Alla scoperta dell’Asprinio e dalla “vite maritata al pioppo” con la famiglia Numeroso de “I Borboni”

Articolo di Marianna Somma

Oggi vogliamo raccontarvi la storia di una cantina “I Borboni”e di una famiglia, quella dei Numeroso, che da oltre un secolo nell'Agro Aversano si dedica alla produzione vinicola con passione e dedizione. 

Siamo a Lusciano, un piccolo paesino in provincia di Caserta. A guidarci in questo affascinante viaggio alla scoperta dell’Asprinio è stato Nicola Numeroso che insieme allo zio Carlo oggi si occupa dell’azienda di famiglia. Con grande spirito di accoglienza, Nicola ci ha offerto un bel caffè espresso prima di immergersi nel racconto dettagliato della storia della sua azienda a conduzione familiare. Dopo aver presentato i vini e proposto una degustazione, ci ha infine guidato in un emozionante tour alla scoperta delle viti maritate e delle grotte di tufo scavate dai suoi avi nella dimora padronale. 

Ciao Nicola, raccontaci la storia della cantina “I Borboni”

“Amo questo Asprinio figlio della terra e suo fratello Coda di Volpe o l'Aglianico padre di tutti i demoniaci rossi che tumultuano nelle grotte di tufo sprofondate ai confini della fatica degli uomini della mia famiglia, dove riposa tutto il passato e fermenta e ci esalta il futuro. Ho scelto per le cantine la casa dove sono nato, dove ho imparato a conoscere, a vivere e infine selezionare il gruppo dei migliori”. 

Sono Nicola Numeroso, uno dei titolari della cantina “I Borboni” e insieme a mio zio Carlo Numeroso gestisco l’azienda di famiglia. Ci troviamo a Lusciano, un piccolo paesino dell’Agro Aversano nei pressi di Aversa e siamo specializzati nella produzione di Asprinio. 

Per capire la storia della nostra cantina dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino all’VIII secolo a.C., ovvero all’epoca in cui i Greci portarono il vitigno in Campania. I colonizzatori greci piantarono diverse piante di vite a bacca bianca in varie zone dell’agro aversano. Con il passare del tempo si affermarono così due vitigni di spicco nel panorama enologico campano: il Greco e l’Asprinio. Nel V sec. a.C. in Campania giunsero gli Etruschi che conquistarono i territori dei greci. Abili nella coltivazione verticale, decisero di applicare all’Asprinio un sistema che oggi noi chiamano “alberata aversana” per massimizzare la resa e risparmiare lo spazio superficiale. 

La storia della nostra famiglia inizia solo molti secoli dopo, quando l’Asprinio era già enormemente diffuso nel nostro territorio e oltre 6000 ettari di terreno era destinati alla sua coltivazione. Nel lontano ‘700 la famiglia Numeroso coltivava viti di Asprinio e aveva 20 ettari di terreni vitati con la leggendaria “vite maritata al pioppo”. 

La mia famiglia è stata fondamentale nell’evitare l’estinzione dell’Asprinio. Quando negli anni ‘70 del secolo scorso, a causa di una profonda crisi economica e sociale, gli acquirenti di uve di Asprinio scomparvero, mio nonno Nicola Numeroso e suo fratello Raffaele avviarono le prime sperimentazioni della spumantizzazione dell’Asprinio. 

Nel 1982 fu registrato il marchio “I Borboni” (fu scelto questo nome come omaggio al glorioso popolo che aveva dato al popolo meridionale un periodo d’oro). Nel 1993 ci fu il riconoscimento della DOC Asprinio di Aversa. Nel 1996 mio padre Carlo e suo cugino Carlo, figli dei fratelli Nicola e Raffaele, iniziarono i lavori di ristrutturazione della casa di famiglia risalente alla seconda metà del 1500 ed edificata su un’antica grotta di tufo. Recuperarono la tradizionale vinificazione dell’Asprinio nelle grotte di tufo scavate a 15 metri di profondità.


Oltre 700 artigiani hanno già scelto ItalianBees per raccontare la loro storia. 

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La Famiglia Numeroso, cuore dell’azienda

Nicola Numeroso I Borboni

Oggi io e mio zio Carlo Numeroso portiamo avanti con passione, orgoglio ed estrema dedizione la tradizione dell’Asprinio. In seguito alla prematura scomparsa di mio padre, Carlo Numeroso, sono subentrato io nella gestione dell’azienda di famiglia. Insieme a mio zio tuteliamo le tradizioni, ma abbiamo sempre uno sguardo proiettato al futuro. 

Breve presentazione dei vini della cantina

Vite Maritata I Borboni

Nell’ampio panorama dei vini prodotti dalla nostra cantina “I Borboni”, oggi voglio presentarvi due bottiglie in particolare: lo Spumante Brut e la Vite Maritata. Commercializzato per la prima volta nel 1982, lo Spumante Brut è un vino dal colore giallo paglierino intenso, caratterizzato da un finissimo perlage frutto del metodo martinotti. Al naso mostra fragranze fruttate, floreali e agrumate, mentre al palato è secco, deciso ed equilibrato. Si sposa bene con pietanze di mare, crostacei crudi e fritture. 

Vite Maritata invece è un Asprinio di Aversa DOP dal profumo gradevole con sentori di agrumi e melone giallo. Al palato si presenta fresco, persistente e con una grande concentrazione di sali minerali. L’abbinamento ideale di questo vino è con la mozzarella di bufala. 

Degustazioni e tour guidato tra vigna e cantina

La nostra cantina apre le porte agli appassionati del settore enogastronomico per guidarli alla scoperta dell’Asprinio, vitigno millenario dell’Agro Aversano. 

Offriamo un’esperienza unica e indimenticabile, un tour che parte dalle vigne maritate fino ad arrivare alle grotte di tufo scavate a mano nell’antica dimora padronale. 

Per finire si conclude la visita con la degustazione di due, tre o quattro vini accompagnati da rispettive portate. Per info e prenotazioni basta consultare il nostro sito e compilare l’apposito form. 

Uno sguardo al futuro della Cantina “I Borboni”

La nostra azienda mira in primis a ricostruire l’appezzamento originario della famiglia Numeroso. Due anni e mezzo fa abbiamo acquisito metà dell’ultima parte che ancora non è tornata in nostro possesso. Immaginate una famiglia storica come la nostra che all’aumentare del numero di eredi frammenta sempre più le proprietà.

In secondo luogo il nostro desiderio futuro è quello di recuperare l’antica masseria di famiglia per trasformarla in una struttura di ospitalità e consentire ai nostri ospiti di poter “dormire tra le vigne”. Affianco alla masseria c’è anche una piccola chiesa consacrata di famiglia che puntiamo a ristrutturare magari per organizzare in futuro anche matrimoni e celebrazioni religiose. Sogniamo in grande! 

Dopo aver raccontato con passione questa bella storia di vino e tradizione made in Caserta, non ci resta che salutarvi e invitarvi a visitare Lusciano per partecipare a un tour guidato tra le vigne dell’Agro Aversano e degustare i vini della Cantina “I Borboni”. Da non perdere anche la visita alle grotte di tufo scavate a mano a 15 metri di profondità sotto le dimore padronali della famiglia Numeroso. 

E se non potete organizzare una visita in Campania, potete sempre degustare a casa vostra l’Asprinio di Aversa acquistandolo direttamente sul sito ufficiale della cantina. In un calice di Asprinio è racchiusa una grande pagina di storia della viticoltura italiana. Le alberate aversane, e con esse l’Asprinio, sono un “patrimonio” per l’umanità. 

Non vi resta che lasciarvi conquistare da questo vino millenario e dalle bellezze della terra campana. 

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Alla scoperta dell’Asprinio e dalla “vite maritata al pioppo” con la famiglia Numeroso de “I Borboni”
Marianna Somma 27 giugno 2025
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