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Ci troviamo in uno dei gioielli della penisola sorrentina, precisamente a Meta di Sorrento, dove siamo stati accolti dai dipendenti del Caseificio Perrusio; un’azienda completamente a conduzione familiare. La loro storia inizia intorno agli anni 60 del 900’ quando la famiglia impara a fare il formaggio in casa, nei lavatoi, utilizzando esclusivamente il latte dei monti lattari. Qui il gusto della tradizione sorrentina sposa alla perfezione la passione per il formaggio, e oggi come allora, il Caseificio Perrusio fonda le sue radici nella dedizione e nell’amore verso il proprio lavoro.
Quando nasce Caseificio Perrusio?
Era il 1965 quando la bisnonna, appassionata di formaggi, iniziò a preparare il formaggio fatto in casa, all’interno degli antichi lavatoi adoperati per lavare i vestiti. È una storia abbastanza affascinante la nostra, perché erano i piccoli mezzi a trasportare piccole quantità di latte all’interno di questo vicoletto, il Secondo vicolo S. Stefano, dove la nostra bisnonna preparava la mozzarella fresca e le ricottine.
A distanza di tempo poi i nipoti, cioè i nostri padri assieme al nonno, il fondatore del caseificio, decisero di aprire la propria attività nel Terzo vicolo S. Stefano, dove a oggi il Caseificio Perrusio opera, sempre mantenendo il suo stampo familiare.
È così che il nonno nel 1981 decise di far diventare il Caseificio Perrusio una società a nome collettivo. Dopo il nonno, ci sono stati i quattro figli: Salvatore, Tonino, Raffaele e Mario che hanno portato avanti l’azienda. Noi nipoti continueremo a portare l’azienda avanti, come si faceva una volta, sempre producendo manualmente i prodotti per mantenere sempre una qualità alta.
Quali sono i macchinari che utilizzate e da dove derivano le vostre materie prime?
Negli anni abbiamo avuto un aumento di richieste del nostro prodotto e quindi ci siamo aggiornati anche noi come azienda. Utilizziamo vari macchinari, come le polivalenti dove coaguliamo il latte e da lì nasce la cagliata. Successivamente usiamo l’impastatrice per impastare con l’acqua calda e usiamo la spezzatrice per fare il semplice bocconcino di mozzarella. Quando svolgiamo tutta lavorazione a mano creiamo le trecce di mozzarella e altri vari prodotti.
Tutto questo è possibile grazie all’utilizzo di una materia prima di qualità: il latte dei nostri monti lattari; il nostro cavallo di battaglia per quanto riguarda sia la produzione di trecce e fiordilatte fresco in generale, sia per quanto riguarda prodotti stagionati.
Non esistono segreti qui al Caseificio Perrusio. Semplicemente un’affezione e una ricercatezza della materia prima che a oggi continua a essere adoperata nella nostra azienda. Il latte fa parte di tutto il comprensorio dei monti lattari e ogni mattina viene raccolto da un nostro operatore e poi successivamente stoccato in caseificio.
Qual è il prodotto di punta del Caseificio Perrusio?
Il nostro prodotto di punta principale è il Moscione di Sorrento, un caciocavallo a pasta di mozzarella molto morbido e burroso. Possiamo utilizzarlo in cucina, vicino a una fetta di salame napoletano o anche nella pasta e patate. Come altro prodotto importante abbiamo il Provolone Del Monaco, la nostra punta di diamante. Quest’anno questo prodotto ha dato la possibilità al Caseificio Perrusio di conquistare i tre premi in gara al Gran Galà del Provolone Del Monaco in tre diverse stagionature.
Il Provolone Del Monaco è ormai diventato un’icona della penisola sorrentina, dei monti lattari, di tutto il circondario, dove la D.O.P. preserva questo prodotto.
Il provolone a oggi rappresenta ancora il nostro prodotto più esportato, sia in Europa che nel mondo e al momento stiamo cercando di implementare sempre più la sua qualità e approfondire la conoscenza per i diversi consumi.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Il nostro grande proposito è quello di poter continuare nel contesto familiare e portare avanti l’attività, garantendo la qualità che attualmente ci contraddistingue dagli altri e ci garantisce anche una certa nomea.
È anche vero però che andare avanti significa investire nel futuro, investire nelle innovazioni, ed è anche per questo che dobbiamo far largo ai giovani.
Allo stesso tempo vorremmo allargarci quindi avere una vendita maggiore in tutta Europa, tramite un e-commerce; anche ampliarci come spazi per poter depositare i nostri provoloni e portare l’azienda sempre più avanti.