Azienda Vitinicola Candido

Articolo di Vassily Sortino

La regola numero uno è molto semplice: sapere mettere tutti le mani nella terra. È questa la tendenza che accompagna il metodo lavorativo di Candido Azienda vitivinicola, in contrada Montagnola a Camporeale in provincia di Palermo. Qui Paolo Candido e la sua famiglia, con gli operai, dedicano il loro tempo quotidiano a ben 33 ettari di vigna da coltivare, per ottenere undici linee di vino. Non solo una cantina o un luogo di raccolta dell’uva, ma anche un percorso e una occasione per conoscere il vino in modo diverso.

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


Paolo Candido, come si è sviluppata la storia di questa azienda?

«Nasce nei primi anni Ottanta, per volontà dei miei genitori: Remigio Candido e Michela Liotta. Nei primi anni Duemila abbiamo deciso non solo di produrre uva, ma anche di fare il nostro vino. A oggi abbiamo undici etichette e produciamo 110 mila bottiglie all’anno».



Come è strutturata l’azienda?

«Si estende lungo 33 ettari. Tra le etichette che produciamo ci sono: il Nero D’Avola in purezza, il Grillo, un blend tra Nero D’avola e Cabernet Sauvignon nominato “Utru” e una vendemmia tardiva di Inzolia».

Tra le tante etichette, quale è la vostra punta di diamante?

«Il Mucino, che è un Grillo che fa un passaggio in botte per quattro mesi e poi il sopra nominato “Utru” che ne fa 14 di mesi in botte».

Come si svolge la sua giornata di lavoro?

«Inizia alle 6 del mattino. Controllo la vigna e poi mi occupo della vendita e dell’imbottigliamento. Ho le mani in pasta ovunque e lo faccio con piacere».



Quale è il futuro dell’azienda?

«Mi auguro di fare sempre meglio e di crescere sempre più. Siamo partiti da zero e con anima e lavoro abbiamo ottenuto grandi risultati. Mi auguro di crescere sempre più con la mia azienda e la mia famiglia». E i progetti non mancano. Per l’estate del 2025 sono infatti previsti qui numerosi eventi in vigna col pubblico al tramonto, con degustazioni e dj set. Un modo contemporaneo di affrontare il mondo del buon bere.



 


 








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