Nel cuore pulsante di Palermo si trova un laboratorio-atelier che porta avanti l’arte dei gioielli artigianali siciliani con passione, eleganza e autenticità: Magilie. Dietro ogni creazione ci sono Giulia Viola D’Amore, gemmologa e designer, e Manlio Costa, compagno di vita e socio d’avventura. Un sogno nato nell’infanzia di Giulia, quando immaginava di disegnare gioielli, e cresciuto negli anni dell’università, fino a trasformarsi in una realtà che oggi valorizza il Made in Italy e l’artigianato siciliano.
Entrare da Magilie significa intraprendere un viaggio creativo. Nell’atelier di piazza Leoni, Giulia e Manlio guidano i clienti passo dopo passo, trasformando un’idea in un’opera d’arte preziosa. Ogni fase è condivisa: dalla scelta delle gemme e delle materie prime al design personalizzato, fino alla realizzazione finale.
Giulia Viola D’amore, lei oltre a essere una dei soci di questo spazio, è anche la designer e la gemmologa, può raccontarcene la storia?
«Magilie nasce nel 2004, da una passione che avevo sin da ragazzina. Mi piaceva disegnare gioielli e rivisitare gioielli già esistenti facendone restyling. All’inizio era una passione. Poi col tempo è nata l’azienda qui in piazza Leoni.
Inizialmente lavoravamo da casa e poi ci siamo trasferiti. Oggi siamo da 20 anni qui. L’azienda è artigianale. Io mi occupo del design e i nostri artigiani creano i gioielli».

Che tipi di gioielli create qui?
«La produzione dell'azienda è incentrata soprattutto sull'oro, sull'oro bianco, giallo e rosa 18 carati. Produciamo da poco anche 9 carati per contrattare il prezzo elevato del metallo. E sono tutti i gioielli realizzati artigianalmente con gemme preziose e semipreziose che seleziono.
Io e Manlio siamo entrambi gemmologi e quindi le pietre sono tutte selezionate da noi una per una e c’è un’attenta valutazione dell'utilizzo delle materie prime, quindi anche dei diamanti che vengono utilizzati e impiegati per la realizzazione di orecchini, di anelli, collane, pendenti. E tutto nasce e parte sempre dal fatto che a me piace disegnare gioielli, quindi il disegno diciamo è il fulcro dell'azienda.
Un'azienda totalmente artigianale, un po' com'era diciamo il gioielliere quarant'anni fa. Oggi all'interno delle gioiellerie ci sono tanti marchi. Noi abbiamo per scelta deciso di non avere marchi e quindi tutto quello che uno trova da Magilie sono prodotti artigianali».
La vostra azienda ha un gioiello simbolico o economico?
«Il simbolo della Maison Magilie è il quadrifoglio che è l'emblema della fortuna. È un disegno che ho fatto tanto tempo fa perché è un quadrifoglio a quattro cuori. Sono quattro cuori che intersecandosi tra loro, avvicinandosi, formano un quadrifoglio e questa appunto è la caratteristica legata al sentimento.
Perché ci sono i cuori, però è l'emblema della fortuna e questo è comunque il nostro simbolo, il nostro marchio che comunque abbiamo anche registrato. proprio perché ha caratterizzato ormai l'azienda da più di vent'anni. Quindi chi cerca quadrifogli generalmente ci contatta anche per questo. Non è l'unico simbolo ovviamente che trovate, ma indubbiamente è il simbolo della nostra azienda».
Cosa richiede oggi il mercato da figure come le vostre?
«Oggi il mercato fa una richiesta di restyling. Che cosa significa? Innanzitutto si parte dal gioiello del cliente, questo perché l'oro è molto alto come quotazione e molto spesso le clienti o i clienti hanno dei gioielli che non utilizzano più. Io mi occupo di rivisitare il gioiello esistente e da questi creo un gioiello nuovo Per esempio, molte clienti posseggono delle spille e la spilla come sappiamo oggi è un po' in disuso, anche se sono dei pezzi bellissimi.
Magari basta soltanto modificare determinate parti per renderla un pendente o renderla un anello e fare nascere così un nuovo gioiello. Il restyling del gioiello è la mia passione. Quindi partendo da un gioiello già esistente si cerca di capire cosa può diventare. E questa strada devo dire che è una cosa. che è molto richiesta dalla clientela. Che invece di andare in un negozio e trovare l'oggetto pronto, parte da un gioiello proprio, di famiglia e dove c’è un valore affettivo e che ha bisogno silo di un restyling».
Come si svolge la sua giornata di lavoro, costretta a dividere la parte creativa, rispetto a quella del rapporto col cliente che non le permette di disegnare?
«La giornata da Magilie è abbastanza lunga, perché io generalmente lavoro più o meno dalle 8 alle 20. Comincio presto perché al mattino il negozio è chiuso e non essendoci clienti mi posso dedicare maggiormente a tutta la fase creativa quindi ai disegni, alla selezione gemmologica, ai preventivi delle mie clienti. E per fare tutto questo ci vuole una certa concentrazione.
Alle 10 ovviamente apriamo alla clientela e da quel momento noi ci dedichiamo a loro. Poi, nella pausa pranzo, la maggior parte delle volte io mi occupo di seguire la produzione e quindi tutta la fase artigianale vera e propria dei gioielli e in cui i gioielli nascono materialmente.
Nel pomeriggio riapriamo al pubblico e ci dedichiamo nuovamente alle vendite e a seguire i desideri dei nostri clienti. Io personalmente lavoro su appuntamento, perché mi occupo di restyling. styling e decluttering, che è un'altra cosa molto interessante. Se si desidera acquistare direttamente si può venire in qualsiasi orario senza appuntamento, perché le nostre dipendenti comunque sono sempre a disposizione per occuparsi appunto della clientela.
Alle 20 chiudiamo, ma io non smetto di lavorare, perché mi occupo della promozione sui social network, che sono molto importanti. Bisogna creare i contenuti ed editare le giuste musiche e la programmazione dei video. Occuparsi di ciò che riguarda la comunicazione è sempre molto bello».
Quali sono gli obiettivi futuri di questo atelier di gioielli?
«Sicuramente gli obiettivi dell'azienda per i prossimi anni potrebbero essere legati alla crescita. È un mercato difficile quello di questi anni, proprio perché l'oro è molto alto come quotazione. Pur non di meno la gente al gioiello non rinuncia, perché ci sono le occasioni che vanno comunque celebrate con il gioiello. Tipo gli anniversari importanti o i compleanni.
Quindi comunque in questo assetto la gioielleria in ogni caso lavora, anche se il mercato è molto cambiato e poi noi nei prossimi anni ci auguriamo di affinare sempre di più quella che è appunto la tecnica del decluttering. Significa comporre insieme tutti i gioielli già esistenti dei clienti per realizzare un gioiello nuovo.
Le clienti portano più pezzi che non utilizzano e magari alcuni pezzi si possono intersecare tra loro. Questo è un lavoro che io faccio veramente da sempre, fin dal Duemila, da quando ho deciso che questa sarebbe stata la mia strada e vedo che molte più persone si approcciano a questo servizio anche online. Quindi mi capita molto spesso di farlo anche tramite videochiamata per esempio e di offrire il servizio a clienti che non stanno a Palermo.
E poi puntiamo tantissimo sull'online, perché comunque il sito Internet c'è da tantissimi anni. Siamo stati forse tra i primi ad avere un sito di gioielli e speriamo che questo mercato cresca ancora».

La forza di Magilie sta nella cura maniacale dei dettagli. Ogni gioiello viene interamente realizzato a mano nel laboratorio, combinando competenze tecniche, ricerca estetica e una profonda conoscenza delle pietre preziose. Il marchio rappresenta un esempio virtuoso di artigianato siciliano che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici. Un’eccellenza che incarna l’essenza del design Made in Italy: creatività, qualità e unicità.
Oltre alle creazioni originali, l’atelier è specializzato nel restyling di gioielli antichi. Vecchi ricordi di famiglia trovano qui nuova luce, mantenendo intatto il loro valore affettivo ma rivivendo in forme contemporanee.
Nel panorama del Made in Italy, Magilie rappresenta una narrazione preziosa, una finestra sull’arte orafa siciliana che continua a brillare da Palermo, conquistando chiunque cerchi l’unicum dei gioielli artigianali in Sicilia.