L’azienda ha aperto nel 2016, ma la storia della famiglia Buoncuore con i formaggi dura da oltre cento anni. Questa famiglia, arrivata alla quarta generazione di casari, sono i proprietari del Caseificio San Michele, ovvero una delle più moderne botteghe dedicate ai prodotti tratti dal latte che qui quotidianamente vengono venduti direttamente agli abitanti del posto, ma indirettamente a tanti nipoti a cui nonni e zii spediscono, rigorosamente sottovuoto per mantenere la freschezza, il formaggio più buono del paese.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Giovanni Buoncuore, lei qui è il casaro di famiglia. Quando è stata fondata questa bottega?
«Nel 2016, ma la realtà di questa azienda è centenaria, perché portiamo avanti questo nome da quattro generazioni. Siamo un’azienda a conduzione familiare, gestita da me e dai miei fratelli, decisi a non andare altrove a lavorare, dopo avere studiato. Da dieci anni abbiamo sviluppato l’arte dell’attività casearia e su come fare commercio con i nostri clienti».
Che formaggi producete quotidianamente?
«Noi lavoriamo dal campo al prodotto finito. Partiamo dai foraggi di prima qualità da coltivare nei nostri campi e da fare mangiare ai nostri animali e poi qui arriva il latte munto da trasformare in formaggi. Produciamo formaggi a pasta filata ovina, formaggi a pasta pressata e ricotta».
Quale è il preferito dai vostri clienti?
«Noi siamo famosi per la nostra ricotta, ma anche per il pecorino siciliano con le spezie e per lo stagionato, che conserviamo per 12 mesi».
Come si svolge la vostra giornata di lavoro?
«All’alba, con mio fratello e mio padre che si occupano dell’allevamento e della mungitura. Appena arriva il latte in azienda inizia il mio di lavoro, con il percorso della trasformazione del latte in formaggio. Segue poi la vendita ai clienti. Nel pomeriggio tocca alla mungitura e il giorno dopo si ricomincia»
Quale è il futuro dell’azienda?
«Abbiamo una esperienza centenaria. Ci siamo noi della quarta generazione adesso. Negli ultimi dieci anni abbiamo fatto crescere i margini di produttività, spostandoci anche di sede in un laboratorio più adeguato e strategico. Vogliamo continuare a migliorarci. Siamo una famiglia nata nel latte. Mio padre e mio nonno non sapevano il perché dal latte si otteneva il formaggio. Oggi io e i miei fratelli, che abbiamo studiato, sappiamo il perché da un punto di vista scientifico».
La volontà dei Buoncuore è raggiungere i mercati esteri. E anche se al momento non hanno un sito ufficiale, dal Caseificio San Michele partono regolarmente degli ordini per dei clienti privati a Cipro e in Germania. La forza della bontà del formaggio, anche a distanza.
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