Nella rigogliosa cornice naturale del paese Narbolia ai piedi del Montiferru - pochi chilometri a nord di Oristano - ha sede il laboratorio artigianale Atiartisticu di Lukas Loewe. Figlio d’arte di orafi che nel 1981 si trasferirono in Sardegna dalla Germania, Lukas è un maestro orafo formatosi all'Istituto d'Arte di Sassari. Dal 2005 diventa titolare dell’azienda, portando avanti le produzioni di famiglia e innovando, al contempo, il processo creativo con la propria sensibilità artistica.
Rappresentazioni di diverse tipologie di architettura sarda, le casette realizzate da Atiartisticu prendono forma dalla trachite, una roccia magmatica effusiva con vivacissimi colori e sfumature naturali che variano dal rosso al giallo, passando per il grigio-verde fino al viola. Affascinanti e uniche miniature, le casette di Lukas danno come l’impressione di vivere in un borgo fatato animato da tante microstorie, in cui l’argento con cui sono forgiate le porticine, le finestrelle, le piantine, gli animaletti e l’umanità in miniatura scintilla sul solido materiale lapideo.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Ciao Lukas, mi puoi raccontare com'è iniziata la storia di Atiartisticu?
Ciao a tutti, mi chiamo Lukas e ci troviamo a Narbolia, in provincia di Oristano. I miei genitori scelsero di trasferirsi in Sardegna nei primi anni ‘80 avviando una linea di gioielli che comprendeva materie prime locali quali il corallo e l’ossidiana. Una volta aperto il laboratorio orafo iniziarono poi a realizzare delle casette in pietra usando del materiale di seconda scelta. Dopo la scomparsa di mia madre nel 2005, ho preso in mano le redini della ditta e da allora ho cominciato a internazionalizzare i nostri prodotti frequentando fiere importanti sia in Italia che in Europa.
Qual è il vostro settore di appartenenza?
Diciamo che il nostro settore è un po’ difficile da inquadrare perché siamo sia orafi che intagliatori di pietre. Potrei, però, pensare di collocare la mia realtà artigiana all’interno dei complementi d'arredo: produciamo oggetti che servono a decorare le abitazioni e che possono essere classificati anche come articoli da regalo. In realtà, posso dire che le nostre casette in pietra sono degli oggetti da collezione: si inizia con una o due
casettine e poi, pian piano, si possono integrare fino a creare un vero e proprio villaggio.
Cosa producete e qual è il vostro prodotto di punta?
Atiartisticu produce prevalentemente casette sarde in trachite e argento. Questa produzione va di pari passo con la nostra collezione di gioielli che è il risultato del connubio tra l'abilità artigianale e la creatività artistica, interpretando il territorio in chiave contemporanea. Personalmente continuo nella mia ricerca su temi e forme della Sardegna, divertendomi a creare degli spazi abitativi immaginativi che formano borghi di fantasia che, forse, sono ancora nascosti negli angoli più remoti della nostra memoria collettiva. Abbiamo diverse linee, dalle più grandi, a quelle intermedie, fino a quelle più piccole.
La spaccatura naturale della pietra crea il tetto, mentre la finitura dell’argento rende questi piccoli manufatti dei pezzi unici che rispecchiano il fascino del paesaggio dell’entroterra sardo.
Lukas, che tipo di tecniche utilizzi nel tuo lavoro?
Dopo aver scelto delle lastre di pietra nelle cave di Fordongianus, le portiamo qui in laboratorio dove ci sono diverse fasi di lavorazione: per prima cosa diamo forma alla casa su un banco “taglia blocchi” con dei dischi diamantati. Dopodiché, carteggiamo la casettina ed iniziamo a scolpire tutte le varie parti, dalla porta alle finestre, utilizzando scalpello, smeriglio e rifinendo i dettagli con una punta speciale in tungsteno. Dopo l’incisione i manufatti vengono lavati ed asciugati per essere poi pitturati ed essere, infine, spennellati con l'olio di lino che serve a indurire maggiormente la pietra. Conclusa questa lavorazione, vengono poi aggiunte le finiture in argento che realizziamo nel laboratorio orafo.
Grazie, Lukas…e come vedi il tuo Atiartisticu nei prossimi anni?
Beh, bella domanda! Intanto vorrei proseguire a fare le fiere in Germania, dato che, essendo di origine tedesca e parlando bene la lingua, ho sicuramente maggiore facilità a comunicare con i clienti. Ho constatato che i nostri manufatti piacciono anche Oltralpe, dato che li esportiamo ad uno store di artigianato che li rivende in tutta la Germania. Poi mi sto organizzando anche per la vendita on-line per seguire un po' quello che è il trend attuale e cercare di non rimanere troppo indietro. Il mercato della
vendita al dettaglio è diminuito drasticamente negli ultimi anni e, volenti o nolenti, ci si deve adeguare e puntare di più sulle potenzialità della rete.
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