così legato all'eleganza, erano proprio il suo pane quotidiano. Tra le varie competenze, mio padre aveva acquisito le capacità di unire i colori, le forme e le lavorazioni e di dare unicità e riconoscibilità allo stile degli stilisti; queste capacità rappresentano ed esprimono il senso di bellezza, gusto ed eleganza. Ogni volta che lui doveva creare ricami o campioni, sapeva già come intraprendere il percorso, perché entrava proprio nel mondo di ogni cliente in modi sempre completamente diversi. L’ho appreso anch’io da lui. Per riuscire ad arrivare alla realizzazione del progetto del nostro cliente, è necessario entrare nel suo mondo e trasformare ciò che potrebbe essere semplice in qualcosa di elegante ed affascinante.
Viene utilizzato molto il ricamo a crochet. Di cosa si tratta?
Il ricamo a crochet è quello in cui si usa la tecnica Lunéville, è realizzato attraverso l'utilizzo di un uncinetto finissimo con la punta sottilissima, col quale vengono creati punti a catenella attraverso il tessuto; poi vengono affrancati, infilati ed utilizzati i vari materiali - che possono essere stati comprati già infilati in un filo. Se su un abito ci fossero 100.000 paillettes, si tratterebbe di 100.000 punti a mano realizzati dalle ricamatrici. Il tessuto viene fissato e cucito su un telaio di legno che ha quattro aste con funzioni diverse ed è tenuto, fissato e tirato molto bene.
Sviluppate i progetti facendo ricerca in tutti i settori. Ci racconterebbe le modalità?
Sì, facciamo anche ricerca e sviluppo poiché i nostri clienti sono sempre alla ricerca di novità quindi noi ci portiamo avanti molto spesso e cerchiamo sempre materiali che non siano standard e che siano nuovi e diversi, da utilizzare per i nostri ricami. Cerchiamo ovviamente materiali che si possano cucire, quindi con almeno un buco o con la possibilità di creare buchi. Lavoriamo con materiali naturali, come ad esempio conchiglie e coralli ma utilizziamo anche plexiglass, resine polimeriche e ritagli di pelli o di vari materiali, tra cui quelli di scarto dell'Industria Tessile, a seconda di quel che ci chiede il cliente nello specifico. Allo stesso tempo cerchiamo anche tecniche nuove, magari utilizzando dei fili diversi che vengono utilizzati di solito per altre funzioni - magari fuori dal mondo del tessile. Cerchiamo di creare delle unioni tra materiali, fili e tecniche per essere innovativi e per essere competitivi.
Ci sono progetti in vista?
I nostri progetti futuri sono sempre legati ai progetti dei nostri clienti perché essendo terzisti lavoriamo per conto di chi ci chiede il lavoro. I nostri nuovi progetti sono periodicamente le sfilate e le nuove collezioni dei nostri clienti. Lavoriamo su loro input quindi, in base a quello che ci chiedono, realizziamo nuovi campioni, nuove ricerche e nuovi prodotti di stagione, genericamente prodotti primavera-estate e autunno-inverno.
Un altro progetto che si sta sviluppando è quello dei nuovi corsi di ricamo sempre Lunéville. Stiamo studiando ed introducendo altre piccole novità, che andranno avanti nel corso dell'anno con nuove divisioni e suddivisioni. Ne presenteremo presto un po'.
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