Apicoltura Correnti

Articolo di Vassily Sortino

Una famiglia che ha venduto l’anima e il cuore alle api. Queta è la vita quotidiana di Apicoltura Correnti, azienda produttrice di miele di Misilmeri, in provincia di Palermo, con gli apiari anche nell’area di Ciminna. Qui il modo di lavorare è quella di una tipica azienda agricola. Tra mandorli e alberi di loto, le regine sono loro: le api, con cui la famiglia Correnti convive e fa da alleata nella lotta contro i calabroni che ne vogliono rubare i nidi. Tutto questo, naturalmente, per ottenere il miele, che qui non è solo un alimento ma una metafora della vita.

Rosalba Brigantino, come e quando è nata questa azienda dedita al miele e alle api?

«L’azienda nasce nel 1993, grazie all’intuizione di mio marito Mariano Correnti. Le nostre prime api vivevano con noi nel terrazzo di casa. Oggi, invece, abbiamo tantissime famiglie di api, stiamo ampliando l’azienda e a condurla è nostro figlio Antonio Maria Correnti, un agronomo che ha deciso di proseguire l’attività di famiglia».



Come si è sviluppata l’azienda negli anni?

«Ha subito una sua evoluzione. Noi nasciamo come apicoltura, ma adesso siamo un’azienda agricola a tutti gli effetti. Produciamo miele di millefiori, zagara, eucalipto e sulla, pappa reale, propoli e polline, ma anche olio, mandorle e loti».

Che miele preferisce la sua clientela?

«Negli anni abbiamo portato avanti l’educazione del nostro cliente e questo ha portato a una richiesta equilibrata di tutti i generi di miele. Poi ognuno ama il proprio miele per le proprie esigenze: dalla dieta ai fini medici».

Come si arriva dal miele creato dalle api al vasetto venduto da voi?

«Si parte dall’arnia, dove vive la famiglia delle api: l’ape regina, il fuco e le operaie. La regina posa le uova nei telaini. Per ottenere il miele le arnie vengono “portate al pascolo”, cioè depositate dove c’è della flora dove le api possono raccogliere il nettare. Le api depositeranno il nettare nel melario e lo sigillano per proteggerlo. Appena il telaio è pronto, lo portiamo nel laboratorio e grazie a delle macchine estraiamo il miele che poi va nel barattolo, perché il nostro non lo pastorizziamo per mantenere eccellenti le sue caratteristiche».



Che futuro ha questa azienda?

«Stiamo lavorando a una diversificazione, volendo offrite non solo l’opportunità di fare conoscere il mondo delle api alle scuole, ma dare la possibilità agli ospiti di conoscere la vita delle api. Vogliamo realizzare un apiario olistico fatto di benessere e cibo buono, per stare in contatto con un ambiente sereno. È la nostra missione. Noi siamo stati fortunati a vivere in questo contesto rurale, che influenza le relazioni interpersonali che instauriamo».

Così apicoltura Correnti sta creando all’interno della sua azienda un luogo dove ospitare le persone. Solo una difficoltà blocca parte del sogno e come sempre riguarda le strade provinciali del palermitano. «Un tempo – dicono i componenti della famiglia correnti – si poteva arrivare qui anche con un pullman di 55 persone. Da anni, invece, le strade sono abbandonate e piene di buche. Oggi sarebbe impossibile. Siamo in causa con le istituzioni che dovrebbero occuparsi della manutenzione della strada che porta alla nostra azienda e di altri imprenditori. Qui mancano le infrastrutture minime per permettere alla piccola imprenditoria di crescere. Ma non ci arrendiamo».


 








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