Mirko Loste, il writer globale e umile

Articolo di Vassily Sortino

Come writer è conosciuto in tutto il mondo. In particolare per il murales - tratto da una foto di Tony Gentile - con protagonisti i magistrati uccisi dalla mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che domina la vista dell’area della Cala del porto di Palermo. Ma Mirko Cavallotto, in arte Mirko Loste, è anche un artista-pittore con una propria bottega, sita in via Garibaldi a Palermo. Qui si può ammirare la sua galleria di quadri, ma anche vederlo lavorare assiduamente dietro nuove opere.

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube: 


Mirko Loste, quando e come si sviluppa la sua passione, che oggi sfoga in questa bottega-galleria?

«Io nasco writer e inizio con i murales ancora prima del boom della street art. Col tempo ho capito che tutto questo poteva essere un mestiere e io essere un artista e utilizzare gli spray come mezzo, creando sia opere d’arte su tela che su muri».



Quale è il suo ruolo nella sua bottega?

«Sono un pittore e artista. Appartengo a questo mondo. Il mio lavoro si divide tra grandi opere pubbliche in esterno su muri e commissioni private su tela».

Quale opera, tra quelle interne alla galleria, la rende orgoglioso?

«Sono tante. Mi sento rappresentato in particolare dalla torera. Mi piace trattare le donne da più punti di vista. L’ho travestita da torera, con una bandiera bianca, invece che rossa, per evidenziare la pace nei confronti della natura. Questo mi interessa: unire soggetti femminili a temi sociali».

Come si sviluppa la realizzazione di una sua opera su tela?

«Ha diverse fasi. Il primo passaggio è il bozzetto, in genere nel mio caso fotografico. Fotografo l’immagine e creo l’opera al computer. Poi passo alla tela servendomi della tecnica dello spray, ma anche acrilici e colori ad olio».



Come osserva il suo futuro un artista di fama globale come lei?

«Voglio essere ricordato nella storia e nel tempo. Le opere restano per sempre e spero di fare qualcosa che può essere studiato e raccontato dalle generazioni futuri. Ci vuole pazienza e capire se avranno qualcosa da insegnare».

Questo l’umile pronostico di un artista che è già nella storia, ma non se ne rende ancora conto e che, invece, come potrebbe già fare, di piazzare il suo studio nel palazzo più alto ed elegante della città, ha scelto di rimanere in una bottega su strrada all’aperto, dove tutti possono entrare a osservarlo. Un vero artista contemporaneo e alle stesso di altri tempi.







 



Scopri tutti gli artigiani del sud Italia con noi di Italian Bees. 

The Brews Brothers: birre artigianali pop
Articolo di Vassily Sortino