I vetri artistici di Anna Laura

Articolo di Daniele Marzeddu

A Simaxis, un piccolo paese alle porte di Oristano, si trova il laboratorio di Vetrotiffany Alcoa, che, dal 1997, produce pareti in vetro artistico e complementi d'arredo. 

Incontriamo la fondatrice Anna Laura, che ha sempre voluto lavorare nel solco della sperimentazione di pareti in vetro utilizzando le tecniche della fusione del vetro e della tecnica Tiffany, affiancate da un costante impegno nel fondere tecniche tradizionali e contemporanee. 

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


Ciao Anna Laura, com'è iniziata la storia della tua azienda artigiana? 

Ciao a tutti, sono Anna Laura e sono la titolare di Vetrotiffany Alcoa che è un laboratorio artistico che si occupa di lavorazione artistica del vetro. Ho aperto l’attività quasi 30 anni fa ed è nata quasi per gioco dopo: dopo il mio diploma in  ragioneria decisi di intraprendere questo laboratorio artistico nonostante il mio differente background formativo. La mia passione per il vetro, il disegno e i colori mi hanno fatto continuare in quello che poi è diventato un mestiere vero e proprio. 



Qual è il tuo settore di appartenenza e cosa produci? 

La mia è un’azienda di artigianato artistico basata sul vetro, che si differenzia dalle normali vetrerie in quanto qui produco piccoli elementi decorativi, complementi d'arredo, oggetti artistici quali lampadari e lampade che cerco sempre di elaborare con fantasia e creatività. Inoltre, riesco a creare stoviglie, piatti e vetrate artistiche che vengono prodotti in linee differenti, con forme e decori diversi. Tutto questo viene ottenuto grazie all'uso di tecniche tradizionali e soluzioni innovative. Mi capita di lavorare spessissimo sotto ordinazione perché, essendo un’artigiana, è proprio quello che vorrei puntare a fare, creare, cioè, dei pezzi unici andando a riempire una piccola fetta di mercato che, qui in Sardegna, e’ assente. Ho una grande richiesta di oggetti personalizzati assieme a linee di arredo complete. 

Anna Laura, mi potresti spiegare che tipo di tecniche utilizzi? 

Le tecniche che utilizzo nel mio laboratorio sono diverse, da quelle più antiche come il Tiffany, il profilato in piombo e la grisaglia che, probabilmente, conoscete perché sono quelle con cui si realizzano le vetrate istoriate nelle chiese e nelle cattedrali. Uso anche il mosaico e la pittura a freddo, anche se, ultimamente, tendo ad adoperare quella della "vetro fusione" perché è più contemporanea e mi sta appassionando maggiormente. Rispetto al vetro soffiato - che viene creato dalla silice - si differenzia per il fatto che si lavora partendo da una lastra di vetro già

preformata (un cosiddetto vetro “flot”) che viene colorato o con degli ossidi o con dei vetri in pasta già colorati. Successivamente vengono tagliati e messi su un calco in materiale refrattario. Dopodichè verranno inseriti dentro un forno ad alte temperature che permette di modellare il vetro. La “vetro fusione” mi consente di creare diverse tipologie di prodotti, dalle vetrate artistiche a oggetti di uso quotidiano con delicate cromie e decori leggeri. 



Come ti vedi nel prossimo futuro? 

Le prospettive per il futuro sono tante nel senso che mi aspetto, come prima cosa, di continuare a fare il mio lavoro - che amo - nonostante le difficoltà che sono sopraggiunte dopo la pandemia o dopo queste due guerre. Come immaginerete, ci sono state molte delle difficoltà nel reperimento delle materie prime, anche se per me questo è diventato non solo un problema ma anche uno stimolo per il futuro. Affrontare le sfide quotidiane mantenendo ed accontentando le richieste dei clienti che sono riuscita a trovare in questi 30 anni mi tiene motivata e proattiva. Per innovarmi sto cercando di elaborare sia delle nuove tecniche e delle nuove linee di produzione e tutto ciò mi stimola anche ad essere più grintosa rispetto al futuro.






 



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Articolo di Daniele Marzeddu