Le grandi storie iniziano spesso tra le pieghe di un tessuto. Per Caterina Montagna, tutto è cominciato a Palermo, osservando le mani sapienti della nonna sarta trasformare semplici stoffe in sogni da indossare.
Tra i colori dei filati e il profumo dei tessuti pregiati, Caterina ha imparato non solo l’arte del cucito, ma il segreto più prezioso della moda artigianale: la capacità di dare vita a un abito attraverso il corpo e la personalità di chi lo indossa.
Questo imprinting ha segnato profondamente il percorso di Caterina che, cresciuta, ha scelto di farsi chiamare Katia, portando con sé quel bagaglio di tradizioni e tecnica. Con una dedizione incrollabile, iniziando a creare i primi modelli tra le mura di casa, Katia ha trasformato la sua visione in una realtà concreta.
Anno dopo anno, sacrificio dopo sacrificio, è nato il brand Chiccosa, oggi divenuto una doppia eccellenza in Viale Strasburgo a Palermo.
Attualmente, l'universo di Katia si divide in due anime complementari: Chiccosa Wishlist e Chiccosa Boutique. Entrare in questi spazi significa immergersi in un piccolo paradiso cromatico, un punto di riferimento per chi desidera un abito speciale e unico. Che si tratti di un evento esclusivo o di una festa dove l'obiettivo è brillare, Chiccosa offre l’emozione dell'alta sartoria.
Ogni creazione è un'opera a quattro mani: gli abiti artigianali vengono pensati da Katia insieme alla cliente, per poi essere realizzati con cura meticolosa da sarte professioniste. Non è solo moda, è la realizzazione di un desiderio cucito su misura.
Com'è nato il brand Chiccosa e quando ha iniziato a conquistare il cuore di Palermo?
Il mio brand nasce nel 2016, figlio di una passione viscerale per il mondo della moda e per tutto ciò che lo circonda; un amore che coltivo sin da quando ero bambina. Ricordo che non volevo mai restare a casa con la mamma: il mio desiderio era stare con la nonna, una sarta straordinaria. Amavo trascorrere i pomeriggi con lei, osservandola mentre cuciva, per poi iniziare io stessa a dare forma ai primi vestiti.
Nel 2016 ho scelto di trasformare quel sogno in realtà, aprendo il mio atelier e la mia sartoria artigianale. Da lì ho iniziato a creare i miei capi esclusivi che, con mia grande gioia, hanno riscosso un successo crescente. Oggi, con orgoglio e modestia, posso dire che Chiccosa è diventato un brand stimato e amato dal pubblico palermitano
Che tipo di vestiti crea e per chi?
"Le mie creazioni sono pensate per un pubblico trasversale e variegato. Mi dedico con la stessa passione alle diciottenni, che oggi celebrano il loro debutto con eventi eleganti, e alle signore che cercano uno stile raffinato.
Realizziamo abiti su misura per ogni fisicità, valorizzando con cura ogni silhouette, comprese le linee curvy, fino ad arrivare alle bambine che sognano il loro abito da damigella. Collaboriamo spesso anche con le spose, curando il coordinato cromatico per le loro cerimonie.
I miei strumenti di lavoro essenziali sono le cartelle colori e la selezione dei materiali: ricerco costantemente una qualità dei tessuti eccellente e di alta gamma per dare vita a ogni modello.
Non ci limitiamo a un’unica tipologia di capo; la nostra proposta spazia da linee audaci e scollate a soluzioni più sobrie e sofisticate, adattandosi alle diverse stagioni. Durante l'inverno, amo particolarmente lavorare con materiali preziosi come i broccati e i velluti, ideali per gli eventi invernali più esclusivi e impegnativi".
Quali sono le creazioni che più rappresentano l'anima di Chiccosa?
"Nutro una profonda predilezione per il mikado, un tessuto prezioso realizzato secondo un’antica tecnica giapponese di lavorazione della seta. La sua consistenza, leggermente granulosa ma straordinariamente brillante, conferisce ai capi una struttura unica e luminosa. Essendo un materiale sostenuto, si presta magnificamente alla creazione di abiti da sposa; abbiamo realizzato capi per il matrimonio di rara bellezza nella loro essenziale eleganza, poiché amo la semplicità nobilitata da materiali d’eccellenza.
Alcune di queste creazioni mi hanno particolarmente entusiasmata: ho dato vita a gonnelloni principeschi impreziositi da fiocchi e fiori fatti a mano, elementi che amo profondamente. Con il mikado, la sartoria diventa arte: il risultato sono vere e proprie opere artigianali che incantano per rigore e splendore".
Quali sono i trend del momento e le richieste più frequenti delle sue clienti?
"Oggi il panorama della moda è estremamente eterogeneo: potremmo dire che "va tutto e niente". In questo scenario così fluido, i colori pastello sono indubbiamente i protagonisti del momento.
Tuttavia, la mia filosofia si distacca dalle logiche puramente commerciali; amo lavorare su modelli semplici ma realizzati con sete pregiate, dove la delicatezza delle tonalità pastello esalta la qualità del tessuto.
Apprezzo molto anche l'uso delle stampe, purché siano ricercate ed eleganti, mai eccessivamente vistose.
Nonostante le tendenze attuali propongano una grande varietà di stili, la mia priorità resta quella di offrire un’alternativa di classe, puntando su capi raffinati che sappiano distinguersi nella confusione del mercato globale".
Com'è la giornata tipo di una donna che è allo stesso tempo stilista e imprenditrice?
"La mia giornata inizia all’alba perché le prime ore del mattino sono fondamentali per la ricerca dei materiali e l'approvvigionamento dei tessuti necessari a ultimare i capi.
Successivamente, con l’apertura della boutique, la mia completa dedizione va al pubblico: accogliere e consigliare le clienti è una parte essenziale e gratificante del mio lavoro.
Nel corso della giornata, cerco poi di ritagliarmi degli spazi per la fase puramente creativa: sono i momenti in cui posso disegnare e progettare nuovi modelli.
Essendo un atelier con una storia consolidata, sento la responsabilità di offrire sempre collezioni innovative; la nostra clientela si aspetta originalità, quindi la ricerca del modello esclusivo non si ferma mai.
È un equilibrio costante tra gestione operativa e creatività che assorbe l’intera giornata, ma è proprio questo a rendere unico il mondo Chiccosa".
Katia, quale consiglio darebbe a un giovane che sogna di fare il suo mestiere?
"È un mestiere meraviglioso. A chiunque volesse intraprendere questo percorso direi subito: "Fallo, perché è un lavoro creativo che regala soddisfazioni immense". Certamente, il rapporto con il pubblico può essere complesso e non sempre si incontra chi comprende immediatamente il valore del lavoro manuale. L'artigianalità è una strada impegnativa: per diventare dei veri maestri artigiani occorrono tempo, dedizione e i giusti strumenti.
Tuttavia, quando finalmente vedi un abito sartoriale finito, la gratificazione è enorme. Il momento più emozionante? Quando ricevo il messaggio di una cliente che mi scrive: "Ho fatto un figurone, ho ricevuto tantissimi complimenti!". Sapere di aver contribuito a rendere speciale un momento della loro vita è, per me, impagabile".
Quali sono i nuovi obiettivi e le prospettive future per il marchio Chiccosa?
l mio sguardo è rivolto al futuro e all'espansione dell'atelier. Mia figlia desidera intraprendere gli studi nel mondo della moda: il mio augurio è che possa un giorno portare il marchio oltre i confini locali, inaugurando nuovi spazi in città simbolo come Roma e Milano.
Ma il successo non è fatto solo di traguardi geografici, vive anche di emozioni quotidiane. Quando una nuova cliente entra in boutique con la figlia, qualcosa di magico accade: mentre ascolto i loro desideri, la mia mente mi riporta a quando ero io quella bambina, ferma accanto alla nonna a imparare l'arte del cucito.
In quegli istanti, tra nostalgia e presente, ritrovo l'essenza stessa della mia felicità e la forza della nostra tradizione sartoriale".







