Antico Frantoio Vallone

Articolo di Vassily Sortino

Non solo un frantoio da dove le olive spremute diventano olio, ma un simbolo di una comunità che in questo posto trova un riferimento storico e culturale del paese. C’è tanta storia dietro l’Antico Frantoio Vallone, azienda nel territorio di Alcamo, dedita non solo alla molitura e alla produzione di olio, ma anche di prodotti come marmellate, paste, confetture e vini.

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


Marcello Vallone, quando è entrato in attività il vostro frantoio di famiglia?

«Nel 1904, a opera di mio bisnonno Ciccio. Mio nonno e mio padre hanno poi portato avanti l’attività e vent’anni fa i miei genitori hanno creato l’etichetta Angelicum, che brandizza il nostro olio da vendere in Italia e nel mondo. Il valore che ci hanno consegnato i nostri avi è l’amore per il buon cibo».



Oltre all’olio, cosa producete?

«Abbiamo cinque tipologie di olio e, grazie ai miei genitori, abbiamo cominciato a vendere una sessantina di prodotti tipicamente siciliani forniti anche da altre aziende che si appoggiano a noi».

Quale è l’olio preferito dalla clientela?

«l’Angelicum lux, olio estratto a freddo e prodotto qui grazie a uno studio fatto con l’università di Palermo, con cui abbiamo creato una macchina capace di estrarre dalle olive un maggiore numero di antiossidanti. Andiamo anche fieri anche della nostra marmellata di limoni, miele e manna, senza utilizzo di zuccheri».

Come si svolge la giornata di lavoro di un frantoio nei giorni della molitura dell’olio?

«Si inizia alle 5,30 del mattino. Con i contadini che vanno in campagna per raccogliere le olive e noi che iniziamo a spremere quelle consegnate la sera prima. Nel frattempo quest’area si riempie di gente. Qui ad Alcamo le famiglie hanno la tradizione di coltivare gli ulivi nei propri terreni per estrarre il proprio olio personale. Così in tanti passano da qui con le loro olive da spremere. Io mi occupo anche della parte commerciale, della gestione dei silos e del riempimento delle bottiglie e delle latte da spedire sia in Italia che nel resto del mondo».



Quale è il futuro di un luogo antico come il frantoio?

«Noi lo vediamo prospero e bello, col nostro impegno nel veicolare la cultura siciliana attraverso il cibo di qualità Vogliamo incrementare la comunicazione e le guide all’acquisto e vogliamo puntare ai mercati esteri di Francia, Germania e Usa».

Altro progetto dell’azienda, che spesso accoglie i turisti di passaggio da Alcamo, è puntare all’agricoltura rigenerativa, attraverso un approccio di riabilitazione e conservazione delle funzioni vitali del suolo e in particolare della sostanza organica del suo strato superficiale, con un’influenza diretta sui sistemi agricoli e alimentari.


 








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