Percorrere le Langhe in auto fa bene al cuore, mentre gli occhi si riempiono di bellezza, lo spirito si rigenera.
L’aria è leggera, i colori sono delicati e inconfondibili e l’ambiente ricorda un quadro impressionista, dove i dettagli restano impressi, a lungo.
Sono andata a conoscere Luigi Vico, di Serralunga Casa mia, un’azienda giovane, ma con antiche origini.
Un luogo che unisce la passione per il vino all’eleganza di un bed&breakfast che si affaccia sui vigneti, per un’esperienza unica e indimenticabile.
È una mattina calda di fine estate quando arrivo a Serralunga d’Alba, ad accogliermi Luigi, un uomo educato, dal tono di voce pacato che mi invita a sedermi sul terrazzo della sua enoteca
dove iniziamo a parlare della sua passione, della sua conoscenza, delle sue radici, di Serralunga Casa Mia.
Sul tavolo una selezione di squisiti formaggi e, ovviamente, un calice di Nebbiolo.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Ciao Luigi, ci puoi raccontare le radici storiche di Serralunga Casa Mia e come la vostra tradizione vitivinicola si è evoluta nel tempo?
Ci troviamo a Serralunga Casa Mia, a Serralunga appunto, un piccolo paese delle Langhe, nonché uno degli undici comuni le cui zone sono vocate per la produzione di Barolo.
Questo scenario fantastico è un territorio antico e fondamentale, da sempre, per la coltivazione della vite.
La nostra azienda affonda le radici nel 1694, quando un nostro progenitore scelse Serralunga per stabilirsi, dando vita alla prima di ben undici generazioni di viticultori.
Dal 2016 ho deciso di dare il via ad un’interessante transizione, guidando l’azienda non solo alla coltivazione di uve ma anche alla vinificazione e, quindi, alla produzione dei vino.
Dal 2021, abbiamo quindi avviato una nuova attività conforme alla legge specifica che regolamenta l’enoturismo, e che ha l’obiettivo di proporre i nostri prodotti combinandoli alle eccellenze del territorio delle Langhe.
Parliamo quindi di nocciole, salumi, formaggi e tutti i prodotti che incarnano l’essenza di questa stupenda area geografica.
La passione che abbiamo per il nostro territorio ci porta a sviluppare una serie di prodotti che sono sempre strettamente connessi all’esperienza nelle Langhe, garantendo al turista delle vere e proprie esperienze, memorabili nel tempo.
Come valorizzate i vitigni delle Langhe, in particolare il Nebbiolo e gli altri vini che rappresentano il territorio?
La nostra azienda produce prevalentemente uva di Nebbiolo, un vitigno estremamente interessante e particolare condizionato molto dal terroir e dal microclima.
Osservando attentamente l’ambiente circostante è facile notare come questa zona sia ricca di anfiteatri naturali, una caratteristica unica che consente al vitigno di prosperare in modo perfetto.
Da questa preziosa coltivazione produciamo il Langhe Nebbiolo, ricavato da vitigni giovani, ed il Barolo, ottenuto invece da vigne più vecchie e prodotto in due versioni, sempre 100% Nebbiolo: il Serralunga ed il Prapò, che è un premier cru, termine con cui si identificano i vini di alta qualità prodotti in zone specifiche.
La nostra azienda coltiva anche uva a bacca bianca, Moscato, che ci permette di proporre Moscato dolce, secco e Vermout a base Moscato, appunto.
Le Langhe ospitano anche diversi vini della tradizione, come il Dolcetto e la Barbera, che sono ormai simbolo e parte della nostra cultura e del territorio, l’ Arneis e lo Chardonnai.
Descrivici i vostri metodi di vinificazione
Il Nebbiolo viene raccolto, pigiato e, successivamente, lasciato 27/28 giorni, a seconda delle annate, sulle bucce; dopodiché viene tirato e messo a decantare in acciaio e, infine, affinato in botte di Fontainebleau oppure di Slavonia, ovvero legni migliori per la maturazione del Barolo.
Il disciplinare richiede almeno 18 mesi in botte, il nostro vino vi trascorre 24 mesi!
Dopodiché, nell’estate precedente la commercializzazione, lo imbottigliamo affinché possa vedere un breve affinamento in bottiglia prima di essere messo in vendita.
Per il Langhe Nebbiolo invece è prevista una gestione più semplice: viene infatti lasciato in botte dai 9 ai 12 mesi a seconda delle annate, così come il Barbera per cui sono previsti circa 6 mesi,
Infine, il Dolcetto viene lasciato riposare in botti di cemento.
I bianchi vedono un’altra procedura: vengono raccolti in cassetta e posti in cella frigorifera un paio di giorni, per favorirne la crescita dei profumi.
Le uve vengono in seguito pigiate e, in primavera, prima della malolattica (processo che trasforma l'acido malico in acido lattico, ammorbidendo il vino), vengono imbottigliate.
Il moscato richiede un ulteriore procedimento: la fermentazione del Moscato dolce viene bloccata affinché non superi i 5° gradi alcolici, mentre il secco viene lasciato in fermentazione fino al termine della trasformazione dello zucchero in alcol, per poi essere messo per qualche mese in botte piccola, prima di essere imbottigliato.
Puoi raccontarci l'importanza delle collaborazioni con gli artigiani e i produttori del territorio?
La nostra realtà basa il proprio operato su una vera sinergia con artigiani e produttori del territorio.
Ecco perché cerchiamo sempre collaborazioni che garantiscano una vera esperienza di gusto al nostro cliente.
Ad esempio i nostri fornitori di formaggio non destagionalizzano, una scelta che consente di avere un latte diverso che rifletta la naturalità della vita di capre e pecore. Una scelta che si esprime al meglio nella qualità del prodotto.
Queste collaborazioni hanno l’obiettivo di valorizzare il nostro vino abbinandolo a prodotti che rappresentino l’eccellenza del territorio, ma anche di settore.
La collaborazione di eccellenza che riflette questo concetto è quella che vede come protagoniste le Pesche di Monate, in particolare con l’Azienda le Selve.
Una fusione che valorizza questo frutto, fondamentale quando la fillossera ha sterminato i vitigni, garantendo comunque una preziosa fonte di sostentamento.
Con le Selve siamo riusciti a ritrovare il fascino e il gusto del connubio pesche e vino.
Cosa rende l'esperienza offerta da Serralunga Casa Mia unica e legata alla tradizione delle Langhe?
Serralunga Casa Mia non è solo il nome della nostra azienda, ma identifica esattamente il luogo dove essa sorge: la mia casa.
Parallelamente all’attività enologica abbiamo creato un B&B, proponendo agli ospiti due camere che completamente ristrutturate, che riportano arredi originali al loro antico splendore.
Rappresentano non solo una scelta di stile ma anche un omaggio a chi ha dato vita ad una passiona che ancora dura nel tempo, i nostri progenitori.
Al loro interno le camere sono dotate di cantinetta fornita con i nostri migliori vini, all’esterno, a disposizione degli ospiti, una stupenda vasca idromassaggio personale ed un comodo salottino che affaccia sui nostri vitigni, per offrire il massimo del comfort e un’esperienza sensoriale completa.
Perché chi viene a Serralunga Casa Mia, deve vivere un’esperienza, farsi trascinare dall’atmosfera delle Langhe, e rigenerare corpo e mente, in un ambiente che evochi ricordi, emozioni, profumi e sapori autentici.
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