Made in Italy ed Expo di Osaka: oltre 500 eventi nel mondo e tante novità

Articolo di Hermes Carbone


Il 15 aprile scorso si è celebrata la seconda edizione della Giornata Nazionale del Made in Italy, una ricorrenza istituzionale voluta dal governo Meloni con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il patrimonio produttivo, culturale e creativo che definisce l’identità dell’Italia nel mondo. 

Oltre 500 gli eventi organizzati in Italia e all’estero, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. Un segnale evidente della crescente attenzione internazionale verso il brand Italia. Tra gli appuntamenti più significativi, quelli di New York, Tokyo, Buenos Aires, Parigi e Dubai. 

Al Consolato Generale italiano nella Grande Mela è stata ospitata una mostra dedicata al design italiano contemporaneo. Nella capitale giapponese il focus si è incentrato sui settori della robotica e automazione, con il contributo dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Ma non è l’unica importante novità proveniente dal Giappone: ne parleremo tra poco.

A Buenos Aires, degustazioni e workshop enogastronomici hanno messo in scena la tradizione delle eccellenze alimentari; a Parigi, l’Agenzia ICE ha promosso una serie di incontri B2B per rafforzare la presenza delle PMI italiane nel settore moda. A Dubai, protagonisti i settori della meccanica e dell’innovazione industriale.

Centinaia gli eventi che anche in Italia hanno coinvolto scuole, musei, aziende e istituzioni, con il sostegno di realtà come il Comitato Leonardo, l’Associazione Marchi Storici, la Fondazione Cavalieri del Lavoro, la Lega Serie A e numerosi ministeri.

Il Made in Italy che raccontiamo su ItalianBees continua a rappresentare un baluardo di qualità, creatività e cultura. Non è solo un’etichetta: è una firma riconosciuta in tutto il mondo. 

È l’eredità di secoli di maestria artigiana, la forza di un sistema produttivo che unisce tradizione e innovazione. 

È un racconto che parte dalle botteghe rinascimentali e arriva agli algoritmi dell’intelligenza artificiale applicata al design.

Celebrare il Made in Italy non significa soltanto presentare un elogio del passato, ma osservare con lucidità i suoi nuovi volti, le sfide, le opportunità. 

Significa capire perché, nonostante le crisi globali e i cambiamenti dei consumi, l’Italia riesca ancora a ispirare fiducia, desiderio e ammirazione. In questo approfondimento, raccontiamo perché il Made in Italy è, oggi più che mai, un bene culturale ed economico da difendere, innovare e promuovere.

                    Oltre 700 artigiani ci hanno giò scelti per raccontare la loro storia.

Diventa anche tu un artigiano ItalianBees

Expo di Osaka e le novità di maggio

Il Made in Italy è un ecosistema in continua evoluzione, che spazia dall’artigianato alla manifattura 4.0. A maggio è attesa la presentazione del nuovo Piano Moda, mentre all’Expo di Osaka l’Italia sarà protagonista con una mostra sui brevetti e un ricco programma di promozione industriale e attrazione degli investimenti.

La presenza italiana all'Expo di Osaka 2025 si caratterizza per un padiglione nel quale arte, architettura, cultura e innovazione tecnologica si fondono. 

Con un forte richiamo alla tradizione rinascimentale e un impegno verso la sostenibilità e la società futura possibile grazie alla partecipazione attiva delle università italiane.

Nell'ampio spazio dedicato a Regioni e territori si alterneranno racconti di bellezza, tradizioni, scienza e tecnologia che rendono l’Italia unica al mondo. Con le Regioni e i territori che saranno protagonisti di un racconto corale, in un perfetto equilibrio tra tradizione e futuro.

Ad aprire lo scenario lo scorso 13 aprile la città di Venezia, tra le mete italiane preferite dai turisti stranieri. Poi spazio a Calabria, Friuli Venezia Giulia, Veneto e altre Regioni italiane fino al 13 ottobre, data di chiusura dell’Expo. Non è dunque un caso se proprio ItalianBees ha scelto di avviare le proprie attività all’estero partendo dal Giappone.

Per questo lo scorso 24 marzo è stato presente nella nostra sede di Legnano Mitsuhiro Imano, delegato di ItalianBees in Giappone. Tra gli argomenti discussi anche l’Expo Osaka 2025, la presenza degli artigiani ItalianBees nelle 570 camere di commercio nipponiche e la diffusione del nostro Magazine "Sarà perché ti amo" anche in Giappone.


                   

Esporta i tuoi prodotti in Giappone con ItalianBees

Made in Italy, oltre l’indicazione geografica

Il “Made in Italy” è nato come un’indicazione di provenienza, ma ha assunto un’identità simbolica, quasi mitologica. Oggi è sinonimo di eccellenza, buon gusto e affidabilità. Dietro quella semplice dicitura, si cela un intero universo di valori: autenticità, saper fare, stile di vita. È l’unione di creatività e rigore, di emozione e tecnica.

Secondo i dati ICE, nel 2024 le esportazioni italiane hanno superato i 650 miliardi di euro, con una crescita significativa nei settori ad alto contenuto culturale e artigianale. L’Italia è il secondo paese manifatturiero in Europa, dopo la Germania, e il primo in molti settori a valore aggiunto per unità di prodotto.

Questo successo non è frutto del caso, ma di un ecosistema produttivo unico, radicato nei territori e alimentato da piccole e medie imprese, distretti industriali, cooperative agricole, startup innovative. Il concetto di Made in Italy è quindi un marchio di identità collettiva, che vive nell’equilibrio tra radici profonde e visione globale.

Le cinque anime dell’eccellenza italiana

Il Made in Italy del 2025 può essere descritto come una formula a cinque elementi. Il design italiano continua a essere una delle espressioni più riconoscibili e apprezzate a livello internazionale. 

Che si tratti di moda, arredamento, packaging o automotive, il tratto distintivo è sempre lo stesso: eleganza, funzionalità, personalità. Brand storici come Alessi o Artemide dialogano oggi con giovani studi che sperimentano nuovi materiali, algoritmi generativi e sostenibilità estetica.

Ogni prodotto Made in Italy racconta il lavoro di mani esperte, il rispetto per il dettaglio, la lentezza come valore. Questo sapere antico si trasmette di generazione in generazione, nelle botteghe come nelle aziende. Non nostalgia, ma innovazione che trae linfa vitale dalla tradizione.

Dal marmo di Carrara al cashmere del Biellese, dai vini del Chianti ai pellami toscani, la qualità delle materie prime rimane una scelta culturale, oltre che economica. È un criterio imprescindibile per aziende che vogliono posizionarsi nel segmento premium e mantenere alta la reputazione del Made in Italy.

L’eccellenza italiana non rinuncia alla modernità. Le imprese più competitive investono in digitalizzazione, stampa 3D, blockchain per la tracciabilità, intelligenza artificiale. 

In molti distretti manifatturieri, la tradizione dialoga con il futuro in modo virtuoso.

Il Made in Italy è anche narrazione, estetica, emozione. Ogni prodotto porta con sé un legame con il territorio, con uno stile di vita, con una storia. Questo valore immateriale è spesso ciò che rende un oggetto italiano desiderabile all’estero, al di là della sua funzione.

I settori trainanti del Made in Italy nel 2025

Nel 2025, il Made in Italy si manifesta in numerosi settori, alcuni consolidati, altri emergenti. Ognuno contribuisce all’immagine e alla forza dell’Italia nel mondo.


Moda e Lusso

Il comparto moda continua a essere uno dei più importanti in termini di export e di occupazione. Brand come Gucci, Prada, Valentino e Cucinelli guidano un ecosistema fatto di fornitori, sartorie, laboratori e scuole professionali. La sostenibilità è oggi un asset strategico: materiali rigenerati, filiere trasparenti, economia circolare sono ormai la norma nei brand di fascia alta.

Agroalimentare e vino

Pasta, olio extravergine, formaggi, salumi, vino: il cibo italiano è il nostro ambasciatore più efficace. Le esportazioni nel 2024 hanno superato i 60 miliardi di euro, grazie a una domanda globale in crescita per i prodotti DOP, IGP e biologici. La narrazione del territorio, la tracciabilità, il valore nutrizionale sono oggi fattori chiave.

Design e arredamento

Dagli interni di lusso all’arredo urbano, il design italiano continua a essere un punto di riferimento mondiale. Le aziende investono in materiali sostenibili, processi innovativi e contaminazioni con il digitale. Milano rimane la capitale mondiale del design, con il Salone del Mobile che ogni anno attira decine di migliaia di operatori da tutto il mondo.

Automotive e mobilità sostenibile

L’Italia è sinonimo di auto d’eccellenza. Ferrari, Maserati, Lamborghini sono nomi che evocano prestazioni, lusso e design. Ma il settore guarda anche al futuro: auto ibride, elettriche, micromobilità urbana. Piaggio, Italdesign e Pininfarina investono nella mobilità sostenibile e intelligente.

Tecnologia e digitale

Le nuove frontiere del Made in Italy passano anche dal digitale. Start-up, PMI innovative e poli universitari sono impegnati nello sviluppo di AI, robotica, biomedicale, cybersecurity. Il valore dell’innovazione italiana cresce nei settori della manifattura 4.0, della salute e della sostenibilità ambientale.

Sfide e opportunità del futuro

Contraffazione, digitalizzazione, sostenibilità e mancato ricambio generazionale sono solo alcune delle sfide che le aziende che esportano il Made in Italy nel mondo sono costrette ad affrontare. Secondo il rapporto CNALCIS sulla contraffazione, i settori maggiormente colpiti includono abbigliamento (43,2%), accessori per abbigliamento (23%) e calzature (10,5%), settori chiave della manifattura italiana. 

Dall’introduzione della nuova legge sulla tutela del Made in Italy, anche l'agroalimentare ha subito circa 300 interventi del MASAF-ICQRF e 35 dei Carabinieri per la tutela dei prodotti DOP e IGP. E la Cina rimane il principale paese di origine delle merci contraffatte sequestrate, seguita da Turchia, Marocco e Pakistan.

Ma quello della contraffazione non è però l’unico problema. Molte imprese artigiane, numeri alla mano, continuano a cessare la propria attività per mancanza di ricambio generazionale. Investire in formazione, ITS e storytelling – tra gli obiettivi proprio di ItalianBees - è cruciale per non disperdere un patrimonio di storie e competenze.

Tema che si innesta con la digitalizzazione e un presente sempre più online. E-commerce, social commerce, realtà aumentata sono strumenti che le imprese devono saper usare con intelligenza. 

Chi non si adatta al cambiamento, ne viene travolto. Non di secondo piano anche gli aspetti legati alla sostenibilità: i mercati più avanzati premiano le imprese che riducono l’impatto ambientale. E qui l’Italia ha ancora parecchi step da recuperare in ottica best practice.

Made in Italy nel mondo: ambasciatori, community, emozioni

Il successo internazionale del Made in Italy si deve anche ai suoi ambasciatori: chef, stilisti, imprenditori, artisti, ma anche semplici emigrati che portano un pezzetto d’Italia nel mondo. La comunità italiana all’estero è una risorsa strategica: promuove, educa, protegge il valore dell’autenticità.

I social network, i blog, le piattaforme di recensione sono oggi parte integrante della reputazione del Made in Italy. Storytelling, branding, coinvolgimento sono leve cruciali per costruire una relazione emotiva con i clienti. Anche questo è uno degli obiettivi che Italian Bees continua a perseguire in Italia nel mondo.

                    Oltre 700 artigiani ci hanno giò scelti per raccontare la loro storia.

Diventa anche tu un artigiano ItalianBees

Condividi l'articolo e seguici sui nostri social!


Made in Italy ed Expo di Osaka: oltre 500 eventi nel mondo e tante novità
Hermes Carbone 23 aprile 2025
Condividi articolo
Etichette
Archivio
ItalianBees incontra Serena Di Stazio, Presidente del Movimento Impresa Donna Confartigianato Napoli
Articolo di Marianna Somma