Laboratorio creativo Chinnicchinnacchi, l’orgoglio artigianale di Borgo Parrini

Articolo di Vassily Sortino

Gli ultimi veri artigiani rimasti a Borgo Parrini, tra tanti spacciatori di cineserie e finti produttori di lavori a mano, sono i quattro lavoratori di Laboratorio creativo Chinnicchinnacchi, all’interno della frazione di poco più di venticinque abitanti, diventata popolare tra i turisti di tutto il mondo. 

Borgo Parrini, a Partinico (PA), è infatti nota per la sua trasformazione in un borgo colorato e vivace, ispirato allo stile di Antoni Gaudí. Le case del borgo sono decorate con colori vivaci e dettagli architettonici che richiamano l'opera del famoso architetto catalano.

Borgo Parrini è uno dei luoghi più instagrammabili della Sicilia Occidentale. Un luogo in cui perdersi tra le vie colorate, decorate e abbellite da meravigliosi murales. Il punto di riferimento può essere la piccola parrocchia Maria Santissima del Rosario - Borgo dei Parrini.

All’interno di quella che è stata definita una “piccola Barcellona in miniatura” si trova la bottega nella quale lavora Rosaria Tumminia. È qui che si producono piccoli dipinti e bambole, in buona parte ispirati e ispirate alla storia siciliana o al suo fraseggio dialettale.

L'espressione siciliana "chinnicchinnacchi" in italiano si traduce come "ma che c'entra?", "che vuoi?", o "che vuoi che sia?". È usata per esprimere sorpresa, incredulità o per indicare che qualcosa non ha rilevanza in un determinato contesto.

In dettaglio, "chi nicchi e nacchi" è un'espressione siciliana che, secondo alcune interpretazioni, deriverebbe dal latino "nec hic, nec hoc", che significa "né questo, né quello".

Rosaria Tumminia, quando nasce il Laboratorio creativo Chinnicchinnacchi?

«Il nostro laboratorio nasce un paio di anni fa. Siamo due coppie che insieme realizzano le loro creazioni. Io e mio marito ci occupiamo di piccole opere in pittura. L’altra coppia, Elisabetta e Giovanni, creano invece delle bambole cucite a mano e artigianali: i “pucciotti”.

 Abbiamo trovato questo spazio libero visitando il borgo e capito che poteva fare, lavorativamente parlando, a caso nostro. In questo posto si respira arte. Ispirarci a questo posto ci permette di ampliare gli orizzonti. E più creiamo, più ci viene voglia di creare ulteriormente e all’interno del nostro laboratorio ci sentiamo sereni».


Nello specifico, quali opere in vendita fate a mano e artigianalmente qui?

«Io e mio marito ci occupiamo di pittura. Una pittura e di qualsiasi genere, a partire dai paesaggi, dai nostri cactus alle teste di moro sulla tela, sul legno, sui cocci, sulle tavolette di legno e quant'altro la natura ci offre. Di mio marito sono anche due disegni che caratterizzano Borgo Parrini. Lo facciamo esaltando prettamente i colori che abbracciano la Sicilia, nella pittura esaltiamo le radici e le storie della Sicilia.

L’altra coppia si occupa di cucito, principalmente realizzando delle bambole, o dei personaggi prettamente siciliani o i vari personaggi della Disney e televisivi».  

Tra le vostre creazioni, quale spicca e quale potrebbe essere considerata particolarmente piacevole per il turista che passa da qui?

«Mio marito si è inventato un personaggio siciliano da dipingere, che va oltre gli stereotipi della coppola e della lupara. Questo piace molto al pubblico. In più, i turisti vengono attratti e comprano dei piccoli quadretti con delle frasi in siciliano che noi abbiamo dipinto. Anche tra le bamboline piacciono tanto i personaggi ispirati alla Sicilia di un tempo: i cavalieri e le principesse».

Come si svolge la giornata in questo luogo un tempo di frontiera e che è diventato punto di riferimento per il turismo mordi e fuggi che vuole conoscere le particolarità della provincia di Palermo? ​

«Al nostro arrivo al laboratorio, organizziamo il lavoro quotidiano. Quindi, a parte appunto rapportarci con il cliente, con il visitatore o con il turista, il nostro mestiere sono le nostre creazioni. Che non facciamo il giorno prima o programmando cosa fare. Non funziona così.

Perché nel bene e nel male l’artista inizia a lavorare dopo che arriva l’ispirazione. E l’ispirazione può provenire da qualsiasi cosa e in qualsiasi momento. Se mi ispira in quel momento il realizzare un cactus, prendo la tela e realizzo un cactus. Domani non farò la stessa cosa, ma mi farò ispirare da altro, per esempio da un paesaggio o dalle montagne di Borgetto e inizio di nuovo a dipingere».

Quali sono gli obiettivi dell’unico laboratorio di prodotti artigianali e fatti a mano rimasto a Borgo Parrini?

«I nostri obiettivi, sono quelli di allargarci sempre di più con varie botteghe, magari verso l’estero. Vorremmo però partire dalla nostra città: Palermo. Sul futuro quindi siamo molto positivi e ottimisti».

È il momento di ricominciare a lavorare. Il marito di Rosaria sta dipingendo un personaggio siciliano, mentre la sua socia sta cucendo gli occhietti alle bambole. È anche arrivato il quotidiano bus dei turisti. Ci penserà Rosaria a tenere con loro le pubbliche relazioni.

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Laboratorio creativo Chinnicchinnacchi, l’orgoglio artigianale di Borgo Parrini
Vassily Sortino 1 settembre 2025
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