All’insegna dell’unicità (letteralmente) è l’attività della bresciana di Carlo Destefani con le sue insegne artigianali dipinte a mano.
In un mondo come quello odierno dove caratterizzarsi è sempre più fondamentale e difficile, The Stephani ha trovato una soluzione tanto tradizionale quanto innovativa: la creazione di insegne dipinte a mano; l’idea è di Carlo Destefani che ha unito due passioni, la comunicazione e l’artigianato, creando prodotti unici che vengono apprezzati in tutta Italia.
Entrando nel suo laboratorio a Orzinuovi (BS) si sente il tipico odore della pittura fresca e dell’acquaragia, in sottofondo band metal degli anni ‘70, guardandosi intorno ci si trova immersi in pura arte: colori dappertutto, bozzetti, insegne già terminate e studi sulle lettere appesi al muro.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Partiamo dalle origini: raccontaci un po’ di te e di come nasce la tua attività.
Sono Carlo Destefani, lavoro come pittore di insegne da circa sei anni. Ho intrapreso questa strada seguendo la mia passione dopo anni di lavoro sia nel campo della comunicazione come grafico che come artigiano imbianchino. Dopo un corso di lettering con John Contino ho scoperto questa attività, che era principalmente praticata in America, poi ho fatto diversi corsi e ho aperto la mia azienda.
Hai fatto molta esperienza nella comunicazione, cosa hai trovato in questa attività che in quel campo non c’era?
Sicuramente la libertà di espressione, con le mani mi sembra di incanalare e sfruttare al massimo la mia creatività, inoltre questo tipo di lavoro pratico mi rende più sereno.
Rimanendo in tema praticità, che processo utilizzi durante la realizzazione dei tuoi progetti che sono vere e proprie opere d’arte?
Solitamente vengo contattato dai clienti, ricevendo una proposta visiva, cioè un’idea del progetto, inizio con la realizzazione della bozza a mano o a computer, secondo le esigenze; poi, attraverso la tecnica dello spolvero trasferisco il disegno sul supporto scelto dal cliente e infine dipingo e ultimo il lavoro. Tutto questo processo può durare qualche settimana o mesi, se mi viene lasciato il via libera creativo è ovviamente più veloce, se no è un po’ più lungo.
Tra tutti i tuoi progetti, ce n’è stato uno che ti è rimasto particolarmente nel cuore?
Sceglierne uno in particolare è un po’ difficile perché solitamente quando lavoro mi dedico completamente al progetto, per cui tutti assumono la stessa importanza.
Qual è la difficoltà più importante che hai riscontrato lavorando nel mondo del Made in Italy?
Sicuramente è difficile far capire al cliente il valore del prodotto finito che si rivela più facilmente una volta presentato il lavoro ultimato, valorizzato dalla lavorazione fatta a mano.
L’ultima domanda non può che essere: quali sono i tuoi progetti per il futuro?
In realtà non ne ho, vorrei solo continuare a lavorare in questo modo, con lo stesso numero di progetti mensili, cercando di migliorare ulteriormente e garantire sempre al cliente la massima qualità possibile.
Durante il nostro incontro capisco meglio cosa intenda Carlo quando dice “questo tipo di lavoro dona una forza espressiva inconfondibile alle aziende”: ogni pennellata è unica, distinguibile, chirurgicamente precisa e al contempo umanamente imperfetta. Rimango stupita dalla passione perché, se non è facile vincere la timidezza durante le interviste, una volta preso in mano il pennello, al proprietario di The Stephani si illuminano gli occhi e mentre dipinge sembra essere nel suo elemento naturale.
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