La rivincita della pesca di Volpedo: azienda agricola La Montemarzina

Articolo di Silvia Lago

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A Montemarzino, in provincia di Torino, immersa nei colli e nei vigneti si trova una piccola azienda agricola a conduzione famigliare, nota per la sua produzione di conserve e succhi a base di frutta della zona. 

In particolare, l’azienda agricola Montemarzina utilizza la famosa pesca di Volpedo, rinomata per la sua dolcezza e il suo profumo dovuti alla maturazione nelle valli incontaminate delle zone del Curone, Grue e Ossona. 

La frutta utilizzata dall’azienda viene coltivata sulle colline adiacenti e viene trasformata in confetture o sciroppate, mantenendo un forte legame con la tradizione. 

Abbiamo avuto l’occasione di parlare direttamente con Marco Ravazzano, il titolare dell’azienda, che ci ha raccontato la sua storia e le particolarità della Montemarzina.


Buongiorno Marco, raccontaci la storia della tua azienda agricola.

La Montemarzina è un’azienda piccola, a conduzione famigliare, e sicuramente qui non manca mai il divertimento, la passione, e tante volte anche la fatica, ma lavorando tutti insieme ce la possiamo fare. La nostra azienda è nata più di cinquant’anni fa, grazie al mio bisnonno, con cui ho avuto la fortuna di crescere. 


Ha sempre avuto i frutteti sulle colline qua a Montemarzino, sui colli tortonesi. Man mano poi la passione per la terra e per i suoi frutti è stata tramandata a mia nonna, e poi a mio zio, che ha voluto cambiare la sua vita dedicandosi alla sua passione. Così facendo ha cambiato le sorti dell’azienda e della famiglia. Quindi ad oggi ci ritroviamo con una bellissima coltivazione che si aggira intorno ai quindici ettari di frutteti e la “principessa” su tutti nella nostra zona è la pesca di Volpedo. 

Giornale con la Pesca di Volpedo

Qual è la storia del vostro territorio?

Il nostro territorio ha una storia fantastica a livello di frutta. La frutticoltura è sempre stata un aspetto importante delle nostre colline e del nostro territorio in generale, tanto quanto il vino. Quindi oggi siamo fieri di portare avanti la tradizione della frutta! Ovviamente la frutta è molto varia, dalle pesche che sono il frutto più diffuso, alle albicocche, le prugne e le susine. Il nostro è un territorio davvero molto votato alla frutticoltura. 


A quanto pare tutto è partito con la famosa pesca di Volpedo…

Ovviamente tutto parte nei tempi antichi dalla pesca. La pesca di Volpedo è deliziosa, grazie a tre aspetti principali che la rendono unica. Prima di tutto, il terreno: parliamo sempre di terreni sabbiosi medio argillosi, dove la radice della pianta può svilupparsi e dare del suo meglio. In secondo luogo, è fondamentale il metodo di coltivazione. Qui abbiamo un’agricoltura molto attenta alla terra, con un diserbo meccanico, per non andare a intaccare quelle che sono le proprietà della frutta. 


Infine c’è l’aspetto più “divertente”, che è la raccolta. Questa raccolta tanti la definiscono “d’onda” e, in pratica, noi sulla singola pianta raccogliamo sempre dalle tre alle cinque volte. Lo facciamo perché ogni frutto sulla stessa pianta ha i propri tempi di maturazione e dobbiamo rispettarlo. Quindi, sulle singole piante, il primo giorno raccogliamo i frutti più maturi, poi aspettiamo alcuni giorni, quando ne sono maturati altri raccogliamo di nuovo e così via. 


Bisogna dare il tempo necessario alla terra, alle piante e al frutto. Possiamo dire che la parola chiave nell’agricoltura è sempre il “tempo”. È necessario saper aspettare, anche se in alcune occasioni invece si corre. Il tempo è sempre un ingrediente chiave. 

La frutta sciroppata dell'azienda agricola Montemarzina


Quali sono i vostri prodotti di punta?

Nella nostra vetrina dei prodotti abbiamo sicuramente la frutta sciroppata, conservata in barattoli di vetro, tra cui la nostra pesca di Volpedo. Noi siamo partiti dalla tradizione, quindi dalla ricetta della nonna. Abbiamo dovuto imparare, l’abbiamo seguita nel procedimento ed ecco dove siamo arrivati. Utilizziamo tre ingredienti per lo sciroppo: acqua, un po’ di zucchero e un po’ di succo di limone. 


La frutta viene tagliata a mano, inserita nel vasetto e poi riceve lo sciroppo molto caldo. Dopo un po’ di tempo poi questi si uniscono. Rispetto alle sciroppate più note, la differenza è una: è la frutta a dare gusto allo sciroppo, non il contrario! 

Tutti i frutti hanno un colore specifico e con una lavorazione essenziale riusciamo a mantenere quello che è il loro sapore vero e autentico.

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