Le neuroscienze hanno sancito l’importanza della scrittura a mano, che aiuta le reti motorie del cervello a consolidare la memoria. Scrivere a mano su un taccuino rilegato può diventare un’esperienza unica, un’accensione del senso estetico, uno stacco salvifico dal digitale.
In una tipica corte lombarda, nel centro di Rovello Porro (Como), incontriamo una paper designer, Susanna Carugati che ha messo al centro delle sue giornate la lavorazione della carta, la creazione di oggetti originali e contrassegnati da un gusto raffinato.
Tutte le produzioni Susa Factory sono frutto di una lunga ricerca concettuale, per raggiungere il giusto equilibrio di materiali, forme e colori.
Chi è Susanna Carugati e cos'è Susa Factory?
Susanna è una paper designer che realizza oggettistica in carta raffinata e gentile, per regalare qualcosa di utile e piacevole a vista e tatto.
Factory si rifà al nome con cui Andy Warhol chiamò il suo studio, nato negli anni Sessanta (gli stessi anni in cui nascevo).
Ho sposato l'idea dell'officina, una fucina creativa dove si produce qualcosa.
Ho abbinato alla Factory la contrazione del mio nome e ne ho fatto il mio spazio lavorativo, un laboratorio dove vi sono i materiali e gli strumenti e dove si costruiscono cose con la carta.
Da cosa nasce la fascinazione per la carta?

Credo dipenda dall'aver vissuto in una casa zeppa di carta stampata, riviste di moda e di arredamento. La carta invadeva lo spazio e credo di non averla amata da subito ma ho iniziato ad apprezzarne la versatilità, il profumo, la leggerezza che, attraverso le pieghe, acquista resistenza, decoro.
Mi piace molto la possibilità di costruire cose senza il bisogno di grandi macchinari e attrezzature: con pochi strumenti che stanno in un astuccio puoi fare cose incredibili.
Come ti sei formata per diventare paper designer?
Ho una formazione grafica e per diversi anni ho lavorato come progettista per la creazione di loghi e applicazioni degli stessi su carta intestata e buste. Coltivavo una passione parallela verso una parte più manuale del lavoro, che occasionalmente mettevo in pratica nella realizzazione di inviti per eventi e cerimonie. Nel frattempo seguivo corsi di calligrafia, legatoria e arti cartarie, iniziando a lavorare su piccoli progetti personali e realizzando, per diversi anni, un calendario a tema.
In un momento di pausa ho deciso di canalizzare le mie energie verso questa dimensione più creativa del lavoro. Il trascorso come grafica ha permesso di facilitare una parte dell'attività; conoscevo bene il materiale che prima era il supporto su cui facevo stampare, poi la materia che si trasforma per costruire cose.
Per certi versi sono un autodidatta.
Che forma prende questa passione?

Mi piace fare qualcosa di utile, attingendo dal passato senza rimpiangerlo, stando nel presente, senza dimenticare chi sono.
Realizzo collezioni dove il quaderno, cucito a mano, è spesso il protagonista. Ne abbino formati diversi a una o più varianti, colore e notes. Vi associo prodotti per la scrittura, matite e gomme nelle quali curo il packaging. Portafotografie e calendari. Cartelline contenitori e giochi antichi rivisitati.
Ho una cura particolare nella scelta dei materiali, negli abbinamenti e nella presentazione finale.
A quali suggestioni attingono le tue collezioni?
Partono da me e da quello che mi sta intorno. Dalla mia storia presente e passata. Talvolta da cose molto semplici, da un modo di dire, da una chiacchierata.
La prima collezione ruota per esempio intorno a una carta che mi era familiare, la carta Varese, utilizzata per secoli dai restauratori per rivestire l'interno dei mobili.
Ci ricoprivo i libri al liceo e ora ci rivesto i quaderni. La sfida è stata quella di renderla contemporanea, selezionando fantasie meno comuni, lontane dai tipi monocromi più classici. Abbinata a cartoncini colorati in un twist di novità.
L'aver preso residenza sul lago di Como è stato lo spunto per una linea che parlasse di seta, acque lombarde e straordinarie fioriture delle ville che vi si affacciano. Selezionando carte che ne esaltassero le particolarità.
Dove possiamo trovare le tue creazioni?
In un momento dove la vendita di prodotto sembra debba necessariamente passare dall'online, ho deciso di lavorare quasi unicamente per i negozi. Quindi l'utente finale deve passare da lì.
I miei clienti, oltre alle cartolerie e librerie, sono bookshop, concept store e boutique, distribuiti principalmente dal Nord verso il Centro dell'Italia. Per raggiungerli partecipo a fiere BtoB dedicate allo spazio abitativo e di lavoro, nell'area dell'oggettistica regalo. Qui presento le mie collezioni e i negozianti possono scegliere gli articoli più adatti ai loro punti vendita.
Le parole non rendono la meraviglia del laboratorio, il suo calore e l’atmosfera intima. Ritagliarsi qualche ora del proprio tempo per entrare in contatto con una dimensione fatta di cura, amore e gusto potrà diventare un piccolo, intenso piacere da dedicare a sé e agli altri. Una creazione Susa Factory dice moltissimo su chi la dona e porta bellezza in chi ha la fortuna di riceverla.