È rimasto folgorato da una puntata del programma televisivo “Linea verde” dedicato alle lumache e a quel punto ha scelto di iniziare ad allevarle anche lui. Al punto di farne un business gastronomico ed estetico. Può riassumersi così la storia imprenditoriale di Salvatore Catalano, che a Ciminna, in dei terreni ereditati dai genitori, ha aperto La Babbalucia, azienda che ha fatto delle lumache un bene economico da fare conoscere ed esportare in tutto il mondo. Un po’ comunità di campagna, un po’ luogo di ispirazione e naturalmente azienda, Catalano trascorre qui ogni giorno della sua vita, dedicandosi ai suoi “piccoli amici”, di cui conosce esigenze, vizi e capacità persino di scappare: «Ma neanche tanto – dice – perché fanno circa sei metri all’ora. E a volte le trovano anche sotto la statua di Padre Pio in paese».
Quando ha deciso di iniziare ad allevare lumache e aprire una delle rarissime aziende siciliane aperte a questo commercio?
«Io dico nel 2014, dopo avere visto un documentario in tv. Ho prima imparato i passaggi di questo tipo di allevamento. L’attività commerciale vera e propria è iniziata il 20 luglio del 2016, dopo che ho completato tutti i passaggi burocratici ed è cominciata la fase di riproduzione delle chiocciole. Noi nasciamo come allevamento e nell’arco di tre anni l’azienda si è allargata. Così tra il 2016 e il 2019 sono diventato anche produttori di miele di ape nera sicula, ma anche di olio proveniente dai nostri quasi duemila alberi di ulivo. Tornando alle lumache, grazie alle loro siamo riusciti a diventare produttori di caviale di lumaca. Non solo, grazie all’estrazione della bava di lumaca, operazione fatta senza stressare il mollusco, abbiamo creato dei prodotti cosmetici».
Perché è importante la bava di lumaca per la pelle dell’uomo o della donna?
«Perché contiene lincina, lanolina, elastina e collagene, che a contatto con la pelle dell’uomo eseguono tre passaggi: eliminano le cellule morte, rigenerano la pelle e riducono le azioni dei radicali liberi. Tutte cause che fanno invecchiare le nostre cellule. Altri disturbi che possono essere risolti sono l’acne, l’infiammazione, la dermatite, le macchie cutranee, le verruche, le screpolature della pelle. Insomma, un toccasana».
E sul fronte nutrizionale?
«È un integratore naturale a tutto tondo. Contiene omega 3, omega 6, Omega 9, vitamine A, B e C, calcio, fosforo, magnesio, ferro, Sali minerali, combatte il colesterolo cattivo ed è altamente digeribile».
È complicato allevare le lumache?
«È un lavoro tanto bello, quanto complesso. La lumaca è un animaletto notturno. Quindi la raccolta si può fare o la sera in tarda serata o la mattina presto. Per quanto riguarda la nostra azienda, è tutta in trasformazione biologica. Non usiamo quindi pesticidi o altro. I processi di lavorazione sono complessi. Perché non alleviamo soltanto le chiocciole, ma indirettamente tutto quello che la natura crea. Quindi anche le coccinelle, le farfalle e le lucertole, che convivono con le chiocciole e i nostri metodi di coltivazione naturali».
Come si ragiona con le chiocciole?
«Capendo che non hanno solo bisogno di mangiare, ma anche di muoversi e di fare una sana attività fisica, per rafforzare il loro corpo e per calcificare la conchiglia. Si attivano in temperature che non devono essere troppo basse o troppo alte. Infatti vanno in letargo sia se la temperatura scende sotto i 3 gradi, sia se sale oltre i 26. Entrano così in processo di estivazione. I nostri impianti di irrigazione si occupano poi di svegliare la chiocciola. Una procedura che cerchiamo di applicare il meno possibile per evitare di stressarle. La chiocciola è un animaletto capace di dare pace, serenità e quiete. Sotto il profilo energetico alimentare poi diventerà parte di noi. Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma».
Le chiocciole sono vendute così come sono fatte?
«Prima di immetterle nel mercato, sono sottoposte a procedura di spurgamento. Vengono così poste in delle gabbie dove digeriscono quello che hanno mangiato. Successivamente vengono selezionate per pezzatura e bordatura e inserite in dei sacchetti a norma forati, dove possono vivere e respirare e poi vengono messi sul mercato».
Quale è la vostra filosofia aziendale?
«Che non dobbiamo guardare solo al profitto. Al centro della nostra azienda c’è l’essere umano e il territorio dove viviamo. Noi non ci rapportiamo solo con il mercato, ma anche con le istituzioni di ogni ordine e grado. Non vogliamo solo crescere, ma dialogare col territorio ed essere volano di sviluppo dei prodotti alimentari»
E infatti dal 2023 La Babbalucia è in prima fila per la presentazione di progetti per gli studenti sulla sana alimentazione, basata sui benefici dell’olio e del miele nell’alimentazione. L’obiettivo è fare conoscere ai bambini le chiocciole e le api come simbolo di sinergia tra la società civile e la campagna, intesa come patrimonio culturale, sotto il profilo della flora e della fauna.
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