Prio,, un liquore per diffondere la Sicilia

Articolo di Vassily Sortino

Trovare un mezzo per diffondere i sapori della Sicilia nel mondo. È quello che ha pensato Danila Grosso, imprenditrice palermitana che vive a Firenze e che col marito ha ideato e prodotto in Sicilia Prio, un liquore che nasce dalla consapevolezza che le tradizioni non hanno confini geografici e rappresentano le basi per accedere a nuove realtà. 

Vedere mangiare tutta la famiglia riunita la domenica, insegnare ai nipoti i segreti e le tradizioni, riabbracciare amici e parenti dopo tanto tempo, vedere un commensale gioire per la bontà del cibo. Sono solo alcuni dei motivi che ispirano la sicilianità di Prio, che nella visione di chi lo ha ideato e creato «è una gioia mista a soddisfazione che ci fa brillare gli occhi. Quella che proviamo quando raccontiamo le nostre tradizioni e la stessa che proviamo quando facciamo assaggiare i nostri prodotti».

Il liquore Prio si divide in due linee. La prima, quella storica, è il limoncello, frutto dell’attesa e la gioia nel veder trasformare la zagara in limone. Il secondo è un tributo alla purezza e all’intensità delle più pregiate arance siciliane. Un sapore ricco che incarna la dedizione alla qualità. Si scopre così la freschezza mediterranea in ogni sorso, lasciandosi trasportare dall’aroma e dall’energia vibrante che solo le arance siciliane possono offrire.

Danila Grosso, quando nasce Prio e con quali obiettivi?

Fondatori Prio

«Prio nasce nel giugno 2022 a Roma, dopo che è andata a scemare il pericolo della pandemia da Covid, e nasce per portare un po' di sicilianità in tutti i posti dove ho abitato con mio marito, quindi tra Bologna, Roma e Firenze. 

L’obiettivo era far conoscere il “prio”, che in siciliano vuol dire “piacere”, dell’essere siciliano in tutto il mondo attraverso un liquore. 

Prio nasce dalla ricetta tradizionale del limoncello, dove abbiamo cercato un equilibrio tra la dolcezza dello zucchero e l’aspro del limone. Il tutto sempre con il giusto grado alcolico. Prio abbiamo detto che vuol dire piacere. E piacere per noi è il fatto di condividere, di stare insieme, di condividere anche momenti a tavola e di mangiare, ma anche di terminare una giornata in famiglia. Ed ecco così questo liquore, che nasce dalla scorza delle arance o dei limoni, macerati per almeno 25 giorni».

Ecco, può spiegare meglio le due linee di liquore da voi prodotte?

«Prio è un brand che al momento prevede due linee di liquore: il liquore limoncello e il liquore d'arancia. Entrambi sono ottenuti da una fermentazione abbastanza lunga, di 25 giorni, e abbiamo pensato al limoncello e al liquore d'arancia perché sono gli agrumi, diciamo, simbolo forse anche della Sicilia e sono fondamentalmente quelli anche che più personalmente mi piacciono. La fermentazione è lunga per poter permettere, agli olii essenziali delle bucce, delle scorze di limone e d'arancia, di poter rilasciare in questo lungo periodo il loro vero sapore delle bucce, ma anche il colore bello acceso, che non è artificiale. Ovviamente i prodotti sono privi di coloranti e di aroma artificiale, ma è tutto quanto di origine naturale. Abbiamo proprio rispettato la tradizione delle ricette, appunto, dei liquori, senza andare ad aggiungere o a stravolgere una ricetta che nasce così perfetta com'è. Abbiamo semplicemente trovato un equilibrio tra il grado alcolico, quindi tra l'eccessivo, magari, prodotto che può essere casalingo ed eccessivamente forte come percentuale alcolica, e dall'altro lato l'eccessiva concentrazione di zucchero che può essere un po' stucchevole».

E tra queste due linee, limoncello e arancia, quale è la preferita dal pubblico e perché?

«Il prodotto, il liquore più venduto della nostra linea Prio è senza dubbio il limoncello, perché è quello che ti stupisce di più, nel senso che spesso pensiamo al limoncello come un liquore un po' scontato, un po', forse anche troppo dolce. 

Invece il limoncello Prio ti stupisce, perché ne berresti una quantità infinita. Non è troppo dolce, ma è veramente fresco, se servito alla giusta temperatura. E quindi, diciamo che il nostro cavallo di battaglia è senza dubbio il limoncello».

Perché avete iniziato una collaborazione con Ke palle, negozio che produce arancine siciliane a Palermo?

«Perché siamo un’azienda giovane e vogliamo collaborare con il meglio della Sicilia. E Ke palle di Danilo Li muli ne è un esempio valido. Attraverso il suo brand possiamo interfacciarci con i giovani e i turisti, all’interno di un progetto sempre in crescita e dinamico».


La vostra giornata di lavoro in Prio come si svolge?

«Sicuramente quotidianamente controlliamo le mail per vedere gli ordini. Poi mandiamo la ricetta nel luogo di produzione, tenendo conto che il periodo iniziale è il più lungo ed è quello legato alla fermentazione. Naturalmente stiamo dietro alla giacenza di magazzino per regolare la quantità di produzione stessa. 

Poi con mio marito giriamo l’Italia per promuovere il prodotto e farlo conoscere partecipando a fiere ed eventi vari. Abbiamo poi il grosso vantaggio che essendo la fase di preparazione abbastanza lunga, abbiamo il tempo di stare dietro a tutto e regolare gli ordini ricevuti. Per il resto siamo sempre alla ricerca di fiere, di eventi, soprattutto nel periodo estivo, per poter conoscere e fare conoscere sempre di più la nostra realtà. L'obiettivo proprio ultimo è quello di portare Prio, appunto, a più persone possibili».

Quali sono gli obiettivi futuri dell’azienda Prio?

«Il nostro obiettivo e il nostro futuro è arrivare, oltre che in Italia, anche all’estero e fare conoscere sempre di più il nostro brand. Qui in Sicilia i turisti apprezzano enormemente i prodotti siciliani e questo lo vediamo ogni giorno quotidianamente. Al momento abbiamo il nostro limoncello e la nostra arancia che ci danno grandi soddisfazioni».

Non è tutto. Da Prio stanno anche progettando nuove linee di liquori. Il prossimo obiettivo sarà sicuramente un alcolico tratto dal mandarino. Poi si penserà alle erbe da macerazione, da cui trarre nuovi alcolici.

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Tartufi del moro 19 agosto 2025
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