Dire Pasticceria a Napoli equivale a dire Scaturchio. La storia che vogliamo raccontarvi oggi ha inizio alla fine dell’Ottocento non nella città di Pulcinella bensì in Calabria, più precisamente a Dasà, un piccolo paesino in provincia di Vibo Valentia. Due fratelli pasticceri, Pasquale e Francesco, decidono di lasciare la loro terra natia e di trasferirsi a Napoli in cerca di fortuna e di nuove opportunità.
A quell’epoca, infatti, l’arte dolciaria non è più reclusa tra le mura dei conventi, ma le strade di Napoli già pullulano di caffè e pasticcerie e i dolci “tentano” i gentiluomini e le sciantose.
Nel 1903 il calabrese Pasquale Scaturchio apre la sua pasticceria a via Portamedina 24 nel cuore di Napoli, più precisamente nella zona della Pignasecca.
Oggi in questa storica bottega troviamo il suo erede diretto, il maestro pasticcere Armando Scaturchio che, con calore ed entusiasmo, ci accoglie per raccontarci la storia della sua famiglia e i segreti della sua arte dolciaria. Tra il profumo irresistibile di babà, pastiere e pasta di mandorla Armando da buon napoletano ci offre un bel caffè espresso e inizia un appassionato e suggestivo racconto carico di pathos e dettagli.
Ciao Armando, raccontaci la storia della tua storica Pasticceria nel cuore di Napoli.
Sono Armando Scaturchio e rappresento la quarta generazione della famiglia Scaturchio. Io curo personalmente la mia azienda, “metto le mani in pasta” ogni giorno. Mi piace definirmi il primo operaio della mia azienda, non l’imprenditore. Amo i sapori antichi e la produzione artigianale, ma soprattutto amo regalare emozioni ai miei clienti.
Noi Scaturchio abbiamo origini calabresi. La storia della mia azienda inizia nel lontano 1903 quando Pasquale Scaturchio fonda una pasticceria in via Portamedina 24, la stessa bottega che oggi gestisco io come discendente diretto.
Che tipologia di dolci realizzate? Si tratta solo di dolci della tradizione napoletana?

Io continuo la tradizione artigianale napoletana dei dolci. Di conseguenza nella mia pasticceria troverete tutti i dolci tipici della tradizione partenopea: dal babà alla pastiera, dalla sfogliatella alla Santa Rosa. In occasione delle festività realizziamo i dolci simbolo: la colomba e la pastiera per le feste pasquali e il Panettone, i mostaccioli, i susamielli, gli struffoli e tanto altro per le feste natalizie.
Una curiosità: sapete perché la mia Pastiera ha “la lacrima”? Non solo perché si piange di gusto e goduria al momento dell’assaggio, ma anche perché su ogni fettina metto una lacrima ovvero una goccia di liquore Strega.
Ci sono due specialità che potete gustare solo da noi: il Presidenziale e la Tupella. Scopriamole insieme.
La famiglia Scaturchio da oltre un secondo detiene la ricetta del Presidenziale. Che cos’è e qual è la sua storia?
Il Presidenziale è un goloso e irresistibile cioccolatino gigante a forma di medaglione il cui cuore è ripieno di liquore all’arancia, Cointreau e Kirsch. Questa chicca della Pasticceria Armando Scaturchio viene fatta con crema di ricotta di bufala al rum e al cioccolato.
Questo cioccolatino gigante è la testimonianza di come una storia d’amore possa essere la più grande fonte di ispirazione dolciaria. Fu inventato infatti da Francesco Scaturchio per conquistare il cuore di una avvenente ballerina che era considerata la donna più bella di Napoli.
Da oltre un secolo la ricetta di questo dolce pegno d’amore chiamato Presidenziale è sempre la stessa, ma ancora oggi resta un segreto gelosamente custodito dalla famiglia Scaturchio.
La Tupella: il connubio perfetto tra il babà e la sfogliatella.

Dal matrimonio tra babà e sfogliatella nasce la Tupella di Armando Scaturchio. Fuori è una sfogliatella croccante, dentro un morbido e goloso babà.
La cialda vuota della sfogliatella viene rivestita all’interno dal cioccolato fondente per creare uno strato impermeabile e poi viene farcita per metà con crema di ricotta aromatizzata alla cannella e per l’altra metà da un piccolo babà. Dopodiché la cialda viene capovolta e sigillata da uno strato di cioccolato fondente che funge da base del dolce.
Il nome l’ho inventato io perché la forma di questo dolce (nato per errore) mi ricordava lo chignon (in dialetto napoletano “tuppo”) che mia figlia Ornella si faceva da bambina per le lezioni di danza classica.
La Tupella è un dolce peccato di gola a cui è impossibile resistere perché racchiude in sé due specialità della pasticceria napoletana: la sfogliatella e il babà. Non dimenticate che questo dolce (nato per errore) è un’esclusiva della nostra Pasticceria Armando Scaturchio e non è possibile trovarlo da nessun’altra parte.
Uno sguardo al futuro della Pasticceria Armando Scaturchio.
Oggi siamo alla quarta generazione della famiglia Scaturchio. A luglio di quest’anno inizierò i lavori di restyling non solo del marchio, ma anche della pasticceria. Vi annuncio che metteremo un “punto graffa” e un “punto babà”. Si può fare una graffa con il babà? Lo scoprirete presto! Farò gustare per la prima volta in assoluto a Napoli il “babà caldo” super profumato, goloso e irresistibile.
Sono orgoglioso di dire che anche mia figlia Ornella Scaturchio ha continuato la tradizione di famiglia, ma si è specializzata nel ramo della gelateria ed ha aperto alla fine del 2023 Corno Gelato, la prima gelateria scaramantica d’Italia, la cui sede è proprio accanto alla nostra Pasticceria in via Portamedina. Vi invito a gustare il suo gelato artigianale.
Siamo sicuri che dopo aver scoperto la storia della Pasticceria Armando Scaturchio non potrete fare a meno di fare una tappa golosa in questa famosa bottega storica nel cuore di Napoli a via Portamedina 24.
Che sia per sorseggiare un caffè o gustare un mignon o il celebre Presidenziale, questa pasticceria storica napoletana merita assolutamente una visita. Perché certe emozioni si gustano, non si possono spiegare a parole.