Bankitalia: l’economia in Sicilia cresce anche grazie al turismo

Articolo di Vassily Sortino

Segnali di ripresa nell'economia siciliana.  

Secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia sull’economia della Sicilia, l’Isola registra nel 2024 una crescita del PIL pari al più 1,3 per cento – quasi il doppio della media nazionale – e un incremento dell’occupazione del 4,6 per cento. Dati positivi, che tuttavia si inseriscono in un contesto ancora segnato da fragilità e profonde disuguaglianze territoriali.

Per quanto riguarda il turismo, le presenze turistiche sono cresciute del 5,1 per cento (dell’11,3 nel 2023), più che nella media nazionale. L’incremento dei pernottamenti è stato trainato dagli stranieri, che hanno rappresentato oltre la metà del totale, e si è accompagnato a una crescita sostenuta della spesa dei turisti internazionali. L’aumento delle presenze si è concentrato soprattutto nelle province di Palermo, Messina e Trapani.

Per quel che riguarda il traffico di passeggeri negli aeroporti dell’Isola è cresciuto del 10,3 per cento, un valore superiore al Mezzogiorno e sostanzialmente in linea con la media nazionale; l’incremento è stato nettamente maggiore per i voli internazionali. Nei porti siciliani, il traffico di passeggeri ha rallentato, crescendo del 2,4 per cento mentre l’incremento è stato quasi triplo per quello crocieristico.

«Il turismo è tornato a essere il motore economico della Sicilia»,  dice Rosa Di Stefano, presidente di Federalberghi Palermo analizzando il report. «Stando al report di Bankitalia, l’incremento dei pernottamenti è stato trainato dagli stranieri - dice Di Stefano - e si è accompagnato a una crescita sostenuta della spesa dei turisti internazionali. L’aumento delle presenze turistiche si è concentrato soprattutto nelle province di Palermo, Messina e Trapani. 

Ad aiutare il turismo è la crescita del 10,3 per cento del traffico passeggeri negli aeroporti dell’Isola, che è stato nettamente maggiore per i voli internazionali. Da non sottovalutare - conclude la presidente di Federalberghi Palermo - è anche l’incremento quasi triplo del settore crocieristico».

Ma tra le righe dello stesso report di Bankitalia si legge che la ripresa non è omogenea, né pienamente consolidata. Il rischio, come spesso accaduto in passato, è che la Sicilia resti appesa a una crescita congiunturale senza trasformarla in sviluppo strutturale.

Il presidente della Regione Renato Schifani ha commentato i risultati parlando di una ripresa “concreta e solida”, trainata principalmente dai settori del turismo, dei servizi e dell’edilizia. Migliorano anche le entrate tributarie regionali (più 14,9 per cento) e il numero di occupati in professioni a maggiore specializzazione. 

Secondo Schifani, “la Sicilia è sulla strada giusta”, ma la stessa relazione di Bankitalia evidenzia la persistenza di criticità strutturali: in particolare nel comparto agricolo, colpito dalla siccità, e nell’occupazione giovanile, che continua a restare molto più bassa rispetto alla media nazionale.

A sostenere la lettura del governo regionale anche gli assessori Edy Tamajo (Attività produttive) e Alessandro Dagnino (Economia). Il primo ha definito i dati “incoraggianti”, attribuendoli al lavoro “silenzioso e concreto” dell’amministrazione. Il secondo ha messo l’accento sulla crescita delle entrate e sul miglioramento dei saldi di finanza pubblica, sottolineando però la necessità di politiche stabili in un contesto internazionale instabile.

Il governo regionale ha annunciato misure per rafforzare il tessuto imprenditoriale e sostenere le start-up, oltre a un piano per fronteggiare la crisi idrica e ridare slancio all’agricoltura.

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Bankitalia: l’economia in Sicilia cresce anche grazie al turismo
Vassily Sortino 3 luglio 2025
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Articolo di Vassily Sortino