La Coppola. artigianato siciliano e stile inglese

Articolo di Vassily Sortino

Un prodotto tutto siciliano, ma dallo stile inglese. Questo è Il focus su cui ha incentrato la sua azienda Guido Fincato, che con il padre Walter Simone Fincato ha creato La Coppola. (leggasi come “La coppola punto”), azienda di produzione di coppole, che con i suoi due store di moda nel centro storico di Palermo ha rivisitato in chiave contemporanea il copricapo della tradizione sicula.

Guido Fincato, quando nasce l’azienda creata da suo padre?

«Nel 2015. L’idea di papà era legata all’amore per la Sicilia e per Palermo. Le sue idee di stile erano legate alle radici territoriali e culturali, promuovendo la coppola tradizionale, legata ad altri tipi di tessuti e a colori di sicilianità e stile particolari. L’idea alla base era dare vitalità».


Quali sono le origini della coppola in quanto tale?

«Inglesi, che si sono contaminate con la Sicilia durante la loro dominazione dell’isola all’inizio dell’Ottocento. La forma del loro cappello flat-cup si è unito ai bisogni degli artigiani, dei pescatori e dei contadini siciliani, che dovevano ripararsi dal sole e vedevano nell’abbigliamento delle famiglie nobili inglesi qualcosa di particolare. Un cappello inglese per ripararsi dalla pioggia è diventato, cambiandone i tessuti, un cappello per proteggersi dal sole. Questa radice britannica della coppola è messa in luce nello stile dei nostri prodotti».

Quali sono le vostre cioppole di punta?

«Abbiamo la coppola tradizionale con velluto a coste e piatta. Il copricapo a cui siamo affezionati è la coppola invernale, che riesce a proteggere dal freddo anche le orecchie. Un progetto che ha occupato un anno e mezzo di progettazione e prove, che unisce stile e necessità. Poi c’è la coppola “a palla” o a sfera, utilizzata molto dai palermitani e dagli artisti: più alta e col becco attaccato o scucito».

Come si costruisce una coppola?

«La coppola è un capo semplice, che si trasforma in chiave moderna con i colori e i tessuti. Il suo sviluppo parte da chi crea la coppola, che è il fasonista, cioè il sarto che crea la coppola. Partendo da una testa in legno, si prendono le misure e si fanno le creazioni. I tessuti di una coppola hanno speso una storia: possono provenire da palazzi nobiliari o essere stati salvati da un incendio. Quindi c’è già una storia dietro. La bellezza della coppola artigianale è possedere una dimensione e un tessuto variabile. Ed è un prodotto unico, anche in testa».



Quali sono gli obiettivi per il futuro di La Coppola.?

«I due anni di pandemia da Covid non ci hanno permesso di progettare a lungo e le guerre hanno influenzato il costo dei tessuti. Abbiamo creato un sistema di e-commerce e stiamo cercando di dare alla coppola un aspetto culturale e artistico. Con altre associazioni abbiamo deciso di fare Rete in questo settore. L’importante è non smettere mai si sperimentare, anche a costo di mantenere le idee solo in testa».






 



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