Andrea Gangi, originario di Catania, ha 47 anni e un percorso formativo e professionale che lo ha portato a fondare il brand “Ibridi”. Dopo aver studiato grafica, pubblicità e fotografia all’istituto d’arte della sua città natale, Andrea si è trasferito a Milano per frequentare l’Istituto Europeo di Design (IED), specializzandosi in fotografia di moda. Ha lavorato per dieci anni nel settore della moda a Milano, ma il richiamo della sua terra natale lo ha riportato in Sicilia.
Una volta tornato, Andrea ha iniziato a esplorare il plexiglass, un materiale che ha scoperto e amato per la sua versatilità. Inizialmente, ha utilizzato il plexiglass per creare lampade di interior design, trasferendo le sue fotografie su di esse. Questo esperimento lo ha portato a creare spille e collane, dando vita a una passione che non ha mai smesso di coltivare: la realizzazione di gioielli in plexiglass. “Mi sono avvicinato non al mio brand ma al materiale che utilizzo che è il plexiglass perché inizialmente quando sono ritornato qui in Sicilia volevo creare delle lampade come interior design e su queste lampade e il plexiglass trasferivo le mie foto. Quindi da lì, è iniziato tutto.”
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
La nascita di Ibridi: un brand per caso
Il brand “Ibridi” è nato quasi per caso. Andrea si definisce un artigiano di prima generazione, senza una tradizione familiare alle spalle. Il suo lavoro è un incrocio tra artigianato e design, lontano dalle tradizioni siciliane. Il nome “Ibridi” è nato durante una serata con amici, apprezzando il suono delle lettere B, R e D, e l’idea di mescolanza che rappresenta. “Il nome Ibridi, anche lì, è nato per caso una sera scherzando con degli amici. Mi piaceva la B, la R e la D che fossero un po’ difficili, cioè non fossero una parola morbida, mettiamola così. E poi mi piaceva l’idea della mescolanza.”
Ispirazioni e processo creativo
Le creazioni di Andrea sono ispirate dalla sua terra, la Sicilia, e dai ricordi della sua infanzia e famiglia. I suoi gioielli, caratterizzati da colori accesi e forme ispirate alla natura, nascono spesso da ricordi legati a oggetti posseduti dai suoi familiari. “Le ispirazioni ora, dopo 17 anni che faccio questo lavoro, posso dirti con certezza che sono la mia terra e lontano un po’ dagli stereotipi classici e dalle immagini classiche della Sicilia. Io immagino la mia terra come un’isola felice, un paradiso tropicale.” Il processo creativo di Andrea è istintivo: prende appunti e disegna a mano, traendo ispirazione da ciò che vede in giro, dai film e persino da video di cucina.
Materiali e sfide
Andrea utilizza principalmente il plexiglass per le sue creazioni. Ama questo materiale per la sua leggerezza, trasparenza e versatilità. Contrariamente a quanto si pensa, il plexiglass è 100% riciclabile, rendendolo una scelta sostenibile. “Mi piace perché è in assoluto pop, colorato, mi piacciono le trasparenze, mi piace perché è leggero, perché si può anche, per quanto è solido trasformazione in morbido.” Tra le sfide maggiori che Andrea ha affrontato, c’è stata la decisione di chiudere il suo negozio fisico nel 2018 per dedicarsi alla vendita online. “La cosa più complicata che affronto ora in questi ultimi anni sono le trasferte fuori. Mi capita spesso di partecipare ad eventi in giro per l’Italia.”
Momenti gratificanti e progetti futuri
Uno dei momenti più gratificanti della carriera di Andrea è stata la partecipazione a un temporary shop a Tokyo, dove ha esposto le sue creazioni. Anche se non ha potuto partecipare di persona, l’idea che i suoi gioielli fossero arrivati fino in Giappone è stata una grande soddisfazione. “Due anni fa ho avuto la possibilità di partecipare a un temporary shop a Tokyo con le mie creazioni. Era un temporaneo dedicato ai medievicani, all’artigianato. Principalmente all’artigianato italiano e femminile.” Per il futuro, Andrea desidera continuare a far conoscere il suo lavoro, partecipando a eventi in tutta Italia e raccontando la sua storia.
L’evoluzione del design di gioielli
Andrea vede un’evoluzione nel design dei gioielli verso una maggiore valorizzazione del processo creativo e artigianale. Anche se i suoi gioielli non sono realizzati con materiali preziosi, Andrea crede che il valore di una creazione risieda nel lavoro e nella passione che vi sono dietro. “Io credo che già da ora è iniziato questo interesse da parte della gente, soprattutto è iniziato un interesse da parte di un tipo di clientela che invece era prima focalizzata su qualcosa che di solito viene definito come un lusso, magari per costi, per materiali.”
Pezzi preferiti
Tra le creazioni di Andrea, due pezzi spiccano per lui: la collana “Florio”, ispirata a Donna Franca Florio, e la collana “Iris”, nata da un’idea ispirata da un video di cucina. “Questa si chiama Florio, di Donna Franca Florio, che era una donna vermitana appartenente alla Famiglia Florio. Come estetica lei indossava delle lunghissime collane in perle.” Questi gioielli rappresentano perfettamente l’approccio creativo e giocoso di Andrea, che trasforma ispirazioni quotidiane in opere d’arte uniche.
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