Cantine Kàggera: l’unione fa la forza in nome del vino

Articolo di Vassily Sortino

Tanti piccoli produttori, insieme per diventare grandi. Questa la filosofia di Cantine Kàggera a Calatafimi-Segesta in provincia di Trapani. 

Tutto nasce nel 1970, dall’esigenza di un gruppo di viticoltori che, riunendosi in cooperativa, fondano la struttura. Nel corso degli anni i produttori si sono associati, diventando una realtà di notevoli dimensioni. 

Attualmente i soci della struttura sono circa 500, per un totale complessivo di 1500 ettari circa, tutti provenienti dai comuni quali Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Alcamo, Buseto Palizzolo, Vita e altri. 

I terreni di questo comprensorio sono principalmente collinari, di medio impasto e tendenti all’argilloso. La cantina si trova a un'altitudine di 150 metri sul livello del mare, ma i vigneti dei soci conferitori vanno ad altitudini maggiori, ottenendo delle uve con caratteristiche organolettiche importanti.

Le varietà coltivate sono principalmente a bacca bianca e sono per lo più Catarratto, Grecanico dorato, Zibibbo (moscato), Insolia e Grillo per le cultivar autoctone. Invece le cultivar di internazionali sono Viognier, muller e Chardonnay pinot grigio. 

Le varietà a bacca rossa invece sono principalmente il Nero D’Avola, Nerello mascalese, Frappato, Perricone autoctono e i classici internazionali come Syrah, Merlot, e Cabernet.

La produzione di uva biologica è di circa il 30 per cento del totale conferito dai soci, con una notevole tendenza ad aumentare nei prossimi anni. I prodotti provenienti dall’agricoltura biologica sono sempre più richiesti e questo è sicuramente il nostro punto di forza maggiore, su cui puntare tutto.

La produzione della cantina è di circa 80-100 mila quintali di uva, lavorata con le più moderne tecniche di vinificazione sempre nel massimo rispetto dell’espressione del territorio esaltando il terroir dei vini.

La cantina è formata da vasche in cemento nelle quali il vino evolve e matura nelle condizioni ottimali e successivamente viene stabilizzato e confezionato o venduto all’ingrosso.

La produzione di vino viene commercializzata per la maggior parte come vino sfuso sul territorio nazionale, e la restante parte viene confezionata in box.

Pietro Lombardo, lei è il presidente di questa cantina che in realtà sono più cantine. Può raccontarcene la storia?

«Le origini risalgono al 1970, data d'esigenza di un gruppo di agricoltori che decisero di iniziare questa nuova attività, perché allora non esistevano le cantine sociali. Quindi si sono aggregati e hanno creato questa nostra struttura. 

Oggi ci sono circa 500 soci, con 1500 ettari circa di terreni che si trovano nel comprensorio di Segesta, Castellammare del Golfo, Alcamo, Buseto Palizzolo, vita e Salemi. La cantina si trova quindi in un posto strategico a circa 150 m di altitudine, quindi questo significa che questa quota ci permette di avere dei vitigni abbastanza buoni per la produzione del vino».

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Cantine Kàggera: l’unione fa la forza in nome del vino
Vassily Sortino 17 giugno 2025
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