Sapevate che nel cuore dei Campi Flegrei si trova la Porta degli Inferi? Secondo gli antichi Romani, come narra anche il poeta Virgilio nel IV libro dell’Eneide, il Lago d’Averno era la porta d’ingresso al regno di Ade: l’Oltretomba. Le sue acque cupe e torbide protette dalla fitta vegetazione erano fortemente temute perché considerate l’unica linea sottile che separava il regno dei vivi da quello dei morti.
Proprio sulle sponde di questo mitologico specchio lacustre, in un antico cratere vulcanico, si trova un luogo di otium immerso nel verde rigoglioso e lontano dai rumori e dalla frenesia della vita quotidiana: il Giardino dell’Orco. Si tratta di un’oasi di bellezza e pace dove la natura incontaminata crea un ambiente rilassante e rigenerante.
Ad accompagnarci nel nostro viaggio di scoperta di questo posto idilliaco della Campania Felix è Ernesto Colutta, proprietario e fondatore dell’azienda agricola, nonché appassionato di agricoltura e sostenitore del “fabbisogno di natura”che ognuno di noi ha insito nel suo cuore. È lui a condurci in una full immersion nella natura più bella e autentica dei Campi Flegrei.
Con i raggi del sole che baciano la pelle, passeggiamo nel verde e ci fermiamo di tanto in tanto per ammirare le bellezze del creato e gli animali che lo abitano: le arnie con le api, le galline salvate dagli allevamenti intensivi, i conigli, la capra e il gatto. Ogni passo fatto nel Giardino dell’Orco è una piacevole scoperta che rallegra il cuore e rilassa la mente. Questo luogo è “balsamo per l’anima” e ci riconnette alla nostra natura più intima, vera e autentica.
Ciao Ernesto, raccontaci la storia del Giardino dell’Orco.

Sono Ernesto Colutta, proprietario e fondatore del Giardino dell’Orco, un’azienda agricola situata nel cratere del Lago d’Averno.
L’azienda è stata fondata circa 15 anni fa con l’obiettivo di creare un luogo capace di mettere in contatto diretto le persone con la natura.
Oltre ad essere un’azienda agricola, il Giardino dell’Orco è anche un agriturismo e una Fattoria Didattica riconosciuta dalla regione Campania.
Perché si chiama il Giardino dell’Orco?
Quando sono entrato per la prima volta in questo terreno ho notato subito, con mio grande stupore, la presenza di alberi di mela annurca.
Plinio il Vecchio nella sua opera più famosa Naturalis Historia cita non solo la mela annurca la mala orcula dei latini (letteralmente “mela dell’orco”), ma anche il suo luogo d’origine identificato nei pressi della Porta degli Inferi, la sede dell’Orco, ossia le sponde del Lago d’Averno in Campania.
La scelta del nome dunque non è affatto casuale, ma dettata dall’osservazione della natura e dal forte legame con questa magnifica terra.
Oltre 700 artigiani ci hanno giò scelti per raccontare la loro storia.
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Quali prodotti vengono coltivati nella tua azienda agricola?

Nonostante l’origine del nome, di alberi di mele annurche questa azienda ne ha davvero pochi.
Il Giardino è ricco di alberi di agrumi ovvero arance, limoni, mandarini, mandarance e di piante stagionali, le orticole. Qui adottiamo un metodo di coltivazione naturale che non prevede l’uso di diserbanti, insetticidi e altri prodotti chimici. Tutti i nostri prodotti agricoli naturali e genuini possono essere acquistati direttamente sul posto dal lunedì alla domenica, dalle 9 di mattina al tramonto.
Sempre più persone amano acquistare prodotti a km 0. Nel corso dell’ultimo lustro è aumentata fortemente la sensibilità ambientale e l’attenzione al tema della biodiversità. Il nostro obiettivo è sensibilizzare tutti, anche le nuove generazioni sulla sostenibilità ambientale.
Il Giardino dell’Orco è anche una Fattoria Didattica e un agriturismo. Che laboratori organizzate per i più piccoli?

Con il passare del tempo il Giardino dell'Orco è diventata un’azienda multifunzionale. Nell’ambito del concept di Fattoria Didattica stiamo sviluppando progetti ad hoc per le scuole del territorio allo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni.
In quanto azienda agricola, invece, produciamo prodotti agricoli sani e genuini che vendiamo esclusivamente in loco e non li portiamo al mercato. Oltretutto la nostra azienda ospita anche l’Apicoltura Miel D’Or, una micro azienda specializzata nella produzione di miele.
A partire da quest’anno, inoltre, allo scopo di preservare l’ambiente e sensibilizzare le persone, non sarà più possibile fare picnic nel Giardino portando prodotti dall’esterno, ma solo picnic consumando i prodotti e i piatti prodotti in azienda.
Uno sguardo al futuro dell’azienda.
In futuro non cambieremo il nostro approccio e continueremo a sensibilizzare le persone ad avere un rapporto vivo e autentico con la natura. Proseguiremo anche la collaborazione con le scuole per garantire un fitto calendario di appuntamenti didattici.
Dopo aver scoperto questa bella storia di amore per la natura e l’ambiente, non vi resta che inserire come prossima tappa del vostro tour dei Campi Flegrei anche una visita al “Giardino dell’Orco” nel cuore di Pozzuoli nel luogo più magico e ricco di storia che esiste al mondo: il Lago d’Averno.
Benché oggi non sia più aornòs ovvero “senza uccelli”, il lago si presenta ancora come quel locus amoenus che aveva conquistato il cuore degli antichi Greci e Romani al punto da infervorare la loro fantasia e farlo eleggere a luogo di accesso al regno degli Inferi. Lasciati conquistare dalla bellezza unica e inconfondibile dei Campi Flegrei, i campi ardenti, terra di miti e di storia.