Hanno vinto recentemente una medaglia d’oro all’International oil contest, ovvero la più importante gara al mondo tra gli olii di qualità. Basterebbe solo questo per presentare l’Azienda agricola Fratelli Bonanno, sita nelle campagne di Misilmeri. Qui i tre fratelli, capitanati da Francesco, controllano quotidianamente i loro alberi di ulivo per determinare quando arriva il giusto momento per la raccolta. Tra difficoltà dovute alla mancanza della pioggia e grandi speranze di raggiungere i mercati internazionali. Il tempo passa quotidianamente così, unendo tradizione e innovazione.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Francesco Bonanno, quando nasce l’Azienda Agricola Fratelli Bonanno?
«L’azienda nasce nel 2019, quando io e i miei fratelli abbiamo riportato in attività i terreni che erano gestiti dai nostri nonni e da nostro padre. Abbiamo decido di ricoltivarli cambiando il metodo di lavoro, con un progetto capace di valorizzare l’olio. Ci siamo così adottati alle regole dei prodotti di Indicazione geografica protetta e abbiamo scelto di partecipare ai tornei relativamente al mondo delle olive, come l’International oil contest, vincendo nel 2022 la medaglia d’argento e nel 2023 la medaglia d’oro».
Che tipo di olio producete qui e quali altri prodotti caratterizzano la vostra azienda?
«In questo terreno produciamo olive della varietà Biancolilla, tipico della Sicilia occidentale. Dalle olive traiamo un olio Igp dal particolare sapore e odore erbaceo, con essenza di pomodoro. Poi produciamo anche confetture di ficodindia, mandarino, limone e fichi».
Quale è il vostro prodotto di punta?
«Il prodotto di punta è l’olio di oliva, che imbottigliamo da quattro anni. Il nostro lo abbiamo chiamato “Scirocco”, per dare un legame col territorio. Lo scirocco è un vento caldo ed esprime il nostro orgoglio per la Sicilia. Con quest’olio abbiamo partecipato a dei concorsi. È un prodotto disciplinato Igp. Ha dei sentori di erba e mandorla e l’odore erbaceo. È un olio delicato da abbinare a pesci o legumi».
Come, partendo dall’oliva, si arriva alla bottiglia?
«Il periodo della raccolta inizia tra la fine di ottobre e i primi di novembre. Dipende dal clima e dalla maturazione delle olive, che non devono essere né troppo mature e né troppo acerbe. Le olive vengono raccolte con brucature a mano, trasportate fino all’oleificio e in giornata stessa vengono molite e conservate in un silos. Viene prelevato un campione che viene analizzato e se tutti i parametri rispettano le regole richieste passiamo all’imbottigliamento».
Quale è il futuro dell’azienda?
«Cercare nuovi canali di vendita all’estero, dove il nostro prodotto potrebbe essere più apprezzato. Lo stesso vale per le conserve. Vogliamo fare sia vendita B2B che B2C».
Intanto un primo tentativo di conquista del mercato statunitense dell’azienda dei Fratelli Bonanno non è andato a buon fine per la mancanza di venditori bravi sul territorio. Un’azienda dalla Svizzera ha però ordinato 120 litri d’olio da vendere nei cantoni. È già una vittoria.
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