Azienda Agricola Criante, il biologico anzitutto

Articolo di Vassily Sortino


Non sono molte le aziende in Sicilia che producono in purezza tutto in biologico e a chilometro zero. 

All’azienda agricola Criante ad Alcamo accade questo. Dal vino alla pasta, passando per le uova e le lenticchie, ogni cosa è collegata per autosostenersi. E così le erbacce infestanti diventano parte del cibo per le galline. Il guano delle galline, innestato con i lombrichi, diventa fertilizzante nei campi. Nei campi si alterna la coltivazione per averli sempre freschi e rigogliosi. 

Qui, le spighe dei grani antichi raggiungono anche un metro e 80 di altezza. Un vero record rispetto al grano classico, che il metro lo supera poco più. A regolare tutta l’attività dei campi, c’è Davide Adragna, che prima di essere un proprietario, è anche guida per i turisti che passano da qui, che imparano con i suoi insegnamenti a seminare, coltivare e raccogliere frutta e verdura.


Quando nasce l’azienda agricola Criante?

«Criante nasce tre generazioni fa, e ha scelto di dare una sua svolta strutturale e aperta al mondo del biologico dopo la pandemia da Covid del 2020, che ci ha dato modo di rivalutare certi progetti. 

Abbiamo scelto di portare avanti un rapporto diretto dal produttore al consumatore, che oggi ci permette di coltivare determinati prodotti, senza alcun supporto chimico e col massimo della qualità: il vino, l'olio, la passata di pomodoro, i grani antichi siciliani, quindi farina, pasta e i legumi. Tutto questo lo vendiamo dentro una nostra bottega biologica, che sta a pochi chilometri dall’azienda agricola».

Quanto è grande l’azienda e cosa produce?

«L'azienda ha una superficie di circa 30 ettari. Circa la metà è destinata alla produzione di uve da vino che vinifichiamo in maniera artigianale, producendo principalmente il Cataratto. Ne produciamo tre versioni: classico, rifermentato in bottiglia e macerato. Poi coltiviamo Grillo, Perricone e Nerello Mascalese. 

Per quanto riguarda in grani antichi, coltiviamo il Perciasacchi, il Tumminia e il Maiorca. Come pomodoro coltiviamo il Siccagno e il Pizzutello. Dai nostri ulivi traiamo olio Biancolilla, Nocellara e Cerasuola. E poi ci sono le lenticchie e tanti ortaggi»


Quale è il prodotto di cui siete più orgogliosi?



«Il prodotto top è il C23, che è un Catarratto che identifica più non solo me, ma tutta l'azienda e tutto il comprensorio che ci circonda. È un vino che, pur essendo nato nel 2023, ci racconta tantissimo, perché abbiamo testato come questo tipo di vino si rapportava con il nostro terreno di Alcamo. Quello fu un’annata davvero particolare e con molto caldo alternato a immense piogge a causa dei cambiamenti climatici. Ci fu un grosso calo di produzione, ma emerse dalle uve un vino di alta qualità».

Quale è la giornata di lavoro di lei, che alla fine è l’equivalente di un fattore?

«La giornata di lavoro all'interno dell'azienda inizia presto e non è mai uguale, perché l'azienda è abbastanza variegata. 

All'interno si producono tante cose, le attività da svolgere sono diverse e sebbene ognuno nell'azienda ha un ruolo diverso, ci si aiuta sempre tutti. La mattina si raccolgono le verdure, poi si apre il negozio, poi si passa dalle galline a raccogliere le uova.

Qualcuno si occupa della produzione in vigna, qualcun altro va in cantina, qualcun altro si occupa delle vendite al dettaglio, qualcuno va in magazzino e qualcuno si occupa della parte marketing ed estero. Quindi bene o male ci dividiamo un po' in ruoli, ma poi l'unico fine è quello di ritrovarsi a fine giornata e confrontarci un po' su quello che è stato l'andamento del lavoro»

E gli obiettivi futuri dell’azienda agricola che appare la più biologica della Sicilia quale è?

«Gli obiettivi futuri dell'azienda non sono molti, ma sono precisi. L'idea è quella di continuare sulla strada sul percorso fatto finora, lavorando principalmente su quelli che sono questi due vitigni principi della nostra terra, quindi il Cataratto e il Perricone, che abbiamo fatto conoscere all’estero con ottimi risultati».


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Vassily Sortino 29 aprile 2025
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