La tradizione vitivinicola che affonda le radici nella storia della terra di Sicilia e che guarda alla modernità. Centotrenta ettari di proprietà, vini 100 per cento biologici di alto livello che celebrano l’autenticità del terroir locale. E tutto ciò nel lembo più occidentale dell’isola.
Stiamo parlando della cantina di Baglio Assuli, in dialetto siciliano “Al Sole”, a Mazara del Vallo in provincia di Trapani. Tradizione e innovazione si incontrano in un luogo magico, dove i grappoli d’uva maturano in una zona ad antica produzione enologica.
In una cantina che si fregia della Denominazione di Origine Controllata “Sicilia”, il sole, la luce, la forte mineralità dei terreni, i profumi del Mediterraneo portati dal vento contraddistinguono bottiglie di grande personalità.
La coltivazione biologica in Sicilia sottolinea la scelta di perseguire un modello di sviluppo sostenibile, basato sui principi di salvaguardia e valorizzazione delle risorse e sul rispetto dell’ambiente e della salute.
Le uve sono coltivate senza l’utilizzo di agenti chimici di sintesi nei vigneti, mentre in cantina la vinificazione avviene secondo i parametri consentiti dal regolamento, a garanzia di genuinità e naturalità.
Qui si onora la Sicilia con vini dell’”Orlando Furioso”, che rappresentano ciascuno un personaggio diverso e offrono un viaggio ai limiti dell’immaginazione, epico ed irripetibile, ricco di molteplici connessioni con l’arte e con la letteratura siciliana.
La potenza del sole e la vicinanza al mare. Due valori che caratterizzano il microclima di una delle aree vitivinicole più interessanti della Sicilia, quella del trapanese, nel lembo più occidentale dell’Isola.
Qui la moderna cantina Baglio Assuli gode di terreni e profumi che donano ai propri vini Doc siciliani una connotazione speciale. Qui i ritmi della campagna guidano una produzione enologica eccellente.
La posizione geografica e la continua ricerca sintetizzano in modo armonico questa cantina, di proprietà della famiglia Caruso, di recente ristrutturata grazie al progetto degli architetti Massimo Bertellotti e Ferdinando Bertelli. A raccontarlo ai microfoni di Italian Bees è Sergio Ardito, responsabile commerciale di Assuli.
Qual è la storia di questa azienda che produce vino e olio trapanese?
“Nasce tra gli anni Settanta e Ottanta, grazie alla famiglia Caruso, originaria del trapanese. Al tempo le uve venivano raccolte e conferite. Dagli anni Duemila inizia l’idea di creare una cantina e un marchio di vini specifici. Comincia così il progetto Assuli, con la collaborazione con l’enologo Lorenzo Landi, ancora oggi nostro consulente.
Qui, tra Mazara del Vallo e Salemi, in una zona interna della Sicilia, valorizziamo le produzioni autoctone. Sono 130 ettari certificati bio dal 2019, distribuiti in 5 appezzamenti diversi, ognuno con caratteristiche diverse in ogni suolo.
L’appezzamento principale si chiama Contrada Carcitella, dove si trova la cantina principale di vinificazione e di imbottigliamento. È un baglio completamente ristrutturato dei primi dell’Ottocento”.
Quali vini producete da Assuli?
“Vini con uve provenienti dai nostri vigneti certificati bio e vigneti autoctoni della provincia di Trapani, tutti vinificati in purezza. Quindi abbiamo 100 per cento Grillo, Inzolia, e Catarratto per quanto riguarda i bianchi.
Per i rossi Nero D’Avola e tanti Perricone. Quest’ultima era una varietà che stava scomparendo e che negli ultimi vent’anni abbiamo recuperato. Dal Perricone nascono tre linee: un rosè scarico che è quasi un bianco, un Perricone vinificato in purezza in acciaio e poi “Il Furioso” che è la riserva.
L’unica varietà internazionale che vinifichiamo è il Sirah. Tutte le nostre etichette si ispirano all’opera “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto e ai suoi personaggi sono dedicati”.

C’è un orgoglio aziendale tra tutti questi vini?
“In maniera serena e bella, perché il posto aiuta. Parliamo di un baglio a Salemi e chi lavora lì è fortunato nello stare tra vigneti, rosmarino, uliveti e natura. Le giornate trascorrono in quiete e silenzio. L’azienda non ha ritmi frenetici e sa aspettare la lentezza e la maturazione dell’uva.
Io svolgo attività commerciale in Italia e all’estero e quando vado in cantina, tra i cantinieri e gli operai, mi sento riposare e cullare in silenzio dalla campagna di Salemi e dalla sua pace”.
Quali obiettivi futuri si pone Assuli per il mondo del mercato del vino?

“L’azienda ha obiettivi di crescita nei prossimi 10 anni. Il primo è aumentare la distribuzione, toccando più paesi possibili.
La distribuzione, però, deve essere nel campo della ristorazione e della gastronomia. L’obiettivo è sfruttare al massimo la capacità produttiva di questi 130 ettari di vigna”.