Terre di Gratia: Passione e tradizione in bottiglia

Articolo di Vassily Sortino

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Contadino, viticoltore, produttore, master in wine e intenditore di vino. Non sa ancora oggi come definirsi unicamente, a quasi 45 anni, Gaspare Triolo, che oggi gestisce, supportato dalla famiglia, la Terre di Gratia, azienda che produce vini nelle campagne di Camporeale e dove i turisti americani si danno appuntamento per osservare e gustare la Sicilia.

Come nasce quest'azienda?

Nel 2005, con l’imbottigliamento della prima annata di Nero D’Avola. Noi però siamo la quinta generazione di un’azienda di famiglia rilevata nel 1934 e che non aveva mai imbottigliato il vino. Da quando abbiamo in mano tutto io e mio fratello Rosario, abbiamo fatto partire un percorso di valorizzazione dei vitigni, dei vini e delle uve del posto.


Gaspare Triolo spillando il vino

Come può descrivere Terre di Gratia in poche parole?

Un’azienda multifunzionale, che si occupa prevalentemente della produzione di vino, ma anche oli extravergine di oliva e grani antichi. Il core business resta comunque la produzione di vini da vitigni autoctoni.


Tra questi vini, quale simboleggia al meglio l’azienda?

Si chiama 170. È Fatto con uve Perricone. Un vino rosso che si chiama così in onore della singola particella di terrieno dove vengono raccolte le uve. Si celebra così contemporaneamente il territorio, la varietà e il vino.


Cosa vuol dire cercare di confrontarsi con la natura e renderla produttiva?

Siamo un’azienda agricola biologica e ad alta sostenibilità. Questo impone una grande attenzione alla produzione, perché i mezzi di lotta a disposizione sono meno efficaci di quelli tradizionali. C’è così una grande cura che va dalla vigna al prodotto finito. Noi curiamo tutte le fasi: sia la produzione delle uve, che la trasformazione, l’imbottigliamento e la commercializzazione. Questo costringe a un grande impegno quotidiano e a tante passione per portare avanti questo progetto importante.


Vitigno di Terra di Gratia

È semplice produrre vino oggi?

È una sfida più grande del passato, ma è allo stesso tempo più interessante e coinvolgente ed emozionante. Oggi le aziende vinicole sono tante. Per distinguersi bisogna credere in un progetto e lavorare per creare l’unicità che in Terre di gratia si riscontra nella produzione di vitigni autoctoni, locali e legati alla zona di produzione della Doc Monreale.

Quali sono gli obiettivi futuri di un’azienda fresca come la vostra?

Terre di gratia è relativamente giovane, ma con un obiettivo importante: promuovere i suoi vini e quelli del territorio meno conosciuti in tutto il mondo. Vendiamo in tutta Europa e in paesi come il Giappone e gli Stati Uniti. Non dobbiamo però dimenticare che il vino va anche consumato lì dove nasce. Quindi il prossimo futuro è invitare i consumatori da tutto il mondo a venire ad assaggiare i nostri vini qui. Nel territorio di produzione.


Maturatori del vino di Terra di Gratia

Non da meno, la caratteristica per cui spicca Terre di gratia è l’attenzione verso le donne, celebrate ogni anno con un evento specifico nominato “Vendemmia in rosa”, che ogni anno coinvolge decine di donne di tutta l’età nella raccolta delle uve destinato alla produzione di vino rosato, venduto per fini benefici e il cui ricavato va alle associazioni che

combattono contro la violenza sulle donne.

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