Se dovessimo descrivere Bacoli a chi non l’ha mai neppure sentita nominare, useremmo questa frase “terra di mito e di storia”. E sono proprio queste parole ad accogliere i visitatori all’ingresso di questa secolare città dei Campi Flegrei, in provincia di Napoli.
Qui dove il sole bacia la pelle in ogni stagione dell’anno siamo certi che lascerete un pezzetto del vostro cuore, proprio come fecero secoli fa gli antichi Romani che la elessero a luogo di villeggiatura e di ozio. Dolci colline, spiagge nascoste, tramonti da dipingere, laghi misteriosi, castelli, scavi e antiche ville romane, ma anche sentieri naturalistici e fondali da esplorare e persino una città sommersa da visitare che non ha nulla a che invidiare alla mitica Atlantide.
Nel cuore dei Campi Flegrei abbiamo incontrato e intervistato la Famiglia Di Meo, custode di antiche vigne inerpicate sulle colline di Baia tra opus reticulatum e urbanizzazione. Una storia di vini, ma anche di famiglia, valori e tradizioni secolari.
Ciao Mattia, quando nasce l’azienda La Sibilla?
Da cinque generazioni la mia famiglia produce vino in queste meravigliose terre nel cuore dei Campi Flegrei.
Tutto è iniziato con il mio bisnonno che agli inizi del Novecento a Napoli vendeva il vino sfuso. La svolta è avvenuta negli anni Ottanta con mio padre, Luigi Di Meo, che ha iniziato a produrre vino imbottigliato.
Oggi ad occuparci dell’azienda di famiglia siamo io e i miei due fratelli maggiori, Salvatore e Vincenzo, sotto la guida di nostro padre.
Qual è la giornata tipo della Famiglia Di Meo?
Noi siamo un’azienda a conduzione familiare. Mio padre Luigi e mio fratello Salvatore, il secondogenito della famiglia Di Meo, si occupano della campagna, mentre io e mio fratello Vincenzo, il primogenito, ci occupiamo della cantina e della gestione della vendita.
Abbiamo ruoli diversi e abitudini differenti, ma operiamo in perfetta sinergia in vista di un unico fondamentale obiettivo: la crescita dell’azienda nel rispetto della tradizione enologica ereditata dai nostri avi.
Che esperienze offrite in cantina?
Le degustazioni in cantina sono un’esperienza unica e irripetibile. Un viaggio di scoperta, non solo di assaggi. Tra una passeggiata in vigna e un calice di vino (anzi più di uno) viene raccontata la storia della Famiglia Di Meo e dei suoi vini.
Quali sono i vini di punta dell’azienda?

I vini di punta dell’azienda sono due vini della tradizione: la Falanghina e il Piedirosso. Il primo è un vino a tutto pasto che si sposa bene con pietanze tradizionali a base di pesce, ma anche carni bianche e verdure. Il secondo, invece, è un rosso e si abbina magnificamente con un tagliere di formaggi stagionati.
Una curiosità: sapevate che il Piedirosso è anche conosciuto come ‘per e palummo’? I pedicelli degli acini sono di un colore rosso che ricorda quello della zampetta di colombo (chiamato palummo in dialetto locale).
Che caratteristiche ha la Cruna del Lago, vino vincitore di Tastevin 2025?
Con nostra grande sorpresa quest’anno abbiamo vinto il premio Tastevin con il vino la Cruna del Lago. Si tratta di un vino strutturato e complesso che ben si presta ad una cucina ricercata ed elegante. Al sorso si presenta fresco, agrumato, sapido e molto equilibrato.
La Famiglia Di Meo vi aspetta presso la loro cantina per degustare assieme i vini della tradizione dei Campi Flegrei. Custodi di antiche vigne sulle colline di Baia, i fratelli Di Meo sono maestri nell’arte della vinificazione ma anche dell’accoglienza. Territorio, famiglia e dedizione: ecco la ricetta “segreta” del successo di questa cantina campana.