I Campi Flegrei, luogo millenario ricco di fascino e storia, incarnano all'interno del loro territorio, tutto lo spirito e la sapienza dei suoi predecessori.
Una caldera vulcanica come quella di Agnano, che pende su colline fragili e friabili, e che regala alle sue vigne secolari un gusto senza tempo, intriso di terra e radici centenarie.
Dall'antica età etrusca sino ai romani, passando per il vicino sito naturalistico degli Astroni, l'Azienda Agricola Agnanum ha ereditato in maniera unica, ma umile, tutto l'incredibile gusto della beva storica, salvaguardata con amore e passione dal suo titolare Raffaele Moccia.
Una viticoltura eroica, di tutela del patrimonio storico, che si inerpica su meravigliosi terrazzamenti dove avviene il rito ancestrale della raccolta e della vendemmia manuale.
Amore per la natura, per l'orticoltura e per l'allevamento di bassa corte, fanno da corredo alla produzione di etichette di origine DOP di Piedirosso e Falanghina Flegrea, autentici nel gusto e nella qualità, simbolo antico e fondante del rapporto autentico e sincero tra uomo e storia.
La sua azienda agricola è sita tra vigne centenarie in un territorio di natura vulcanica. Che caratteristiche ha nello specifico?
Nel 1950, fu affidato a mio padre un primo terreno di 5 ettari dedicato alla coltivazione delle viti. Oggi, riconosciuti come vigneti storici e centenari, si espandano all'interno di un’area di circa venti ettari.
La mia attività, per circa quarant'anni, è stata quella di recuperare questo incredibile patrimonio viticolo.
Nel 1980 si visse un periodo di transizione, privo di ricambio generazionale, che causò il totale abbandono della vigna. Il rischio era quello di disperdere un patrimonio storico risalente al 1800. Negli anni è stato svolto un attento recupero e la tutela dei terrazzamenti.
Grazie a ciò, possiamo produrre una qualità di vino con caratteristiche secolari che mantiene intatto il suo valore gustativo.
La sua genetica rispecchia la composizione dell'epoca romano- etrusca, che si può ritenere massima espressione del legame tra storia e territorio.
Ci spieghi come avvengono i passaggi delle varie raccolte e produzioni in bottiglia?
La vite storica, ci permette di capire come la pianta si sia adattata al territorio. Un riferimento chiaro è la resistenza integra del grappolo anche nei mesi successivi alla raccolta. In un’ epoca di cambiamenti climatici abbiamo così il termometro reale della situazione, che ci permette di monitorare i periodi della vendemmia.
Nelle fasi in cui si raccoglie l'uva, in modo esclusivamente manuale, ci si rende conto delle tante difficoltà tecniche che presenta il terreno, delle pendenze e fragilità, che causano enormi sacrifici logistici a noi operatori.
È fondamentale chiarire che il vino nasce e si forma all'interno della vigna. Per le fasi successive, c'è una fermentazione con bucce per il bianco, mentre senza per i vini rossi, e una lavorazione conclusiva per la pulitura.
La cantina amo definirla una enologia di non-intervento: il vino deve esser solo lasciato riposare all'interno dei vasi vinari, prima di procedere all'imbottigliamento a distanza di un anno.
Oltre 700 artigiani ci hanno giò scelti per raccontare la loro storia.
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Quali etichette producete ?
All'interno della vigna insistono due vitigni principali a origine DOP, che sono Piedirosso e Falanghina del territorio flegreo. Le due produzioni sono entrambe lavorate in purezza, al 100%, mentre dalla tutela dei vitigni storici, a bacca bianca e rossa, elaboro una qualità a 85-90% Falanghina e Piedirosso e il restante Catalanesca e Moscatello napoletano, che rappresentano una rarità assoluta essendo in vita di estinzione. L'etichetta è di sabbia vulcanica e incarna alla perfezione la beva storica e antichissima dei miei avi.
Come si suddivide la fase di distribuzione?
Questi vini vengono distribuiti attraverso rivenditori che dividono il lavoro sia per il territorio nazionale che per la Campania.
Ci occupiamo di forniture anche all'estero, siamo attivi negli Stati Uniti, in Francia e Olanda, Paesi che hanno dimostrato un alto gradimento diretto delle mie etichette.
Che progetti ha per il futuro?
Il recupero e la tutela dei vigneti storici, a cui ho dedicato gran parte della mia vita, è quello a cui maggiormente sono legato.
Per il futuro spero che il ricambio generazionale prossimo, e quindi dei miei figli, continui la mia opera di salvaguardia e valorizzazione viticola.
L'azienda a conduzione familiare ci permette di programmare, in ottica futura, delle visite organizzate sia per la conoscenza delle vigne centenarie che per il percorso di una prossima fattoria didattica.
Abbiamo in cantiere varie proposte che spazieranno dalla visione della produzione orticola a quella della allevamento degli animali di bassa corte, sino alla vendita diretta di prodotti a km 0.